03 dicembre 2012

TT prima parte TI PORTERO' A BRAY HILL


Con alcuni amici ho programmato di assistere il prossimo maggio al NW200 in Irlanda, le date per l'edizione 2013 sono ufficiali, qui in basso il link: 
e di conseguenza anche le nostre, si parte dal 9 al 26 maggio!!
In attesa del viaggio, delle foto, delle solite cazzate scritte, ho fatto una piccola ricerca in archivio, trovando il materiale del penultimo TT a cui ho partecipato, dove avevo prodotto 3 articoli, uno sul trasferimento, uno sulla gara ed uno, turistico sull'isola di Man, che ho poco approfondito e che ripropongo in 3 puntate iniziando dal viaggio per raggiungere quella che è comunque una delle mete del "turismo sportivo" più desiderate, ammirate e sognate!!! 
E' proprio in uno dei miei 4 TT che, in un pub di Douglas, avevo assistito ad una gara che aveva tutti i connotati della road race, ma con l'aggiunta che si correva in gruppo, come in un gran premio, la NW200, appunto!!
Ma cominciamo dal viaggio di avvicinamento.



La regina indiscussa delle Dakar inizia a cimentarsi nel turismo con la t maiuscola. Mega trasferta dalla Calabria all’isola di man per l’evento motociclistico più affascinante del panorama europeo.
OGGETTO- TT Ttrophy 2006
QUANDO- tra maggio e giugno di ogni anno
DOVE- isola di Man
COME- domanda del cazzo, assolutamente in moto
PROGETTO- 15 giorni da distribuire con sapienti tappe di trasferimento di circa 500km, più 5 giorni sull’isola



CON CHI- il Cinghiale, Rollo, Giovanni, Jack Aubrey, Marco di Mutignano, Poldo e la partecipazione speciale, esclusiva e gratificante di Elisa e Katia.


Si può partecipare ad un evento particolare come il TT dell’isola di Man, lavorando, divertendosi, permettendosi 15 giorni in giro per l’Europa, accompagnato per giunto da un gruppo di amici?
Se devo essere io a rispondere, lo farò positivamente, a me è capitato.
In uno dei soliti, distruttivi incontri a cui ci sottoponiamo periodicamente in giro per l’Italia ed a cui partecipano amici di diverse regioni era uscito il discorso TT.
Sogno di molti, in media viene realizzato solo da una piccola parte dei motociclisti che conoscono questo spettacolare evento.
Ma la sera, nella badia di Moscheta le cose si mettono subito bene e da un primo sondaggio parrebbero numerose le adesioni.
Alla fine il gruppo sarà formato da 8 unità, con al solita assenza-dafaillance di Giannilapiega, retrocesso d'ufficio a mezza piega, dopo l'ennesimo bidone!!.
L’idea è semplice e collaudata: prendere 2 settimane di tempo ed arrivare all’evento sull’isola, cercando di percorrere le strade più belle che ci separano dal traghetto da Heysham, dove di fatto comincerà l’avventura TT.
Il punto di incontro viene stabilito in Livigno, comodo per i vari gruppi che arrivano dal sud e da Trieste.
E saranno subito scintille. Il rifugio Calcheria, già collaudato in altre esperienze, fa intuire che percorrere 500k m al giorno per strade statali, con serate del genere sarà cosa per moto turisti duri ed  incalliti.
E così il giorno dopo vedrà una partenza ritardata di quasi 2 ore!!
Il tempo non è gran che, anzi il freddo e la pioggia non contribuiscono molto al morale e le condizioni climatiche perseguiteranno la comitiva fino al passaggio della Manica.
In compenso le visite saranno numerose e piacevoli nonostante una difficoltà accentuata a sincronizzare i nostri metabolismi con gli orari dei ristoranti. Sarà solo il fantastico fiuto gastronomico di Dino, degno di un segugio, a consentirci di poter masticare qualcosa in un paio di occasioni.
Il giorno dell’arrivo a Heysham trascorriamo la mattina visitando in sequenza Cambridge, Ely e King’s Lynn.
Alle 14,00 siamo lontani più di 300km dalla meta.
Il traghetto parte alle 3,00 di notte, 2 le possibilità: attraversare per strade statali lo Yorkshire o seguire le più comode e gratuite autostrade inglesi.
Le ragazze, ma non solo loro, spingono per la seconda soluzione.
Dino ed il sottoscritto optano per la tranquillità della campagna inglese, e sarà una scelta vincente: luci straordinarie, strade bellissime e prive di traffico, a parte il primo tratto che si spinge a nord.
Il tempo finalmente volge al bello e lo Yorkshire può offrire tanto al viaggiatore!
Arriveremo addirittura prima del resto della pattuglia, impegnata in snodi autostradali e ripetute soste birresche!!!
E sarà attesa: birre, birre, i soliti piatti della cucina inglese, birre ed ancora birre!!!
La festa è iniziata. Siete mai stati al TT?
E’ probabilmente lo spettacolo motociclistico più coinvolgente, assurdo e fantastico che abbia mai visto. E le impressioni riportate dai miei amici, anche nelle edizioni precedenti a cui ho partecipato sono assolutamente simili.
Un festival, una fiera, una gara folle, una domenica dove una parte del circuito viene chiusa al traffico e tutto è possibile. Saranno 4 giorni di divertimento etilico, di paesaggi spettacolari (si, l’isola è anche bellissima), accompagnati da un tempo solare e, stranamente per queste latitudini, inaspettatamente caldo. 
L’isola che non c’è del motociclista. Pensare che potrebbero sospendere la manifestazione negli anni futuri è utopico, folle e sconsiderato.
Le cose belle durano sempre poco ed è già ritorno, anche se con i soliti ritmi.
L’equipaggio, sotto i colpi inferti da serate sempre al massimo, si sfalda: Poldo decide di dirigersi verso il Belgio dove lavora, poiché l’azienda lo reclama anticipatamente; Marco di Mutignano ed Elisa, dopo la serata di Conwy, optano di rientrare in autonomia nonostante la perplessità del gruppo che gli riconosce una presso che nulla capacità orientativa.
Le conseguenze di tale scelta, oltre ad un sistema viario perverso e crudele, lo riporteranno a casa, insieme alla sua dolce consorte, appena un giorno prima di noi. Notizie Ansa lo hanno dato sperduto al confine tra Francia e Germania, sulle montagne svizzere ed addirittura con qualche difficoltà ad imboccare l’A14!!!!
E noi? Ancora stradine, ancora caldo, ancora splendide serate, anzi dopo la fantastica visita a St. Malò, venendo da una notte quasi insonne su un traghetto stracolmo, optiamo di distruggere la produzione di cozze ed ostriche della regione sedendoci a pranzo in un ristorante che come al solito è stato “fiutato” dal solito Dino, ormai una vera certezza per tutte le nostre esigenze gastronomiche!!
Ma purtroppo il tempo comincia a stringere anche per noi e l’ultima tappa per giungere al fantastico albergo Italia, posto sulla sommità del passo del Gran S. Bernardo, ci obbligherà a macinare un migliaio di km, tra gli improperi e le ire di Katia.
Siamo alla fine, la mattina dopo, una radiosa giornata, ci vede scattare le ultime foto ricordo e la comitiva si scioglie.
Lorenzo e Katia rientrano in giornata a Trieste, noi ci spingiamo verso sud, ma già a metà giornata mi affianco a Dino
“ma non dovevamo festeggiare il tuo compleanno al Gambero Rosso di S. Vincenzo?”
Il mastino, in un batter d’occhio dimentica figlie e moglie che ormai lo attendono da più di 2 settimane e con un ennesimo miracolo riesce a prenotarci un tavolo per 3 nel miglior ristorante d’Italia.
Sarà l’apoteosi con una sequenza impressionante di bottiglie , trangugiate di fronte alla simpatica Glenda, simpatica maitre del locale, non che appassionata motociclista. Il conto?
Da erogazione di mutuo!!!
Adesso veramente non possiamo che tornare a casa.
INFORMAZIONI
I primi di gennaio rappresentano il termine ultimo per partire con programmazione e la sicurezza di avere un biglietto per il traghetto, senza la spada di Damocle del waiting list. 
Il sito per il 2013 è già operativo e consiglierei di dargli già una “consultatina” nel caso siate interessati TT 2013
Per chi invece decidesse di seguirci in irlanda NW200
A voi la scelta!!
CARTOGRAFIA
Un viaggio del genere, effettuato quasi interamente su strade statali, richiede un materiale cartografico abbastanza dettagliato, per poter scegliere le strade migliori e più panoramiche.
La nostra scelta è caduta sulle carte della Michelin, che hanno un’ottima copertura del sistema viario europeo. Queste le carte utilizzate:
ITALIA- n. 561 Italia nord ovest, 562 Italia nord est, 563 Italia centro 
GERMANIA- n. 545 Baden-Wurtemberg, 543 Nordhrein
GRAN BRETAGNA- n. 502 Northern England, 503 South west England, 504 South east England
EUROPA- n. 705 Europa, 716 Belgio Lussemburgo, 729 Svizzera, 721 Francia.
LA MOTO
Poco più di 5 settimane, più di 13000km percorsi, nessun inconveniente di rilievo, una percorrenza media di circa 16-19km litro, nessun rabbocco d’olio. Finalmente il mercato delle enduro bicilindriche si anima!! Particolarissima nelle sue forme spigolose, leggerissima, maneggevole, potente, la KTM si è buttata da un paio di anni nel settore delle maxi enduro, con un modello completamente inedito direttamente dalle competizioni. Nonostante la giovinezza del progetto, anche il motore ha meno di 3 anni di vita, è oltremodo affidabile. La moto è un vero spasso, si preme lo starter, si parte e si entra in un parco giochi: accellerazioni fulminee, inserimenti rapidissimi in curva, un assetto in grado di sopportare anche le strade più sconnesse, qualsiasi pensiero viene recepito telepaticamente dal mezzo che permette di mantenere ritmi davvero sostenuti, nonostante la ruota da 21 e coperture non propriamente stradali, che probabilmente rappresentano il suo tallone d’Achille. Davvero un gran bel mezzo e mi piace anche.
ABBIGLIAMENTO
Per raggiungere l’isola di Mann, ho utilizzato la giacca SPIDI GRANTURISMO, comoda facile da indossare con numerose tasche impermeabili. Uno zaino posteriore ne aumenta le capacità di carico più una comoda sacca porta casco posizionata posteriormente.
Non so, ma a me sembra un po’ corta nonostante una patta posteriore che ne può estendere la lunghezza, in più il doppio collo in neoprene, in caso di forte pioggia tende ad impregnarsi e di conseguenza a bagnare i vestiti interni. 
Il casco SYSTEM 4 della BMW è sicuramente uno dei migliori che abbia mai utilizzato, comodo, può essere trasformato in jet con due orecchie in plastica che sostituiscono la mentoniera, rendendolo utilizzabile in tutte le condizioni e nei viaggi più impegnativi.
I pantaloni BMW LEATHERGUARD in queste condizioni sono davvero eccezionali, unendo le caratteristiche della pelle a quelle del gore tex (saldato alla pelle) e sono anche belli. Utilizzabili in qualsiasi condizione a parte quelle più calde. Unico appunto: non hanno tasche, a parte una interna piccola e di difficile accesso. Forse ce ne vorrebbe almeno una esterna ed impermeabile.
Per gli stivali OXTAR INFINITY ormai basta un solo commento: perfetti. Utilizzandoli si comprende perché sia lo stivale più venduto in Europa.
Casco BMW SYSTEM EVO 4
Giacca SPIDI GRANTURISMO
Pantaloni BMW LEATHERGUARD
Stivali OXTAR INFINITY
























 


 




28 novembre 2012

LIGURIA in bilico tra mare e monti


OILANDBIKE
Altro itinerario preparato e scritto qualche tempo fa per una rivista del settore! Dei ragazzi conosciuti ad un raduno in Emilia Romagna mi avevano parlato di questo "oilandbike"organizzato da loro in primavera approfittando dei ponti tra  25 aprile e primo maggio. La cosa mi era molto piaciuta, ne avevo parlato in redazione che aveva contattato Dario e la moglie, trasferta aperta, scelta della data del viaggio e partenza!! Bello e poi? In fase di stampa, una serie di problemi, prima di spazio poi l'amara verità: il pezzo non poteva essere utilizzato perché mancava una foto con delle piante di ulivo!!!
 Vabbè, una bella figura di merda con gli amici di Imperia!! In basso, l'articolo con i testi e la selezione delle foto: è proprio vero, manca un'immagine con le piante di ulivo!!! Ho fatto una rapida ricerca in rete e credo che la manifestazione non si faccia più, peccato!! Le strade invece sono ancora lì, se qualcuno volesse verificare!


Degustazioni di prodotti tipici e panoramiche passeggiate in moto per l’entroterra ligure nei dintorni di Imperia. Questo in 2 parole il progetto di Sara e Dario, motociclisti di lungo corso con un debole per la gastronomia. Per l’edizione dell’anno prossimo oltre ad una puntata oltralpe, previsti 2 itinerari: la strada dell’olio e quella delle malghe.
ITINERARIO- Imperia, Alassio, Albenga, Colle S. Bernardo, Garessio, Ponte di Nava, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pieve di Teco, Rezzo, P.te dei Passi, Prela, Vàsia, Imperia.
LUNGHEZZA- km 216


PERIODO CONSIGLIATO- il ponte del 25 aprile I° maggio per poter approfittare dell’ospitalità di Sara e Dario. In questo maggio un po’ strano ho trovato la neve nel tratto del colle S. Bernardo, quindi anche se siamo a soli 2 passi dallo splendido mare ligure escluderei il periodo invernale.
FONDO STRADALE- questo è l’itinerario per andare a passeggio godendosi i panorami che spesso sono assai spettacolari. Il problema non è nella qualità dell’asfalto che tranne in un paio di tratti sporchi e dissestati, è in ottime condizioni, ma bensì nelle dimensioni della carreggiata, spesso stretta a tale punto di presentare difficoltà di transito anche solo incrociando un altro veicolo. Prestare molta attenzione!!


“La novità dell’anno prossimo sarà la zona di Mendatica, che è il centro delle malghe dove si è poi sviluppata la cucina bianca”. Sono seduto con Dario in una bruschetteria nei pressi del porticciolo di Imperia, la cartina stradale del Touring Club che copre posate e bicchieri.
La serata non è cominciata nel migliore dei modi, con una capatina ad un convegno di Forza Italia, dove ho potuto constatare che Imperia, oltre ad essere in prevalenza schierata politicamente (siamo nella patria di Giuseppe Pisanu), in simili occasioni può sfoggiare un campionario di belle ragazze davvero invidiabile. Ma il pasto in questo simpatico ristorantino, ha alleviato tanta sofferenza, sia ideologica che visiva!!!
“ negli anni 50” continua Dario” nonostante l’allevamento del bestiame in pascolo fosse assai sviluppato nella zona, le ristrettezze economiche costrinsero gli abitanti del luogo a imporsi una dieta a base di latticini e farinacei. La carne era merce di scambio assai preziosa. E questa cucina è stata riscoperta negli ultimi anni”.
Nonostante la fame e l’ora tarda, lo ascolto con attenzione, attratto anche dalle strade che dovrò percorrere: sono quasi tutte panoramiche. Termineremo la serata parlando di viaggi. Dario, insieme alla moglie, ha percorso in moto diverse migliaia di km un po’ in tutto il mondo. La mattina dopo un bel sole con delle luci davvero notevoli, dopo 2 giorni di cattivo tempo, mi impongono una levataccia ed a mettermi prestissimo per strada. Decido di percorrere l’Aurelia, che in alcuni tratti offre degli scorci davvero spettacolari sul litorale ligure anche se il traffico è decisamente sopra le righe. Va detto che l’edizione del prossimo anno la eviterà con un rapido trasferimento autostradale e, con un gruppo numeroso la cosa è sicuramente saggia e logica. Ad Alberga inizia una delle strade del vino che conduce a Garessio ed il flusso veicolare cala decisamente. La strada si restringe e sale tra boschi e piccoli coreografici villaggi. A questo punto l’itinerario fiancheggia la valle del Tanaro, meta di pescatori: acque limpide, aria fresca  e pulita, come dargli torto? Mi fermo per scattare qualche immagine e conosco il signor Giorgio. 
“le acque del Tanaro sono di proprietà del comune di Ormea, o meglio, l’area è comunque demaniale ma l’utilizzo delle acque è di esclusiva proprietà del comune che lo ha avuto in dono con un lascito il secolo scorso.” 
Scopro così che per incentivare la pesca, con l’avvallo delle istituzioni locali e fondi privati, sono stati aperti allevamenti di trote, che però hanno distrutto l’eco ambiente estinguendo i pesci autoctoni, il temulo, un pescione di 500-600g e lo scozzone, un specie di grande alice, chiamato nel dialetto locale “botta”. A sentire il mio simpatico interlocutore erano anche più buoni delle impersonali trote, una volta cucinati. Gli dico che sto salendo verso il Colle di S. Bernardo e mi annuncia che nella notte lassù è caduta la neve (!!). Al bivio, la strada inizia a salire a mezza costa e le cime innevate si avvicinano. La carreggiata è strettissima, in alcuni tratti addirittura si intrufola nella montagna che la sovrasta quasi minacciosa. Da questo punto inizia un tratto assolutamente privo di traffico. Incrocerò un altro mezzo quando ormai sono alle porte di Mendatica. C’è da dire che la mattina il tratto da Upega a Monesi era stato temporaneamente chiuso per alcune lastre di ghiaccio, residuo della nevicata notturna, ma credo che anche in condizioni normali questo bellissimo sentiero di montagna, completamente asfaltato, non sia molto frequentato. Il senso di pace è assoluto e, completamente rilassato, entro nella zona delle malghe. Tra Mendatica e Montegrosso ci sono anche numerose indicazioni che ne facilitano la ricerca. Assaggiare la cucina bianca è praticamente obbligatorio anche perché l’orario è quello giusto, ma attenzione a non esagerare, perché il giro non è ancora finito e le curve sono ancora numerosissime, prima di rientrare sulla costa. Per questioni panoramiche si tornerà indietro e si transiterà da Nava sulla ss28, molto bella e con un asfalto eccellente, ma attenzione al traffico. A Pieve di Teco si devia ancora per stradine secondarie. Una giornata così può essere considerata una soluzione allo stress. Infatti dopo una breve sosta nel paesino di Rezzo la solitudine è ancora protagonista tra boschi, piccoli borghi ed il mare che, dopo Ponte dei Passi comincia a fare capolino tra una curva e l’altra. Nel tratto finale attraverserò numerosi valli, l’una nascosta all’altra e che una piccola provinciale curiosa cerca di far scoprire a turisti attenti, con un percorso davvero entusiasmante. Il finale è di quelli che lasciano il segno: la strada diventa un trampolino proteso verso il mare immersa tra filari di piante di olivo.
Imperia è a un tiro di schioppo. 

Oilandbike
Il programma della manifestazione era così distribuito!
Oilandbike, un lungo week end sulle strade dell'olio nella riviera ligure di ponente. Tra le alpi e il mare, in poco meno di un ora di moto è possibile transitare tra paesaggi alpini per poi ritrovarsi in spiagge azzurre, il tutto condito con alberi secolari di ulivo che fungono da collante tra due culture,  quella marinara e quella di montagna e che in questo scorcio di Liguria si fondono insieme. Il clima del ponente ligure permette di affrontare con facilità questo week-end che si sviluppa su strade a cavallo tra il mare e le alpi. La provincia di Imperia, base logistica di questo incontro, gode di un territorio stupendo per la moto. Si percorreranno le dolci curve a picco sul mare della via Aurelia e in poco meno di un'ora la guida sarà stimolata sulle strette e impervie strade delle Alpi Marittime, al confine con la Francia. Punta di diamante saranno le strade delle malghe alpine, dove sarà possibile assaporare la “cucina bianca”, tipica della zona di Mendatica. Il giorno successivo, neve permettendo, il gruppo si cimenterà nella moto scalata del Col de la Bonnet, la strada asfaltata più alta d'Europa. Infine una fantastica strada immersa tra alberi di ulivo, accarezzando le fronde argentate scoprendo borghi in un sali-scendi appassionante. Il tutto sarà coronato da pranzi e cene ricche di portate tipiche della Liguria di Ponente, scoprendo antichi sapori che ancor oggi resistono nel territorio ancora poco conosciuto.