08 ottobre 2012

KALLISTE, la più bella




8 giorni, 1492 chilometri
 
“Guarda che strada, lì, in mezzo alla montagna!!” 
“Scherzi? Quello è il dito, Capo Corso, lì le strade sono tutte così, senza protezioni, strettissime e pericolosissime!” 
Il traghetto sta per attraccare nel porto di Bastia e non so perché, ogni volta che arrivo in Corsica mi ritornano alla mente le parole di 2 giovani livornesi ascoltate nel 1993, in una situazione analoga. 
1993, la prima volta, quasi 20 anni!!! 20 anni, cominciamo a farci vecchi!!!

La formazione è pronta e per me che sono per le tattiche offensive, sembra davvero il massimo!!
Davanti 2 centravanti, lo so non si fa, è troppo rischioso, ma chi se ne frega!!! Dino e Camillo garantiscono continuità, ricerche fluide e tempistiche serrate!
Sulle fasce, a dx Davide che garantisce afflusso costante ai 2 “cannibali” dell’area, a sx Christian, fisicamente il più apposto ed in grado di sostenere tanto lavoro!!!
A centrocampo i medici romani, Ferdinand, Riccardo, Edoardo e Sergio!!!
Difensori, i palermitani, Vito e Pierfrancesco.
Paolo a controllo della mensa di gioco, tutto sommato sarà quello che più soffrirà il ritmo sfrenato del gruppo, dettato da degustazioni estemporanee, assaggi fuori orairio e cene pantagrueliche. Il problema è se le tavole ed i ristoranti corsi resisteranno a tanto atletismo culinario!!!! La previsione è quella di un vero e proprio e scontro enogastronomico, dove tutto verrà degustato, ingurgitato, divorato e digerito!!!
Poi interviene il fato, con Dino che alla fine di luglio si schianta contro le vetrine di un mobilificio, ferendo la moto e fratturandosi la clavicola. Il recupero è lento ed alla data stabilita per la partenza, l’omone è ancora convalescente, intimorito dai dolori e dalle cazzate a cui periodicamente si abbandona, pazienza!!
Anche Sergio e Pierfrancesco per motivi familiari e di lavoro si vedranno costretti a rinunciare, così che la mattina di un imprecisato sabato di settembre, Kalliste ci accoglie nel porto di Bastia.
Kalliste, così i greci chiamarono la Corsica, la più bella, un nome ampiamente meritato e che una settimana di bel sole con temperature assolutamente al di sopra delle medie stagionali consolideranno nei ricordi della squadra enogastronomica!!

“Una settimana?? Che ci andate a fare tutto questo tempo, in 4 giorni l’avevamo girata tutta!!”
La frase mi è stata ripetuta prima della partenza, ma anche ad alcuni dei mie compagni e più di una volta, con i soliti toni di chi tanto pensa di sapere e poco conosce. Penso alla Balagne, l’Alta Rocca, la Castagniccia, al deserto degli Agriates e penso che probabilmente il tempo non sarà sufficiente.


Nella mia seconda esperienza alla scoperta di quest’isola, avvenuta qualche anno fa, in un bar nella regione della Balagna, uno degli avventori mi raccontò questa leggenda: “Si narra che Dio, un giorno, decidendo di creare un angolo idilliaco dove riposare in pace, prese una parte degli altopiani desertici della Spagna, i fiumi della Germania, le montagne dell’Italia, le foreste della Francia e li piazzò con un colpo deciso nel cuore del Mediterraneo, creando la Corsica.”
Diversi anni sono passati ma il tempo non ha minimamente scalfitto la bellezza di questa splendida roccia conficcata nell’angolo più azzurro Mediterraneo ed ogni volta che si torna a visitarla le sensazioni sono sempre di meravigliato stupore!!!!


Saranno 8 giorni, intensi, altro che 4, accompagnati da un tempo davvero splendido, 10 minuti di pioggia scarsa, senza appunti presi, anche se c’era davvero tanto da scrivere.
8 giorni, con un gruppo di amici dove, devo ammetterlo, mi sono divertito guidando, cazziando Vito, che mi scassava la minchia con il materassino che gli avevo prestato, cercando sistemazioni, ma anche Camillo che poi trovavo comodamente seduto in una trattoria con 2 boccali di Pietra, la birra corsa alle castagne: ”era ora, ti stavo aspettando!!”; fiutando ristoranti, spiagge appartate dove fare il bagno e bivaccare, potrei scrivere pagine, parlando del fantastico ristorante di A Flatta, sopra Calenzana,  del bivacco nella spiaggia di Cupabia, della fantastica mangiata di frutti di mare sulla palafitta del ristorante Aux Coquillages de Diana che si affaccia sull’Etang de Diane, della trattativa con la titolare dell’albergo le Florida nella sperduta Zicavo, terminata con uno schiaffo su una guancia ma con lo sconto ottenuto, della bellezza della spiaggia di Salleccia nel deserto degli Agriates, delle incredibili strade della Balagne e della Castagniccia, del Col de Scalella per arrivare a Bastelica, della foresta di Coti Chiavari, del Defilè dell’Inzecca, e terminare con le splendide serate, oppure pubblicare solo le foto e qualche video.
Accontentatevi!!!
L’ultima sera, rientrati sul continente, prima di sciogliere il gruppo, ci siamo concessi la solita serata a base di chianina da Riccardo alla Badia di Moscheta, Ferdinand ha dedicato il primo brindisi alla Corsica: “un posto straordinario!!”
E’ proprio vero, “la più bella” anche stavolta ha stregato tutti.
Arrivederci Kalliste!!

8 giorni, 1492 km, migliaia di curve, pochissimi rettilinei!!!!


E per concludere, le acrobazie di Ciccio Picazza
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