22 maggio 2012

50 seconda parte


11 maggio, venerdì
Alla fine sono arrivato ed anche in tempo direi!!! Asli ha trovato un amico compiacente, Cenk, che mi ospita in casa sua a 5 minuti dall’arena.
Arrivo all’indirizzo che mi aveva inviato per posta elettronica e trovo un sms di Luigi che mi chiede se sono arrivato e se riesco ad orientarmi!!!
Mi rendo conto che spesso lo prendo in giro sul fatto che sappia solo arbitrare e probabilmente questo è il motivo per cui lo fa così bene, ma cazzo, Luì questo è davvero l’unica cosa che so fare e continui a far finta di niente!!! Per cercare di farglielo capire definitivamente arrivo nell’albergo che lo ospita proprio mentre mi ha appena inviato l’indirizzo.
“ma allora sei vicinissimo!!” lo so, a volte ignora l’evidenza.
La sera ceno in casa di Cenk, in compagnia di Esra, la sua ragazza e di Asli che mi consegna anche i biglietti per le partite.
Il giorno dopo mi sveglio, ma sinceramente non ho voglia di fare gran che e decido di attendere l’orario delle partite, semplicemente bighellonando nei dintorni e controllando la posta elettronica.
Marzio e Giuliana, arrivano da Trieste nel pomeriggio, Asli è riuscita a trovare i biglietti anche per loro, abbiamo appuntamento davanti all’arena.
Il pre partita all’esterno del palazzetto è come me lo aspetto, un’invasione multicolore, greci, spagnoli e russi, verde, rosso, blue, non so come ma incontro gli amici vicino il tunnel sopra elevato, ma Asli è in ritardo sta accompagnando il console greco. Luigi mi invia un sms per sapere se mi sto godendo lo spettacolo, lui arbitra la seconda gara, la più semplice, Barcellona-Olimpiakos, gli rispondo che sono ancora fuori e si incazza!! Ma non dovrebbe concentrarsi per la partita??? Alla fine entro che è appena iniziato il secondo quarto, Panathinaikos-CSKA. Il posto è strepitoso, tribuna dietro le panchine, terza fila!!
Non è più la pallacanestro cui ero abituato, i primi due quarti volano via nel tentativo di focalizzare visivamente il gioco. Altissimi, atletici, i giocatori si spostano per il campo oserei dire mollemente, palleggiando strenuamente il pallone, immancabilmente mi distraggo per vedere una tifosa russa, od una cheer leader, o semplicemente parlare con Asli e zac……l’azione in mezzo secondo è terminata!! Grossi ma anche bastardi, sembrano farlo apposta!!! E’ una potenza controllata, pronta ad esplodere, che mi innervosisce, e poi tutti sti cazzi di palleggi!!! Sgonfiano la palla!!! Il tifo greco è comunque da fuori di testa!!! Immagino cosa combinino quando sono tutti di loro nelle partite casalinghe. La gara si conclude con la vittoria dei russi, con uno spettacolo finale ai limiti del regolamento della panchina Panathinaikos che lascia assolutamente indifferenti gli arbitri e che credo faccia incazzare non poco designatori e commissari dell’Eurolega.
La tribuna vip ha anche il vantaggio del buffet, un catering di buon livello e birra Efes che la fa da padrona!!! Penso ancora ai tramezzini, ma le polpettine di pesce sono decisamente migliori.
Tocca a Luigi! Devo dire che prima d’ora avevo assistito dal vivo a 2 sue partite, l’esordio in serie A ed un playoff tra le due bolognesi, e qualche altra, poche, in televisione.
L’impressione è sempre la stessa: gli altri sono lì perché hanno lavorato duramente per raggiungere l’obiettivo, sono bravi ma devono dimostrarlo, lui è lì perché non potrebbe essere da nessun’altra parte, il campo è il suo regno, una specie di esemplare predestinato!!! Se parla gli altri arbitri ascoltano, se guarda una delle 2 panchine, tutti si siedono, se fischia nessuno protesta, se fischiano i suoi collaboratori, lo cercano con lo sguardo!! Una straordinaria dimostrazione di superiorità, talento, carisma, consapevolezza..….Luì, quanto cazzo sei diventato bravo!!! Sapevi che mi avresti meravigliato ed hai voluto che sedessi proprio a pochi metri per non perdermi la tua lezione di tecnica arbitrale applicata ad una fase finale di Eurolega!!!
Negli ultimi minuti spara 3 fischi, che Marzio, arroccato sul secondo anello delle tribune, all’uscita mi confermerà essere giusti!!
“ma come cazzo lo sai??”
“mio nipote era davanti alla televisione e mi mandava sms dopo il replay!!!”
“!!!”
Olympiakos in finale, scongiurato il derby greco!
Il giorno dopo sabato, dovrei concedermi al turismo ma, c’è una vera e propria invasione, file impressionanti dappertutto, decido quindi di dedicarmi al passeggio e di raggiungere sul tardi Luigi che insieme a Tolga, uno dei suoi colleghi nella gara di ieri, è nel più bel bagno turco di Istanbul e uno dei più antichi, il Cagaloglu Hamami, www.cagalogluhamami.com  



Naturalmente Asli, tramite l’agenzia ha una tariffa di riguardo per i clienti alla quale aggiunge anche il mio nome, dato  che andrò nel pomeriggio con Marzio e Giuliana,  che sono intasati nell’ingorgo del museo Topkapi.
Trascorrerò il pomeriggio con la parte famosa della famiglia, nel bazar i tifosi lo fermano per farsi le foto, altri gli chiedono della finale, altri, quelli del Panathinaikos, sempre loro, gli rinfacciano una decisione presa a Berlino non so quanti anni fa!!! Arrivano degli amici svedesi, uno Nassos è arbitro internazionale e seguono Luigi dappertutto, se non arbitra la finale loro andranno via, roba da matti!!!
“no, è impossibile, ho già arbitrato l’anno scorso!!”
Questa storia va avanti ormai da un po’ di tempo: era impossibile che fosse convocato, unico arbitro della pallacanestro italiana per la seconda olimpiade, era impossibile che fosse designato per la seconda finale di eurolega consecutiva…..e così via, una sequenza snervante di “impossibile” che vengono smentiti da una pioggia di designazioni.
Non dico niente, ma anche Cristina, la moglie di Tolga, pensa che dovranno scegliere qualcun altro,  ci sono  anche i 2 rimasti fuori come 4° arbitro.
Mahh!! Non diciamo niente va!!
Alle 17 ci separiamo, io all’hammam, lui per la premiazione dei migliori atleti della stagione!
Sto per entrare quando mi arriva un messaggio:
“un altro regalo per i tuoi 50 anni……..domani sera alle 21! Un abbraccio!!”
La seconda giornata, quella delle finali, Asli è  ancora in ritardo, ma più diligentemente sono all’interno della struttura quando mancano poco più di 20 minuti alle 18, orario di inizio della partita. In sala vip, mi sparo una birra, poi con la scusa che è il mio compleanno, ne faccio seguire una seconda, entrerò a pochi minuti dall’inizio con un terzo bicchiere. Non so se per il tasso alcolico o perchè abituato dal venerdì precedente, ma stavolta mi distraggo meno e seguo più azioni di gioco.


Finirà con Barcellona terzo sul Panathinaikos e l’Olympiakos che a sorpresa dopo essere stata sempre in svantaggio anche per 20 punti contro il CSKA, vincerà all’ultimo secondo il titolo di campione d’Europa! E lui? Solita prestazione direi, anche perchè le ultime decisioni arbitrali hanno sicuramente influenzato il risultato, ma Marzio alla fine mi confermerà che anche stavolta erano tutte giuste!! Vabbè, ufficialmente me ne faccio una ragione, mio fratello è l’arbitro più bravo d’Europa, lo sapevo, ma adesso ci sono le prove, sono dovuto venire ad Istanbul e verificare di persona!!!
Come sono dovuto venire ad Istanbul per trascorrere una giornata con lui come quella del lunedì, cosa a memoria, mai successa!!!
Dove 2 continenti si incontrano Luigi e Giovanni dopo 50 anni, giocheranno a backgammon, consumeranno una pantagruelica colazione affacciati sul Bosforo, fumeranno il narghilè, visiteranno la Cisterna della Basilica, andranno all’hammam, dove Asli, sì c’era anche lei, è riuscita (davvero terribile questa ragazzina di 30 anni scarsi), a farsi omaggiare di 3 ingressi gratuiti e finiranno la giornata in un ristorante di kebab www.gulerocakbasi.com da sbandamento gastronomico vicino Taksim square!!! Che giornata!!
Sì, ieri ho compiuto 50anni, li porto male, me ne frego e sono venuto fin quì per vedere arbitrare mio fratello, Luigi e per trascorrere una giornata con lui!!!
Un abbraccio.
CIAO!






 

21 maggio 2012

LIBIA tripolitania


Questo articolo fa parte di una serie di servizi sul bacino del Mediterraneo, che preparai e scrissi nel 2006 appena dopo i disordini in Cirenaica. Al contrario degli altri ha avuto una storia più complicata, rimanendo nell'archivio del computer per diverso tempo.
La redazione, una parte di essi a dire la verità, milanesi ed incompetenti sull’argomento, non aveva autorizzato il viaggio perché ritenevano che fosse pericoloso viaggiare in quelle zone in quel momento!! Figurarsi, avevo i visti, addirittura i permessi per viaggiare da solo, cosa più unica che rara e naturalmente me ne sono strafregato. Parto per Tunisia e Sicilia, ma naturalmente entro anche in Libia e vi trascorro una ventina di giorni fantastici. Alla fine riporto del materiale fotografico, scrivo le solite cazzate e presento il tutto per la pubblicazione degli speciali turismo. I responsabili di redazione accettano, fanno la prova stampa ma il capo redattore vede le bozze e, piccato nel suo orgoglio personale, per la palese disobbedienza, le taglia!!! Un po' datato naturalmente, c'è anche un box su Mu’ammar Gheddafi, che ho mantenuto.
Buona lettura.


La zona costiera occidentale della Libia, quella vicina alla Tunisia, è la più facilmente accessibile con un mezzo privato, vicinissima alla capitale Tripoli, con numerose attrazioni archeologiche di epoca romane ed alcune spettacolari fortificazioni berbere oltre un mare davvero straordinario. Un itinerario facile, suggestivo, adatto a tutti.


ITINERARIO- Zuara, Goush, Nalut, Kabao, Qsar Al-Haj, Yefren, Gharian, Khoms, Tripoli, Sabrata.
LUNGHEZZA- km 680
PERIODO CONSIGLIATO- primavera ed autunno, in inverno sulle montagne può anche nevicare
FONDO STRADALE- il fondo stradale è quasi sempre in buono stato, anche se spesso un po’ piatto e con qualche buca improvvisa. Discorso a parte merita il Jebel Nafusa, dove le strade diventano panoramiche e spettacolari. Prestare attenzione alla guida dei locali.



La Libia è un gran, bel paese, punto. A distanza di ben 7 anni dalla mia prima esperienza  in terra libica, diverse cose sono cambiate ma una è rimasta assolutamente la stessa: l’ospitalità, la cordialità e l’affabilità della gente.

Tutto quello che potreste ascoltare da pseudo intenditori o cassandre del disfacimento dei rapporti con il mondo arabo e musulmano, sono solo chiacchiere.Me ne accorgo quasi subito una volta passato il confine. Grandi saluti, domande curiose, lampeggio dei veicoli che incrocio. Una voglia di relazionarsi davvero imbarazzante. Decido di aggredire prima la zona del Jebel, con Nalut ed il suo splendido granaio fortificato, ma anche con la penuria di alloggi che nel 99 mi portò nel peggior albergo di tutto il viaggio. La frase più agghiacciante letta sulla guida a suo tempo era un cinematografico “non aprite quella porta”, riferita alla indicibile qualità dei servizi igienici. Anche la nuova EDT (per modo di dire, è vecchia di ben 4 anni!) non lesina critiche, decido quindi di togliermi questo dente. Una nuova strada sale a tornati sulla sommità dello sperone roccioso dal quale il Qsar domina la valle, ma la struttura alberghiera (in eccezionale posizione, almeno questo!) mi sembra rigenerata. Entro, chiedo, il mio sesto senso mi induce ad accettare i 45 dinari, che rispetto alla precedente esperienza mi sembrano uno sproposito  e…..il miracolo. Una pulitissima camera con bagno privato. Hanno ristrutturato l’edificio che ora ha le caratteristiche di un buon alloggio nord africano. La vista è sempre la stessa ed il tramonto è come lo ricordavo: i muri del granaio cominciano a cambiare colore fino a diventare arancione.


7 anni per trovarsi nello stesso punto e scattare le stesse foto!!!
Si noterà la differenza tra l’analogico e il digitale?
Il Jebel Nafusa “montagne occidentali” è una catena montuosa che si estende da ovest ad est, dalla Tunisina meridionale ad Al Qusbat, vicino ad Al-Khoms, ma la zona più interessante è quella tra Nalut e Gharyan.
Il sistema stradale di questa zona, osservato su una cartina ricorda una scala posta orizzontalmente i cui pioli, orientati da nord a sud, collegano  2 vie principali che corrono da est verso ovest.
I pioli, per continuare a mantenere lo stesso gergo, sono assai spettacolari. Ne ho percorsi 3, la mia cartina Michelin ne riporta 6, ma forse ce ne sono di più.
I Qsar sono una via di mezzo tra fortezze vere e proprie e depositi agricoli, quindi di importanza assai rilevante in passato. Le 3 strutture visitate (Nalut, Kabao e Al-Haj) sono, per struttura, tipo di costruzione ed anche posizione, assai diverse una dall’altra. Avendo tempo a disposizione vale la pena dare un’occhiata a tutte calcolando che il costo d’ingresso con macchina fotografica e di 2 dinari. Dovendo scegliere, preferirei “l’alveare” di Kabao, senza per altro sminuire gli altri. Forse la differenza sta nella strada, che per raggiungerlo si inerpica letteralmente dalla pianura allo Jebel offrendo una vista mozzafiato sul paesaggio circostante od anche la simpatia di Ebrahim, che accompagnato da sua figlia Jaisia, a titolo assolutamente gratuito mi ha condotto alla visita di una parte della fortezza e del piccolo museo, fra l’altro molto interessante, appena fuori le rovine.

L’avvicinamento alla costa può essere interrotto a Gharyan che trovandosi sulla cima di un pianoro è anche risparmiata dal caldo torrido che già in tarda primavera affligge la pianura costiera sottostante. Centro rinomato per la produzione di prodotti in ceramica deve la sua fama alle case berbere sotterranee. Di singolarissima struttura ricordano vagamente le case di Matmata in Tunisia anche se queste sono edifici singoli. Molteplici i vantaggi: costituivano un rifugio contro i gelidi inverni, le caldissime estati e gli eserciti invasori. Sono infatti visibili a qualche decina di metri di distanza. Anche qui, come in altre zone del paese, vedi Ghadames e Ghat sono state abbandonate dai proprietari che si sono trasferiti in abitazioni più moderne, nel progetto di ristrutturazione edilizia voluta dal governo negli anni 70/80.
Ma è ora giunto il momento di immergersi nella cultura. L’itinerario esce sulla costa dove termina la catena montuosa ad Al-Khoms e qui, vicinissime ci sono le rovine di Leptis Magna.


Entro in città e mi accorgo subito che le indicazioni riportate sulla cartina della guida per trovare questo residence sulla spiaggia a meno di 2km dalle rovine, sono sbagliate. Chiedo e mi dicono che la traversa è leggermente più avanti ma la struttura esiste. Anche il secondo tentativo risulta infruttuoso e devo fermarmi a chiedere per le terza volta. Stavolta l’aiuto è più massiccio, addirittura i 2 ragazzi chiamano col cellulare un amico che parla inglese ma che non conosce l’hotel. Si è fermato anche una terza persona, in macchina che a sua volta chiama un altro suo amico: stesso risultato! Alla fine verrò scortato a destinazione da 2 macchine!!
Labdah per i locali (si pronuncia Lùbda), è considerato il più bel sito romano del mediterraneo: credo riesca a colpire anche chi non si definisce un appassionato di rovine, aggiungete il fatto che si trova sul mare, e che, nelle ore più calde del giorno, è possibile interrompere la visita per immergersi e rinfrescarsi in un mare cristallino, il risultato sarà a dir poco spettacolare!
La giornata di sosta è necessaria, ma davvero ben spesa.
La visita può essere effettuata solo con la presenza di una guida, ma la cosa è assolutamente di poca importanza.



L’uomo dagli innumerevoli nomi
“Mu’ammar Gheddafi” ha molti significati per molte persone. A parte il fatto che il nome arabo, a quanto pare, può essere traslitterato in caratteri latini in 600 modi diversi, al “leader delle masse” (come egli si auto proclamò), sono stati attribuiti tutti gli appellativi possibili ed immaginabili. Ronald Reagan lo definì “cane pazzo”, mentre Arafat lo soprannominò “cavaliere delle espressioni rivoluzionarie”. In tempi più recenti i diplomatici africani lo hanno chiamato “padre dell’unità africana”, mentre gli analisti dei media occidentali preferiscono l’espressione “enfant terribile senescente della Libia”. Fra i giovani di Tripoli il leader libico è semplicemente noto come “l’uomo”, mentre a livello internazionale è conosciuto come “il colonnello”. Molte opinioni differenti, ma pochi sanno qualcosa su di lui. Gheddafi nacque nel 1942 nel deserto libico vicino Sirte. Come molte cose che lo riguardano, il preciso luogo di nascita è avvolto nel mistero, anche se si sa che la patria della tribù Al-Qaddhafa è la zona intorno ad Al-Jufra. Un grande vantaggio politico è legato al fatto che nacque in una tenda. I suoi erano poveri beduini. Stando a quello che si sa, era un bambino serio e devoto. Fu il primo della sua famiglia ad imparare a leggere e scrivere: i compagni di scuola lo deridevano perché di origine povere e nei giorni di scuola era costretto a dormire in una moschea, per tornare a casa nei fine settimana.
Stimolato da queste esperienze e coinvolto nel fervore nazionalista arabo dell’epoca, Gheddafi fu politicamente attivo fin da giovanissimo. Dalla scuola superiore di Sabha, fu espulso a causa del suo impegno politico. Completò gli studi a Misurata. Nel 1961, dopo aver organizzato una manifestazione contro la Siria che aveva rotto l’accordo di unità con l’Egitto, entrò in accademia militare, dove si diplomò nel 1965. Nel ’66, venne inviato in Inghilterra per un periodo di addestramento. Imparò l’inglese, ma fu un’esperienza difficile. Salì al potere nel 1969, a soli 27 anni e, superando qualsiasi previsione, resiste ancora oggi al potere. Le componenti fondamentali del suo successo sono diverse, a cominciare dal reinventarsi come figura politica nei momenti di difficoltà. Ma nonostante le sue trasformazioni, numerosi sono i fronti dove ha dimostrato coerenza  e fermezza: l’implacabile opposizione ad Israele, l’appoggio delle rivoluzioni contro i regimi conservatori, il perseguimento dell’unità con i vicini paesi arabi ed africani ed il suo odio verso l’imperialismo.
Molti sono i dati che possono far riflettere come quello sull’istruzione. Il livello di analfabetismo è fra i più bassi della regione. Nel 1995 sapeva leggere  e scrivere il 76.2% della popolazione. Nel 1971, poco dopo la sua ascesa al potere era analfabeta il 72% dei libici. I bambini libici frequentano 6 anni di scuole elementari seguiti da 6 anni di superiori. L’istruzione universitaria è gratuita per tutti i cittadini ed il governo paga regolarmente gli studi anche a coloro che frequentano università all’estero, indifferentemente siano essi uomini o donne.
Sicuramente una democrazia, non molto democratica, secondo i parametri occidentali, ma a cui molti potrebbero e dovrebbero prendere esempio.

11 maggio 2012

50 prima parte




8 maggio, mercoledì
“puff, ci arrivi in un attimo!!” il benzinaio all’uscita di Igoumenitsa, naturalmente parla un po’ di italiano e mi spiega come imboccare l’autostrada per Ioannina!
Gli chiedo della vecchia strada.
“puff, è lunga il doppio, tutte curve, in cattivo stato e senza traffico”
due puff identici ma dal significato assai differente: il primo, la certezza, il progresso che permette il teletrasporto dei mezzi a combustione fossile, il secondo, rappresenta una sequenza di negatività darwiniane, ma che mi indirizzano verso i primi 90km da sballo in terra greca!!
La comunità europea ha munito la nazione, obbligato, cofinanziato, parola terribile che evoca obblighi cortesi a cui poi bisogna rispondere, di un reticolato di autostrade che mette in comunicazione i più importanti luoghi del paese! L’inesorabile incedere del progresso!! A prima vista, incrociandole dalle statali, vedendo il traffico veicolare direi assolutamente soldi buttati, che potevano essere spesi in maniera più oculata e socialmente più utile, visto lo scarsissimo parco circolante e soprattutto l’attuale stato in cui versa il paese. In compenso le vecchie strade nazionali sono diventate anche se con uno stato di mantenimento piuttosto precario, una vera manna se si è a bordo di una motocicletta.
Anche dove troverò un’interruzione, con la strada per le Meteore completamente bloccata, l’alternativa all’autostrada rimane sempre e comunque altamente spettacolare.
Sono un po’ cotto ma la colpa è della compagnia di navigazione, sarebbe il caso di abbassare un po’ le tariffe, almeno fuori stagione?? Un passaggio ponte costa quasi la metà di una cabina, per le poltrone nutro un genetico rifiuto e non ci riesco a dormire! L’aver riposato in un corridoio con il borsone come cuscino, ad una certa età, il giorno dopo porta le sue conseguenze!! Mi fermo più volte nei punti panoramici, è anche piuttosto freddo e aumento gli strati termici, ma la strada mi tiene sveglio.
L’ultimo passo, statale 4, prima di scendere nella piana che conduce a Salonicco, addirittura mi catapulta in uno spettacolare dejavu: sto guidando su una delle mie strade preferite del Messico, ma sono indeciso se sia la esquina del diablo o la mil cumbres!!! Migliaia di curve, neanche un ponte, costantemente sul crinale a quasi 1400m d’altitudine, in fondo sulla dx, lontana, la valle con l’immancabile autostrada!!!
Aggiro Salonicco, ci sono 29° e comincio a togliere strati al mio abbigliamento, e sì andare in moto è anche questa rottura di palle!! La meta è la penisola calcidica, quella del monte Atos per intenderci, tre gigantesche dita di roccia protese nel mare Egeo, 2 su tre, Kassandra e Sithonìa, sono percorse da strade e l’idea sarebbe di percorrerle tutte cercando un posto dove trascorrere la notte!!
Alla fine opterò per il primo villaggio dove ero entrato, lasciandomi attirare dal ristorantino vicino al molo pieno di avventori. Avevo poi proseguito per una ventina di km, ma le altre soluzioni non mi soddisfacevano, così avevo rigirato le ruote ed ero tornato indietro!!
Queste cose mi fanno impazzire, nel senso più positivo del termine!!
Cercando poi una stanza a buon prezzo avevo chiesto e mi era stato confermato che il ristorante era il migliore del dito!!
La sera sarò seduto ad un tavolino fra 2 coppie di tedeschi, scelta vincente, non per le ragazze che non sono gran che, ma per la qualità del cibo!! www.diamantis-fishtavern.info
 
9 maggio, giovedì
Stamattina mi sveglio con le migliori intenzioni, devo fare un po’ di strada, Istanbul è ancora lontana, prima di fermarmi in un posto simile a quello di ieri sera, ma dal balcone dell’appartamento si vede il mare, la giornata è splendida, apprendo da Maria, www.bythesea.gr che posso andare via quando mi pare e già sono in costume e ciabatte che scodinzolo verso la spiaggia!!! Alle 13 sono ancora lì, quasi pronto!! Non potete immaginare quanto cazzo mi piacciono queste cose, la libertà di poter scegliere in completa autonomia a seconda delle esigenze del momento!! Mi metto per strada rinfrancato e propositivo!!
Se il primo dito lo possiamo raffigurare con l’indice, il secondo è sicuramente il medio e può tranquillamente mandare a quel paese i panorami e le strade visti fino ad ora in Grecia! La strada diventa una pista!
C’è anche meno urbanizzazione, un paio di volte entro nei villaggi, ma resisto fino al terzo, porto Kalamitsi, baia con un’acqua verde smeraldo, spiaggia bianca, qualche affitta camere, due ristorantini in riva al mare e le mie debolezze vengono palesemente allo scoperto!!!
“che cazzo, ho fatto ben 184km, posso fermarmi!!!” mi giustifico.
Al secondo tentativo trovo da dormire e sono ancora a mollo in acqua!!! Percorrenze da raid oggi!!!
Anche il ristorante non sembra male, Giorgiakis, www.giorgiakistavern.gr
Faccio la spesa nel market di uno dei 2 campeggi, Nikos, il proprietario mi dice che ha studiato 20anni fa per tre mesi in Italia, a Milano, poi per problemi economici, il padre era autista di bus di linea e non poteva permettersi di mantenerlo, è dovuto rientrare in patria, per lavorare e dare una mano alla famiglia. Mi confida che la situazione non è delle migliori, è preoccupato per le elezioni appena svolte, dove partiti neo-socialisti hanno preso una valanga di voti. L’anno passato lo hanno massacrato di tasse: da 4000€ ne ha dovute pagare 12mila, la luce e la benzina che a proposito, costa meno che da noi, sono aumentate a dismisura, ma se l’alternativa è la bancarotta, preferisce stare così!! Si preoccupa delle scuole, della sanità!
“problema!!!!”
penso ai pigs, simpatico nomignolo affibbiatoci, e mi chiedo a chi toccherà seguire le loro disgrazie: noi, la Spagna, il Portogallo!?!?! Tutti e 3??? Mah!!!!
Andiamo in spiaggia!!
La sera Giorgiakis conferma pienamente le aspetative, sono solo nel locale seduto ad un tavolo all’aperto a 2 metri dalla spiaggia, divoro alici fritte, polipo alla griglia e una scontata ma non banale insalata greca, per non rischiare mi secco anche un litro di vino bianco della casa, immancabile il dolce finale! Sono davvero soddisfatto, passeggiatina sotto una stellata estiva, via a letto, domani bisogna macinare km, sicuramente qualcuno più di oggi!!!

03 maggio 2012

50, dimostrarli e fregarsene!!!




50, dimostrarli e fregarsene!
la data fatidica si avvicina, stanco, con un po’ di acciacchi, un paio di moto di proprietà, uno scooter la scadenza del 13 maggio si avvicina, 50 anni!!!
Cazzo sono arrivati. Il solito appuntamento del triangolo peloso ai primi di maggio, in Toscana, con gli amici con cui condivido il compleanno in questo mese come da tradizione e poi……già poi!
Una festa con gli altri che non possono presenziare alla badia di Moscheta?
Festa a casa mia, in ristorante?? Le persone da invitare??
No!! L’idea mi era balenata qualche mese fa quando avevo letto che le finali di Euroleague di pallacanestro si sarebbero svolte ad Istanbul, città che ho attraversato diverse volte ma che non conosco. Qualche video sulle tifoserie turche e greche in occasione di manifestazioni internazionali aveva definitivamente contribuito a convincermi.
Inoltre la finale, il 13 coincide con la data del mio compleanno semisecolare!!!! Quindi biglietti prenotati, con mio fratello che garantisce la sua presenza, poi che dà per scontato che non verrà convocato per la quarta volta, dopo aver arbitrato la finale appena l'anno scorso!!
“Non ci vediamo mai, almeno in questa occasione come perderla?!?!?” mi dice.
Naturalmente alla fine è stato designato!
Partenza in solitaria il 7 maggio per rientrare il 25 maggio, attraversando i Balcani, prima di un altro viaggio, stavolta di lavoro, in Scandinavia.
50, dimostrarli tutti e fregarsene!!!!!!!!