01 dicembre 2025

Creta non sazia mai         


"Quando mi svegliai, all'alba, la grande isola sovrana si estendeva a dritta, fiera e impervia, e le isole pacificate sorridevano pallide nel sole mattutino. Intorno a noi ribolliva il mare color indaco. Zorba, avvolto in una spessa coperta marrone, guardava insaziabilmente Creta."

Creta appare così, agli assonnati occhi di Zorba nelle bellissime parole del libro maestro di Kazantzakis. Uno scrittore a cui oggi è dedicato l'aeroporto di Heraklion e il cui libro è una lettura obbligatoria per immergersi negli odori di un'isola che è Grecia all'ennesima potenza.
Creta non è solamente l’isola più grande della Grecia, seconda se vogliamo solo a Cipro, ma è quasi come fosse una nazione a sé. E' un’isola complessa che vive tutto sino in fondo. Un posto dove le orecchie tagliate dei turchi si tenevano sotto spirito, ed il cui carattere fiero nessuno riuscirà mai a domare. Nemmeno Zorba con il suo ipnotico sirtaki. Chi desidera il sole, un mare cristallino, sport acquatici, mete culturali, gite, ovviamente in moto o amene passeggiate, come anche chi ama la natura incontaminata, non rimarrà certo deluso dalle molteplici attrattive che sa offrire. Circondata dalle acque più pulite del Mediterraneo, vanta spiagge di sabbia fine e placide insenature. Centri storici come quello di Chaniá o di Réthimno sono l'ideale per girovagare in serenità, mentre i palazzi di Cnosso, Festo, Mália e Káto Zákros ci riportano indietro agli esordi della civiltà.

Un’occasione ci viene offerta alla fine di maggio, quella di inoltrarci in una terra impervia, affascinante, orgogliosa delle sue tradizioni, per certi aspetti misteriosa, sconosciuta ai più.

Pronti all’avventura??



Tappe:


1.     venerdì 22 maggio Bari/Ancona- Igoumenitsa, traghetto

2.     sabato 23 maggio, sbarco in Grecia Igoumenitsa- Sivota km 22

3.     domenica 24 maggio, Sivota- Astakou km 294

4.     lunedì 25 maggio, Astakou - Pireo traghetto km 352

5.     martedì 26 maggio, Heraklion- Falissama. Km 271

6.     mercoledì 27 maggio, Falissama- Sfakion km 282

7.     giovedì 28 maggio, Sfakyon- Matala km 214

8.     venerdì 29 maggio, Matala- Kato Zakros km 271

9.     sabato 30 maggio, Kato Zakros- Agios Nikolaos km 202

10.   domenica 31 maggio, Agios Nikolaos- Heraklion traghetto km 194

11.  lunedì 1° giugno, Pireo- Patrasso- Bari/Ancona km 334

12.  martedì 2 giugno, Ancona/Bari, sbarco, rientro in sede

 

Creta è senza dubbio una delle isole greche più turistiche e belle di tutta la Grecia. Sarà anche perché come dimensioni, è grande abbastanza per contenere tutte le altre?? 
Forse, ma non solo, non limitiamoci alla dimensione geografica, basiamoci sui fatti!! Si dice che per tutte le altre isole elleniche c'è tempo, per Creta no. Ho letto da qualche parte che l'isola va visitata subito perché la vita è breve e non si sa mai le sorprese che ci riserverà. Presone atto, non resta che decidere di fare conoscenza con questo angolo di Grecia unico e incredibile, che possiede così tante bellezze tutte insieme come nessun'altra. Secondo la mitologia greca, è l'isola di Zeus e le sue origini sono ancora oggi avvolte nella leggenda e nel mistero: 5000 anni fa i Minoici diedero vita, infatti, alla prima civiltà progredita d'Europa, di cui ci hanno lasciato sorprendenti testimonianze, come il palazzo di Cnosso. Nel mezzo di tutto, sta Heraklion, la capitale di Creta. La prima cosa che la mappa di Creta fa realizzare è che visitarla tutta potrebbe essere impresa ardua, soprattutto in un unico viaggio. L’isola è vasta: il paragone giusto è quello di confrontarla con la Sardegna e la Sicilia. È la quinta isola più grande del Mediterraneo. Come si fa a vedere tutto con una settimana scarsa a disposizione?? Non si può, forse. L’isola non merita questa arroganza!! Ma la moto può aiutare e ci siamo preparati, abbiamo studiato ed abbiamo verificato con l’immancabile ricognizione. 
Ne parleremo sulla via del ritorno o meglio, davanti ad un bicchiere di raki durante il viaggio.  


PROGRAMMA DI VIAGGIO:


1.  venerdì 22 maggio Bari/Ancona- Igoumenitsa, traghetto
Giornata dedicata a raggiungere il porto di imbarco, Bari od Ancona, per arrivare l’indomani in quello di Igoumenitsa, che sancirà l’inizio ufficiale del nostro viaggio. 
 
2.  sabato 23 maggio. sbarco in Grecia Igoumenitsa- Sivota km 22
Si arriva e nel dubbio sull’orario, mai più approssimativo nel corso degli ultimi anni, ci si sposta solo di una ventina di chilometri, su un tratto di costa bellissimo, per sostare a Sivota. Estesa su più colline, il luogo ha purtroppo subito uno sviluppo forse esagerato negli ultimi anni, ma la posizione geografica è da togliere il fiato, letteralmente circondata da spiaggette ed un pugno di isolotti, ce ne accorgeremo arrivando dalla strada panoramica che piomba sulle baie. Cenare in una delle taverne sul porto a pelo d’acqua al tramonto è a dir poco suggestivo, forse indimenticabile e rappresenta sicuramente il modo migliore per iniziare il nostro viaggio.
 
3.  domenica 24 maggio, Sivota- Astakou km 294
La strada costiera verso Parga è meravigliosa. Parga, è una destinazione davvero gradevole e si gioca il primato con Sivota di gioiello della costa ionica. Anche Arta, lungo il percorso di oggi, merita una visita, considerata anch’essa una delle cittadine più belle del paese, di impronta tipicamente bizantina. Ma prima bisogna entrare nella più ampia zona umida della Grecia e lo faremo letteralmente guidando su una minuscola stradina che segue una esile lingua di terra circondata dalle acque che conduce a Koronissia, un paio di taverne, un alberghetto, una spruzzata di case basse, un sogno adagiato su questa laguna dimenticata!! Bisogna fuggire da tanta solitaria e nascosta bellezza al più presto per non restarne inguaribilmente ammaliati!! Seguiremo la stessa strada, l’unica, non ci sono alternative. Una volta terminato il periplo del golfo di Amvrakikos, la costa ci accompagnerà fino a fine giornata.
 
4.  lunedì 25 maggio, Astakou - Pireo traghetto km 352
La giornata dell’imbarco verso la nostra destinazione, obiettivo del viaggio è un tappone intenso, i nostri trasferimenti che non sono mai tali, ricco di sorprese e di strade panoramiche. Abbiamo tempo e cercheremo di sfruttarlo fino ai limiti del possibile, lasciando una piccola finestra prima dell’imbarco per una cena in una delle trattorie tipiche nei pressi del Pireo, testata in fase di ricognizione. Si inizia la giornata allontanandosi dalla costa, per rivedere le solite acque color smeraldo nei pressi di Aitoliko, ma attraversando questo piccolo isolotto messo in comunicazione da due ponti, osservando il paesino di poco più di 7000 anime, tutti alla fine penseranno ad una città, seppur molto più grande, che si trova in Italia ed ha, più o meno, lo stesso principio costruttivo di questo ben più piccolo villaggio. Aitoliko, infatti, appare come una Venezia in miniatura. La strada settentrionale che costeggia il canale di Corinto, nonostante di grande comunicazione, è alquanto panoramica e poco trafficata. Ma ad Itea devieremo, una strada secondaria che diventa subito panoramica. Si entra in Beozia, dominata dal Parnaso, una delle montagne più alte della Grecia, con il suo Parco Nazionale, uno dei più antichi del paese, ricco di flora e fauna rare. Secondo la mitologia, il Parnaso era dedicato ad Apollo e alle "Ninfe Coricie". Il Parco Nazionale del Parnaso ha una fitta vegetazione, principalmente abeti ma anche cedri, rare piante endemiche e ospita numerosi animali selvatici e uccelli. Ed ammirando splendidi paesaggi naturali, che ci ritroveremo a pochi chilometri da punto di imbarco, stasera si naviga verso la meta, il nostro obiettivo del viaggio.
 
5.  martedì 26 maggio, Heraklion- Falissama km 271
Lo sbarco previsto è per le ore 7, colazione e prima sosta dopo pochi chilometri. Dicono che non si può lasciare Creta senza aver visitato i luoghi del mito; quindi, iniziamo dal leggendario Palazzo di Cnosso, quello del celebre labirinto del Minotauro, personaggio mitologico metà uomo e metà toro che fu ucciso da Teseo con l’aiuto di Arianna, sì, proprio lei, quella del filo!! Cnosso era la capitale dell’antica civiltà cretese e ciò è evidente dalla grandiosità del palazzo, costruito nel 1900 a.C., più volte danneggiato e ricostruito. Quel che oggi si può visitare è un misto di rovine e di una controversa, criticata, ricostruzione effettuata dall’archeologo britannico Arthur Evans, che secondo molti esperti non è fedele all’originale. Ma il Palazzo di Cnosso con le numerose sale e i suoi meravigliosi affreschi rimane comunque un’attrazione imperdibile. Il percorso di giornata ci spinge immediatamente lontano dal mare verso Anogia, uno dei villaggi più interessanti di Creta. Gli abitanti si differenziano dagli altri cretesi per tradizioni, costumi, vita sociale, arte popolare e dialetto locale. Seguiremo la vecchia strada che attraversa villaggi tipici e scenari montuosi. Dicono che chi vuole scoprire il vero volto dell'isola deve abbandonare i luoghi più turistici. Tranquilli villaggi abbarbicati sui monti, dopo innumerevoli tornanti, dove la vita segue il suo corso nello stesso modo da secoli. Gli uomini rimangono per ore e ore seduti nei kafeneia davanti a un caffè, i contadini raggiungono i campi a dorso di asini e muli, e tutti sono sempre pronti a scambiare quattro chiacchiere con i passanti. Le antiche vie di comunicazione tra i villaggi sono lastricate di pietra locale e tenute in buono stato per generazioni, e continuano ad allietare chi desidera assaporare il gusto del vagabondaggio. Nell'entroterra affascinano anche i romantici uliveti, gli aspri scenari montani e le profonde gole. Prima dell’arrivo a Falissama, dove faremo tappa, obbligatoria la breve deviazione fuoristrada, pochi chilometri, per la spiaggia nella famosissima laguna di Balos. 
“Il mare la avvolge come una leggera coperta azzurra” 
È una laguna dominata dal promontorio di Capo Tigani, un isolotto di fronte alla spiaggia che nelle ore di bassa marea si può raggiungere a piedi camminando lungo una striscia di sabbia. Il paesaggio è incredibile: una spiaggia di sabbia finissima dalle sfumature rosa, bagnata da un mare azzurrissimo che non teme confronti con i Caraibi e una vista magnifica sul promontorio e sulla più lontana isola di Gramvousa. Beh, per chi non ci è mai stato, sappiate che dal vivo Balos è decisamente più bella.
 
6.  mercoledì 27 maggio, Falissama- Sfakion km 282
Le Montagne Bianche, o Haniotika Madares come le chiamano i locali, sono la catena montuosa più estesa dell'isola, e sarà oggetto delle nostre attenzioni odierne. Si dirama fino alle zone di Selinos, Kissamos, Apokoronas e il Comune di Agios Vassilios, mentre occupa l'intera area di Sfakia, dove pernotteremo a fine giornata. Percorso complesso, spesso dubiteremo delle capacità di chi ha tracciato, ci potremo fidare?? Dopo ore di guida su percorsi dimenticati, impervi, ci accorgeremo che qualcosa sta per cambiare, basta la strada per capirlo, migliorata repentinamente e sarà un’emozione unica, tutta da percorrere. Guidare inconsapevolmente, scollinare sulla Gola di Imbros e trovare il mare all’improvviso, 550 metri più in basso, vicini all’infinito. Un tuffo al cuore!! La foga potrebbe indurci a lanciarci come da un trampolino, ma proprio qui c’è una piazzola di sosta che si nota a malapena, dove una vecchia kantina rottamata e buttata ad arrugginire alle ortiche permette di parcheggiare, ultima occasione prima che comincino i tornanti per la discesa. Solo montagne da un lato, un’impenetrabile barriera. Mare dall’altro: confine insuperabile, davanti c’è solo l’Africa. E in mezzo, una piccola pianura di campi, luce abbacinante e spiagge senza fine. Paesaggisticamente, siamo in trappola!! Un’altra perla di questa magica isola ci attende a fine giornata: il villaggio di Sfakia, Chora Sfakion in greco, si trova lungo la costa meridionale di Creta che si tuffa nel Mar Libico, nella provincia di Hanià. A Sfakia, che si trova in posizione centrale rispetto alla catena montuosa, si trovano due piccoli porticcioli. Questo piccolo villaggio molto carino e tranquillo è immerso in un paesaggio selvaggio e incontaminato e offre al turista ogni tipo di servizi e di comodità. Subito fuori dal centro abitato, sul lato occidentale, si trova la spiaggia di Vrissi, una piccola distesa di ciottoli ben organizzata, mentre direttamente accanto al piccolo porto di Sfakia, di fronte alle taverne, si trova una spiaggia più piccola. 
 
7.  giovedì 28 maggio, Sfakyon- Matala km 214
La prima parte di giornata sarà caratterizzata da strade spettacolari, che danno l’idea di quanto sia stupenda l’isola, ma anche di quanto sia riservata e restia a manifestare le sue meraviglie. Una maniera alquanto ondivaga, ma usuale di esplorare: prima inspiegabilmente verso ovest, dove finisce l’asfalto, si torna indietro, poi nord, per un breve tratto di strada già percorso ieri, poi est, poi sud, ma che stiamo combinando?? Ritroveremo l’orientamento una volta che picchieremo sulla costa dall’ennesima strada mozzafiato recentemente asfaltata, una spericolata soluzione per giungere in maniera ardita sul mare. Senza nemmeno accorgersene stiamo entrando in un’altra dimensione. Le suggestioni del paesaggio stanno trasformando le nostre percezioni. E la cosa è inebriante!! Un castello perfettamente conservato che controlla spiagge da sogno ed i suoi bagnanti. Punto di arrivo di giornata è Matala, “dove il domani non arriva mai!!”, un pittoresco villaggio incontaminato sulla Baia di Messara che sorge nella costa sud in provincia di Heraklion. Non sarà difficile rimanere incantati dalle splendide acque cristalline del Mar Libico e dalla scogliera sovrastante la spiaggia con le sue grotte d'epoca preistorica e la sua area pedonale dove ceneremo questa sera, nella solita taverna.
 
8.  venerdì 29 maggio, Matala- Kato Zakros km 271
Si lascia l’affascinante Matala, per spingersi decisamente verso est. Arrivo in uno dei punti più orientali ed appartati dell’isola, lontano dai centri turistici più sviluppati di Creta, al suo estremo limite Orientale. Kato Zakros dispone, oltre alle rovine dell’importante palazzo Minoico, belle spiagge, un luogo benedetto che, non solo non ha scacciato la propria gente, ma li ha mantenuti vicino a sé incoraggiandoli ad occuparsi principalmente della propria terra. Questo avviene anche per un altro motivo che ha reso famosa Kato Zakros in tutto il mondo, senza tuttavia permettere all’industria turistica di realizzare il suo catastrofico impatto sulla zona e che è ovviamente il ritrovamento del Palazzo Minoico, uno dei must dell’isola.
9.  sabato 30 maggio, Kato Zakros- Agios Nikolaos km 202
Siamo in una delle regioni più belle e selvagge dell’isola e ce ne accorgiamo fin dai primi chilometri spingendoci a nord, verso il promontorio di Kyriamadi, che più a nord est di così non si può. Nonostante rilievi montuosi inframezzati da ampie distese di uliveti, questa parte di Creta vanta splendide spiagge, desolate ed appartate, non ancora toccate dal turismo invasivo. La giornata proseguirà procedendo verso ovest senza tentennamenti, a parte la panoramica deviazione per Mochlos, piccolo porticciolo baciato da una posizione fortunata, ma che purtroppo sta perdendo il suo fascino appartato. Prima di terminare le nostre fatiche di giornata, obbligatoria la deviazione per l’interno della regione di Lassìthi, che ci permetterà di avere un anticipo di quello che ci attende domani ed arrivare in maniera spettacolare a fine giornata. Agios Nikolaos è la località turistica più glamour di Creta e vanta il più affascinante porticciolo di Creta. Attirati dalle splendide spiagge nelle sue vicinanze e dalla quantità di strutture alberghiere, molti turisti scelgono la capitale della provincia di Lassithi, come base delle loro vacanze. La città in sé merita una visita: coltiva, nonostante tutto, una serena indolenza, adagiata lungo la collina che scende verso la baia di Mirabello. Agios Nikolaos diventa magica la sera, quando le luci delle casette e degli edifici storici si riflettono sulla superficie blu del mare. Decisamente la natura le ha donato una posizione eccezionale. Suggestiva è anche la vicina laguna del lago Voulismeni, dalla curiosa forma a bottiglia.
 
10.  domenica 31 maggio, Agios Nikolaos- Heraklion traghetto km 194
Ultimo giorno sull’isola, ma non abbattiamoci!! Anche oggi riusciremo ad evitare l’autostrada, in realtà una superstrada, esente da pedaggi, che taglia in due l’isola in senso longitudinale, ma che comunque disdegneremo in classico stile Landsails. Sì, ci avvicineremo a Candia, con conseguente aumento di traffico e turisti ma i punti di interesse rimarranno indiscutibilmente di incomparabile bellezza e le deviazioni saranno numerose e, speriamo sorprendenti. Si esce dalla città seguendo la costa, attraversando Elounda e Plaka. Da qui una strada sale serpeggiando intrufolandosi tra piccoli villaggi in un paesaggio di muretti a secco che tentano di soffocare l’asfalto. Il premio è arrivare al mare in una specie di picchiata vorticosa, costeggiarlo per un breve tratto con la carreggiata sempre più angusta e spesso sferzata dagli spruzzi delle acque e ripartire all’assalto della montagna……che aggiungere?? Ma non abbiamo ancora metabolizzato quello che abbiamo visto che l’ennesima sorpresa ci attende. L’altipiano di Lassìthi, una specie di mondo a parte, fatto di preziosi borghi e vecchie leggende, alimentate dalle pale bianche dei circa 10000 mulini che catturano lo sguardo e dominano il paesaggio. In serata imbarco di rientro sul continente.
 
11.  lunedì 1° giugno, Pireo- Patrasso- Bari/Ancona km 334
Sbarco di prima mattina. Non lasciamoci ingannare, perché anche l’ultimo giorno ufficiale di viaggio, in teoria un trasferimento, riserverà delle sorprese!! Seguendo la vecchia strada costiera che non è davvero niente male, ci allontaneremo dalla capitale e faremo ingresso nel Peloponneso, buttandoci però all’interno nella sua zona più montuosa, dominata da paesaggi e piccoli centri meravigliosi. Attraverseremo l’Elide, l’Arcadia e l’Acaia prima di arrivare a Patrasso per l’imbarco alle ore 20.
 
12.  martedì 2 giugno, Ancona/Bari, sbarco, rientro in sede
Lo sbarco in mattinata sancisce la fine del viaggio, non resta che rientrare in sede, dovunque si sbarchi.