30 maggio 2012

TUNISIA la porta dell'africa


Una regione stato che è un condensato di tutto ciò che può offrire la parte settentrionale del continente africano. Dalle oasi di montagna ai colori abbaglianti dei Chott, i siti archeologici e le prime propaggini desertiche, dalle città storiche e dinamiche alle sue coste. Ed è proprio su questi ultimi 2 dettagli che abbiamo focalizzato le nostre attenzioni.
ITINERARIO- Tunisi, Soliman, Korbous, Cap Bon, Kerkouane, Nabeul, Hammamet, Enfida, Hergla, Scusse, Mahdia, El Jem, Sfax, Gabes, Matmata, Medenine, isola di Djerba. 
LUNGHEZZA- km 900 circa.

PERIODO CONSIGLIATO- Il clima ormai sta cambiando, se ne sono accorti anche qui, ma diciamo che in media la primavera inoltrata ed il primo autunno sono ancora le stagioni migliori per visitare questa parte del paese e seguire l’itinerario proposto.
FONDO STRADALE- forse un po’ piatto, ma quasi sempre in discrete condizioni anche se un po’ scivoloso. Motociclisticamente parlando, il tratto più bello è quello della zona di Matmata. 


Cape Bon è un dito proteso nel Mediterraneo, da dove nelle belle giornate è possibile vedere Pantelleria. Sicuramente è la parte più vicina all’Italia che, anche geograficamente, sembra mixare tanta vicinanza. L’itinerario lo percorrerà in senso orario permettendosi alcune curiose deviazioni.  Qualsiasi cosa vi aspettiate da questo piccolo promontorio, resettate l’angolino dei preconcetti e preparatevi a visitare un angolo di Tunisia che forse non le appartiene, per lo meno per come ce lo potremmo aspettare, ricco di campi coltivati, scogliere che si tuffano su un mare blu scuro ed un rispetto per l’ambiente che lasciano piacevolmente impressionati. Davvero un bell’andare per chiudere la giornata arrivando nella città più importante della zona e del capo.


Mi concederò più di una divagazione: le terme di Kerbous con le sue case bianche e la bella baia su cui si affaccia, l’impianto eolico di Sidi Daoud, nei pressi di Zaoulet El Magaiez, lo sperone roccioso di Cape Le Bon da dove è possibile dominare la pianura sottostante per decine di km e le rovine di Kerkouane, per arrivare ad Hammamet in serata.
Tutti conoscono Hamammet e le vicende che l’hanno portata a d ospitare probabilmente il più famoso esule italiano degli ultimi 15 anni. Ma la cittadina è anche bella con una piccola Medina circondata dal suo forte che domina il porticciolo.
La sera all’Hammam conoscerò Nabuil e Hastad. Lavorano entrambi in alcuni negozi della route touristique davanti ai grandi alberghi. Simpatici come la maggior parte dei tunisini, parlano italiano e mi dicono che il giorni dopo il mercato di Nabeul è sicuramente il più importante della zona. E sarà sosta, non programmata ma propizia ad immergersi in un caleidoscopio di colori, profumi, atmosfere tipicamente nord africane, con una temperatura che fa presto dimenticare l’inverno che ancora opprime gran parte dell’Italia.
Dopo una giornata di sosta è ormai ora di proseguire, ma sarà una giornata intensa ma scarsa di km. Inizia tutto con un celo plumbeo che non promette niente di buono ed una temperatura che fa sicuramente rimpiangere i 25° del giorno precedente. Decido di controllare la pressione delle gomme e gonfiarle con il mio inseparabile compressore. Inserisco lo spinotto e… niente, il solito, fastidioso borbottio si è trasformato nel silenzio di qualcosa che non funziona. Controllo lo spinotto elettrico della moto e mi accorgo che i fili dei contatti sono spariti!!!
Con 2 dinari ed una cooperazione italo-tunisina risolverò il problema con Hammed, proprietario di un elettrauto nel centro di Hammamet. I suoi dipendenti sono indaffarati, lui non parla italiano, io non parlo francese ma la collaborazione è assoluta ed il risultato vincente.
Alla fine come quasi tutti i giorni sarà partenza. Le autostrade tunisine, molto migliorate ultimamente, sono anche diventate a pagamento, facendo sì che la maggior parte del traffico sia dirottato sulle strade statali.
L’idea è di spingersi a sud non prima di aver visitato Takrouna, un villaggio berbero arroccato su uno sperone roccioso che per secoli ne ha fatto una posizione difensiva naturale. Si arriva ad Enfida e bisogna trovare la direzione giusta. Arrivo alla rotonda in paese  e prendo a sx, ma mi accorgo immediatamente di aver sbagliato. Il tempo di controllare la carta sulla borsa del serbatoio e la Renault 5 che mi precede è lì, ferma in mezzo alla strada cercando di superare un canale di una tubatura che taglia la strada in 2: l’infido asfalto tunisino fa il resto e piombo addosso alla macchina rovinando a terra.
La tigre è a terra, ferita e per giunta mi sono slogato una caviglia nel tentativo di reggerla!!!
Il capannello di curiosi immediatamente riunitosi pare sia più propenso a dare torto all’autista dell’auto. Obbiettivamente mi sono distratto solo per un momento!!!
Il ragazzo, si chiama Smarù, gentilissimo, mi mostra la macchina e le luci posteriori destre completamente distrutte, più qualche graffio alla carrozzeria. Non è un gran danno, ma cortesemente mi fa notare che il tamponatore sono io. Obbiettivamente!! Ci penso un attimo e, lo so, probabilmente in Triumph diventeranno idrofobi, ma decido per rilasciare la denuncia: stazione di polizia, ufficio dell’assicurazione per la compilazione del cid, abbracci, saluti ed in una mezz’oretta sono nuovamente a cavallo con una freccia nel bauletto e dimenticando completamente il motivo della visita a Enfida: la fortezza di Takrouna.
Comunque la procedura è la medesima che in Italia, quindi niente nervosismi, per i tempi rimango in attesa delle reazioni, spero non troppo furiose, della filiale inglese in Italia.
Non ho un gran morale e la caviglia mi fa discretamente male, il tempo mi ricorda il grigiore di Milano nei tempi migliori e decido di continuare a seguire la costa cercando improbabili spunti fotografici.
Ad un  lavaggio intensificherò maggiormente le collaborazioni meccaniche fra Tunisia ed Italia riagganciando la freccia che fra l’altro decide anche di funzionare. Attraverso un urbanizzazione a macchia di leopardo che avvolge tutta l’area di Sousse e nel tardo pomeriggio arrivo a Mahdia: il piccolo promontorio con le sue case che in diversi punti sono a strapiombo sul mare oltre ad essere rimasto inalterato nel tempo è assai suggestivo. Per secoli capitale del regno dei Fatimidi, fu una delle fortezze più formidabili ed  inespugnabili del Mediterraneo.


Ancora oggi la linea divisoria tra la città vecchia e la nuova è costituita dalla porta chiamata “Skifa el Kahla” (il passaggio buio), ricostruzione cinquecentesca dell’originale che gli spagnoli fecero saltare nel 1500. Unico ingresso della città, profonda 10 metri, poteva essere continuamente sigillata da una grata di ferro del peso di 8 tonnellate.
“Così buio, da incutere spavento agli stranieri, sembrando più un covo di assassini che l’ingresso di una città”, scrissero i cronisti del tempo.
Da qui siamo a circa 40km da El Jem ed il suo straordinario anfiteatro, sicuramente il più spettacolare monumento costruito dai romani in Africa. 


Visita d’obbligo e prima di raggiungere la destinazione finale dell’isola di Djerba con le sue spiagge e l’acqua cristallina, dopo Gabes, la deviazione alle case sotterranee di Mattata, da un improvvisa impennata alla qualità ed alla panoramicità del percorso. La strada fino a Medenine è assolutamente spettacolare ed una gioia da guidare, a parte conoscere alcuni dei set cinematografici dove sono state girate alcune scene del film Guerre stellari. Il paesaggio cambia radicalmente e la strada segue questa geografia tormentata.
Davvero bello! L’arrivo è ormai prossimo. L’isola di Djerba è famosa sin dal tempo dei romani che edificarono il terrapieno che ancora oggi la mette in comunicazione con la terraferma.
Vanta, a detta di molti alcune delle spiagge più belle del Mediterraneo.
Ciò ha reso sì il proliferare di “zone touristique” un po’ ovunque, complessi alberghieri che ne hanno intaccato la vecchia immagine di paradiso balneare.
Ma la legge del turismo di massa detta le sue regole ed i numeri sono davvero impressionanti con un’affluenza di qualche milione di turisti. Fuori stagione è comunque un bel posto dove trascorrere qualche giorno facendo bagni in un mare azzurro, concedendosi camminate sulle sue spiagge bianche e svagando la mente, soprattutto quando da noi l’estate è ancora lontana.
INFORMAZIONI
Prima di partire può essere utile consultare i seguenti siti, dove è possibile trovare un sunto degli avvenimenti, consigli generali sulla sicurezza, informazioni sulle strutture sanitarie, i documenti d’ingresso, le disposizioni valutarie e doganali, vari indirizzi di pubblica utilità, insomma un po’ di tutto quello che può servire per partire in relativa tranquillità:
ONTT- Organisation National de Tourisme Tunisien www.tourismtunisia.com
Condizioni meteorologiche in Tunisia www.weather.noaa.gov/weather/TN_cc.html/
Isole Kerkennah www.kerkennah.com
Tunisia on line www.tunisiaonline.com oppure www.tunisie.com
Tunisia on line in italiano www.arabialine.sinergie.it/tunisia
E’ anche possibile chiamare il numero del servizio  informazioni per i viaggiatori per l’estero istituito dal dipartimento dei turismo in collaborazione con il ministero degli affari esteri e l’ACI, tel. 06491115
Per l’ingresso nel paese occorre il passaporto in corso di validità ed il visto viene rilasciato in frontiera la momento dell’arrivo.
Per quanto riguarda il mezzo, patente, patente internazionale ed assicurazione con carta verde.
Importante: per chi guida un veicolo non di proprietà, è richiesta una delega alla guida da parte del proprietario, che viene richiesta e controllata attentamente al momento dell’ingresso.
La valuta ufficiale è il dinaro. Il cambio è di circa 1.6 per 1€.
Per controllare il tasso di cambio più recenti consultare www.xe.net/currency oppure www.oanda.com/converter 
Il costo della benzina è fissato ad un dinaro per litro e spesso può essere pagata con carta di credito. 
Le strade sono in genere in buono stato, anche quelle secondarie e meno trafficate, sicuramente le migliori incontrate nel corso del viaggio. Discorso diverso per le piste.
Le autostrade, in buone condizioni, sono a pagamento.
I controlli di polizia, sono ben distribuiti sul territorio ma non contemplano assolutamente il controllo dei turisti e dei loro mezzi al seguito. Anche nella vicenda del tamponamento si sono dimostrati gentilissimi.
L’ora è la stessa dell’Italia.
CARTOGRAFIA
Carta nazionale Michelin, n. 744 Tunisia scala 1:800.000 www.ViaMichelin.com
Non mi è piaciuta, un po’ confusa nelle indicazioni e difficile da consultare al volo durante la guida sulla borsa da serbatoio (vedi imprevisto a Enfida, con annesso tamponamento)
Guide: Rough Guides www.roughguides.com , Tunisia; edita da A.Vallardi Viaggi, e-mail info@avallardi.it  già utilizzate, complete, aggiornate e con moltissime informazioni di carattere storico, culturale e sociale (€ 20.00).
TRAGHETTI
3 sono le compagnie che effettuano servizio con la Tunisia: la Grimaldi Group, la Grimaldi Ferries e la Lauro.
La più conveniente è sicuramente la seconda, che in bassa stagione (che si protrae fino al 17 luglio) applica uno sconto del 40% sui biglietti di andata e ritorno.
Come tutte le partenze sono settimanali, quindi cercare di organizzarsi. Da Palermo, andata martedì 10.00 (arrivo martedì 20.30), ritorno giovedì 20.00 (arrivo venerdì 8.00). da Civitavecchia, andata mercoledì 23.00 (arrivo giovedì 16.00), ritorno martedì 23.30 (arrivo mercoledì 18.00). da Salerno, andata venerdì 24.00 (arrivo sabato 20.30), ritorno sabato 23.30 (arrivo lunedì 8.30) www.grimaldi-ferries.com e-mail info@grimaldi.napoli.it
La Grandi Navi Veloci effettua la corsa da Palermo il sabato alle 10.00 con ritorno lo stesso giorno alle 23.00. da Genova 2 partenze, mercoledì e sabato 18.00 e ritorno giovedì e domenica rispettivamente 20.00 e 22.00. www.gnv.it e-mail booking@grimaldi.it
La compagnia MEDMAR Lauro effettua corse da Trapani e ha appena inaugurato la nuova linea da Livorno, per informazioni  http://www.medmargroup.it/ilgruppo.php
MANGIARE E DORMIRE
Ormai le “zone touristique, impazzano un po’ dappertutto in Tunisia, con mega alberghi che, soprattutto fuori stagione permettono di trovare sistemazioni anche lussuose a prezzi davvero contenuti per i nostri standard. A volte ho preferito qualcosa di più rustico.
Hammamet
“La Residence Hammamet” in bella posizione, vicino alla spiaggia e a circa 300m dalla Medina, con prezzi davvero invitanti, tel. 72280406 oppure 72280733, fax 72280396
Per eventuali acquisti rivolgetevi al “Nour Shop” lungo la route Touristique tra Hammamet e Nabeul, chiedete di Nabil.
Mahdia
 Se si vuole dormire nel borgo non ci sono tantissime offerte. C’è un ostello della gioventù vicino la stazione ferroviaria e non troppo distante da quella dei pullman. La zone touristique, offre numerose sistemazioni in alberghi internazionali ma è un po’ distante.
Una via di mezzo è rappresentata dal “Corniche” ubicato sull’avenue 7 novembre, praticamente sulla spiaggia ed a meno di un km dalla città vecchia: non aspettatevi gran che ma il prezzo è davvero bassissimo, 10 dinari.
Matmata
3 alberghi sono stati ricavati dalle abitazioni sotterranee e sono formati da diversi cortili su cui si affacciano le stanze.
“les Berberes”, tel. 75230024, fax 75230097
“Marhala” tel. 75230015, fax 75230109
“Sidi Driss” è il più semplice dei 3 ma qui furono girate alcune scene del film “Guerre Stellari” e gran parete degli allestimenti scenici sono ancora sul posto, tel. 75230005, fax 75230265
C’è poi il “Diar el Barbar” che una specie di versione moderna e lussuosa dei primi 3, a circa 1km dal centro abitato. Rapporto qualità prezzo interessante (68dinari la mezza pensione).
Isola di Djerba
Stiamo parlando delle spiagge più belle del Mediterraneo, nessun problema per trovare tutte le sistemazioni di alloggio possibili ed immaginabili. Le “zone touristique”, hanno ormai invaso i tratti di litorale, specialmente nella parte nord orientale dell’isola.
Memore delle passate esperienze confidavo nella relativa tranquillità dell’hotel Tanit, chiuso.
Ho ripiegato su una delle strutture edificate probabilmente nella parte più bella dell’isola all’inizio della spiaggia di Ras Tamergues. “Calimera Aktivhotels” è una catena di grandi alberghi che lavora prevalentemente con gruppi francesi e soprattutto tedeschi, indirizzo B.P.166, 4116 Midoun, tel. +21675746650, fax +21675745425, e-mail dje.res@yati.comn.tn 48dinari all inclusive

2 commenti:

  1. le foto sono spettacolari, complimenti Giovanni!
    del mercato anche sono un pò impressionanti:-) esce un libro nuovo?

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  2. grazie, per il libro non so, vediamo!!
    CIAO!

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