28 novembre 2012

LIGURIA in bilico tra mare e monti


OILANDBIKE
Altro itinerario preparato e scritto qualche tempo fa per una rivista del settore! Dei ragazzi conosciuti ad un raduno in Emilia Romagna mi avevano parlato di questo "oilandbike"organizzato da loro in primavera approfittando dei ponti tra  25 aprile e primo maggio. La cosa mi era molto piaciuta, ne avevo parlato in redazione che aveva contattato Dario e la moglie, trasferta aperta, scelta della data del viaggio e partenza!! Bello e poi? In fase di stampa, una serie di problemi, prima di spazio poi l'amara verità: il pezzo non poteva essere utilizzato perché mancava una foto con delle piante di ulivo!!!
 Vabbè, una bella figura di merda con gli amici di Imperia!! In basso, l'articolo con i testi e la selezione delle foto: è proprio vero, manca un'immagine con le piante di ulivo!!! Ho fatto una rapida ricerca in rete e credo che la manifestazione non si faccia più, peccato!! Le strade invece sono ancora lì, se qualcuno volesse verificare!


Degustazioni di prodotti tipici e panoramiche passeggiate in moto per l’entroterra ligure nei dintorni di Imperia. Questo in 2 parole il progetto di Sara e Dario, motociclisti di lungo corso con un debole per la gastronomia. Per l’edizione dell’anno prossimo oltre ad una puntata oltralpe, previsti 2 itinerari: la strada dell’olio e quella delle malghe.
ITINERARIO- Imperia, Alassio, Albenga, Colle S. Bernardo, Garessio, Ponte di Nava, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pieve di Teco, Rezzo, P.te dei Passi, Prela, Vàsia, Imperia.
LUNGHEZZA- km 216


PERIODO CONSIGLIATO- il ponte del 25 aprile I° maggio per poter approfittare dell’ospitalità di Sara e Dario. In questo maggio un po’ strano ho trovato la neve nel tratto del colle S. Bernardo, quindi anche se siamo a soli 2 passi dallo splendido mare ligure escluderei il periodo invernale.
FONDO STRADALE- questo è l’itinerario per andare a passeggio godendosi i panorami che spesso sono assai spettacolari. Il problema non è nella qualità dell’asfalto che tranne in un paio di tratti sporchi e dissestati, è in ottime condizioni, ma bensì nelle dimensioni della carreggiata, spesso stretta a tale punto di presentare difficoltà di transito anche solo incrociando un altro veicolo. Prestare molta attenzione!!


“La novità dell’anno prossimo sarà la zona di Mendatica, che è il centro delle malghe dove si è poi sviluppata la cucina bianca”. Sono seduto con Dario in una bruschetteria nei pressi del porticciolo di Imperia, la cartina stradale del Touring Club che copre posate e bicchieri.
La serata non è cominciata nel migliore dei modi, con una capatina ad un convegno di Forza Italia, dove ho potuto constatare che Imperia, oltre ad essere in prevalenza schierata politicamente (siamo nella patria di Giuseppe Pisanu), in simili occasioni può sfoggiare un campionario di belle ragazze davvero invidiabile. Ma il pasto in questo simpatico ristorantino, ha alleviato tanta sofferenza, sia ideologica che visiva!!!
“ negli anni 50” continua Dario” nonostante l’allevamento del bestiame in pascolo fosse assai sviluppato nella zona, le ristrettezze economiche costrinsero gli abitanti del luogo a imporsi una dieta a base di latticini e farinacei. La carne era merce di scambio assai preziosa. E questa cucina è stata riscoperta negli ultimi anni”.
Nonostante la fame e l’ora tarda, lo ascolto con attenzione, attratto anche dalle strade che dovrò percorrere: sono quasi tutte panoramiche. Termineremo la serata parlando di viaggi. Dario, insieme alla moglie, ha percorso in moto diverse migliaia di km un po’ in tutto il mondo. La mattina dopo un bel sole con delle luci davvero notevoli, dopo 2 giorni di cattivo tempo, mi impongono una levataccia ed a mettermi prestissimo per strada. Decido di percorrere l’Aurelia, che in alcuni tratti offre degli scorci davvero spettacolari sul litorale ligure anche se il traffico è decisamente sopra le righe. Va detto che l’edizione del prossimo anno la eviterà con un rapido trasferimento autostradale e, con un gruppo numeroso la cosa è sicuramente saggia e logica. Ad Alberga inizia una delle strade del vino che conduce a Garessio ed il flusso veicolare cala decisamente. La strada si restringe e sale tra boschi e piccoli coreografici villaggi. A questo punto l’itinerario fiancheggia la valle del Tanaro, meta di pescatori: acque limpide, aria fresca  e pulita, come dargli torto? Mi fermo per scattare qualche immagine e conosco il signor Giorgio. 
“le acque del Tanaro sono di proprietà del comune di Ormea, o meglio, l’area è comunque demaniale ma l’utilizzo delle acque è di esclusiva proprietà del comune che lo ha avuto in dono con un lascito il secolo scorso.” 
Scopro così che per incentivare la pesca, con l’avvallo delle istituzioni locali e fondi privati, sono stati aperti allevamenti di trote, che però hanno distrutto l’eco ambiente estinguendo i pesci autoctoni, il temulo, un pescione di 500-600g e lo scozzone, un specie di grande alice, chiamato nel dialetto locale “botta”. A sentire il mio simpatico interlocutore erano anche più buoni delle impersonali trote, una volta cucinati. Gli dico che sto salendo verso il Colle di S. Bernardo e mi annuncia che nella notte lassù è caduta la neve (!!). Al bivio, la strada inizia a salire a mezza costa e le cime innevate si avvicinano. La carreggiata è strettissima, in alcuni tratti addirittura si intrufola nella montagna che la sovrasta quasi minacciosa. Da questo punto inizia un tratto assolutamente privo di traffico. Incrocerò un altro mezzo quando ormai sono alle porte di Mendatica. C’è da dire che la mattina il tratto da Upega a Monesi era stato temporaneamente chiuso per alcune lastre di ghiaccio, residuo della nevicata notturna, ma credo che anche in condizioni normali questo bellissimo sentiero di montagna, completamente asfaltato, non sia molto frequentato. Il senso di pace è assoluto e, completamente rilassato, entro nella zona delle malghe. Tra Mendatica e Montegrosso ci sono anche numerose indicazioni che ne facilitano la ricerca. Assaggiare la cucina bianca è praticamente obbligatorio anche perché l’orario è quello giusto, ma attenzione a non esagerare, perché il giro non è ancora finito e le curve sono ancora numerosissime, prima di rientrare sulla costa. Per questioni panoramiche si tornerà indietro e si transiterà da Nava sulla ss28, molto bella e con un asfalto eccellente, ma attenzione al traffico. A Pieve di Teco si devia ancora per stradine secondarie. Una giornata così può essere considerata una soluzione allo stress. Infatti dopo una breve sosta nel paesino di Rezzo la solitudine è ancora protagonista tra boschi, piccoli borghi ed il mare che, dopo Ponte dei Passi comincia a fare capolino tra una curva e l’altra. Nel tratto finale attraverserò numerosi valli, l’una nascosta all’altra e che una piccola provinciale curiosa cerca di far scoprire a turisti attenti, con un percorso davvero entusiasmante. Il finale è di quelli che lasciano il segno: la strada diventa un trampolino proteso verso il mare immersa tra filari di piante di olivo.
Imperia è a un tiro di schioppo. 

Oilandbike
Il programma della manifestazione era così distribuito!
Oilandbike, un lungo week end sulle strade dell'olio nella riviera ligure di ponente. Tra le alpi e il mare, in poco meno di un ora di moto è possibile transitare tra paesaggi alpini per poi ritrovarsi in spiagge azzurre, il tutto condito con alberi secolari di ulivo che fungono da collante tra due culture,  quella marinara e quella di montagna e che in questo scorcio di Liguria si fondono insieme. Il clima del ponente ligure permette di affrontare con facilità questo week-end che si sviluppa su strade a cavallo tra il mare e le alpi. La provincia di Imperia, base logistica di questo incontro, gode di un territorio stupendo per la moto. Si percorreranno le dolci curve a picco sul mare della via Aurelia e in poco meno di un'ora la guida sarà stimolata sulle strette e impervie strade delle Alpi Marittime, al confine con la Francia. Punta di diamante saranno le strade delle malghe alpine, dove sarà possibile assaporare la “cucina bianca”, tipica della zona di Mendatica. Il giorno successivo, neve permettendo, il gruppo si cimenterà nella moto scalata del Col de la Bonnet, la strada asfaltata più alta d'Europa. Infine una fantastica strada immersa tra alberi di ulivo, accarezzando le fronde argentate scoprendo borghi in un sali-scendi appassionante. Il tutto sarà coronato da pranzi e cene ricche di portate tipiche della Liguria di Ponente, scoprendo antichi sapori che ancor oggi resistono nel territorio ancora poco conosciuto.














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