25 novembre 2022

TOSCANA le colline metallifere, apertura di stagione

Fine settimana enogastronomici, caratterizzati da una connotazione regionale.

dal 23 al 26 marzo 2023

Apertura di stagione, si torna in toscana, tra strade bianche e sconosciute provinciali. Le Colline Metallifere sono una zona ricca di paesaggi suggestivi e molto diversi fra loro: dalle quercete dell’entroterra fino alla tipica macchia mediterranea per arrivare al litorale sabbioso incorniciato da pinete sempre verdi.  Abitati di carattere tipicamente medievali, dominano il paesaggio, dove il confine tra la Maremma e la Toscana settentrionale è assai labile. Partiremo da un luogo magico, un borgo con una piazza occupata per la sua interezza da una vasca piena di acqua termale, per spingerci all’interno fra strade provinciali alla ricerca di sterrate, le famose strade bianche toscane, percorribili e poco trafficate e terminare vicinissimi al mare con un epilogo “stellato”.  




1. giovedì 23 marzo, arrivo a Bagno Vignoni 

Appuntamento nel primo pomeriggio in Val D’Orcia, a Bagno Vignoni, una meta davvero unica: in nessun'altra località in Italia è possibile trovare una piscina ubicata nella piazza centrale, piena di acqua termale calda: lunga 49 metri ed ampia 29, questa piazza di epoca rinascimentale è stata costruita esattamente sopra la fonte originale di acqua termale, la stessa di cui usufruivano anche i Romani nell’antichità. La balneazione nella vasca al centro del paese è vietata da decenni per questioni di decoro: per trovare un'area in cui è possibile immergersi nelle acque occorre spostarsi sotto il parco dei mulini, dove la rupe su cui sorge il borgo degrada verso il letto del fiume Orcia o..........alloggiare in uno degli alberghi con terme annesse, con libero accesso al centro benessere. Inizieremo proprio così questa nostra ennesima esperienza in terra toscana. 


2. venerdì 24 marzo, Bagno Vignoni- Volterra km 237

Si inizia la ricerca di strade bianche, spingendosi a sud per provinciali arrivando a lambire il Monte Amiata. Continuiamo in un saliscendi continuo, deviando brevemente per lo splendido monastero di San Galgano nel comune di Chiusdino, siamo nella provincia di Siena. A poche centinaia di metri su un colle si erge l'eremo di Monte Siepi, ove è custodita la "spada nella roccia" che la tradizione vuole sia stata conficcata nella pietra da Galgano Guidotti, che rinunciò ai privilegi della vita di nobile.  Da qui ci attenderanno altre strade bianche, prima di arrivare a San Gimignano, piccola perla e testimonianza visiva di quelli che erano i borghi medievali, punti di passaggio sulle grandi vie maestre, quali appunto la Via Francigena.  Arrivo di giornata a Volterra, un borgo medievale davvero unico nel suo genere. Il paese si presenta alto su uno zoccolo giallo di rocce argillose, completamente chiuso nella sua doppia cinta di mura duecentesche, è decisamente un luogo d’arte denso di fascino.


3. sabato 25 marzo, Volterra- Marina di Bibbona km 258

Anche oggi la giornata inizia all’insegna delle carrabili che ci permetteranno di allontanarci  dalle mure medioevali che ci hanno ospitato e spingerci, con il solito ritmo indolente all’apparenza casuale che ci porterà a fine giornata ad arrivare sulle rive del Tirreno. In dirittura di arrivo, percorreremo quella che viene definita, in modo alquanto pretenzioso, la strada più bella del mondo.

"I cipressi che a Bolgheri alti e schietti

van da San Guido in duplice filar,

quasi in corsa giganti giovinetti 

mi balzarono incontro e mi guardar."

Comincia così l'ode più famosa di Giosuè Carducci, "Davanti a San Guido", scritta durante un viaggio di ritorno dalla sua Bolgheri. Il Viale dei Cipressi è una magnifica strada rettilinea, ma per favore non esageriamo con la posizione in classifica, che dalla via Aurelia conduce fino al Castello di Bolgheri. Gli alberi disposti in duplici filari, per chi ha avuto tempo di contarli sono 2540, accompagnano chi la percorre per tutto il lungo tragitto fatto di sali e scendi, senza sosta, come se non ci fosse meta. Siamo in vista del traguardo, Marina di Bibbona è ad un tiro di schioppo. Sistemazione in albergo per poi andare a cena in un ristorante stellato in riva al mare.


4. domenica 26 marzo, Marina di Bibbona, rientro in sede

Il giorno del rientro. Ma prima, per chi volesse, a pochi chilometri di distanza da dove abbiamo trascorso la serata, possibilità di visita guidata con degustazione in una delle aziende Antinori, la tenuta Guado al Tasso, per una visita ai vigneti storici. Ed alla fine, per non lasciare niente di incompiuto, concedersi una passeggiata nel centro storico di Bibbona, tipicamente medioevale, con i suoi vicoli stretti, lastricati e le abitazioni in mattoni a facciavista prima di rientrare.