Fine settimana enogastronomici, caratterizzati da una connotazione regionale.
dal 24 al 27 ottobre 2024
Anticamente il termine Cilento indicava tutto il territorio di qua del fiume Alento, una terra montuosa che si conficca letteralmente nell’azzurro del Mediterraneo tra il Golfo di Salerno ed il Golfo di Policastro. Terra di estese faggete e di boschi di lecci, ancora fitti benché meno di quanto lo fossero nel passato, nelle zone più vicine al mare prosperano uliveti ed aranceti.
All’interno dominano i castelli, il litorale è punteggiato di antiche torri che avevano funzione di avvistamento delle minacce provenienti dal mare che caratterizzano una costa fatta di promontori, piccole baie, insenature e borghi di pescatori. Il Cilento potremmo dire che, ma siamo indiscutibilmente di parte, è al centro del Mediterraneo e lo rappresenta magnificamente per giunta...….
Appuntamento ad ottobre, nel Parco del Cilento e del Vallo di Diano, degna chiusura di questa stagione 2024!!
“Per un attimo il tempo si ferma, e la cosa banale te la senti nel cuore come se il prima e il dopo non esistessero più.”
C. Pavese, Le Muse
Cilento, strade perdute,
dal 24 al 27 ottobre 2024
4 giorni, 3 notti, km 460
Tappe:
1. Giovedì, 24 ottobre, Scario
2. Venerdì’, 25 ottobre, Scario- Palinuro km 220
3. Sabato, 26 ottobre, Palinuro- Marina di Castellabate km 241
4. Domenica, 27 ottobre, Marina di Castellabate, rientro in sede
Programma di viaggio:
1 Giovedì, 24 ottobre, Scario
Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, fondato nel 1991, è il secondo parco in Italia per dimensioni, comprende un territorio molto esteso della Campania meridionale, che include anche le cime degli Alburni, con le grotte di Castelcivita e di Pertosa, il cui percorso segue quello di un fiume sotterraneo, e la quota 1898 metri del Monte Cervati, “tetto” della Campania, con le sue distese di lavanda. Un territorio vasto con zone ben distinte, tutto da scoprire. A questa zona abbiamo deciso di dedicare questo fine settimana, più che meritato!! Punto stabilito come inizio del viaggio, Scario, definita la Portofino del Cilento, con le sue case in pietra e la chiesa dell’Immacolata sulla piazzetta con il suo campanile in pietra rosa a 5 ordini sovrapposti che si affacciano sul mare.
2 Venerdì’, 25 ottobre, Scario- Palinuro km 220
In questa prima giornata, l’itinerario lambisce la parte meno conosciuta del Parco Nazionale del Cilento, quasi al confine con la vicina Basilicata, percorrendo belle strade poco trafficate con bei panorami ed il mare a pochissima distanza. La strada si inerpica immediatamente alla partenza, allontanandosi in apparenza dalla costa e lambendo le pendici dell’incombente monte Bulgheria. Si attraversano i piccoli centri di San Giovanni in Piro e Lentiscosa, con la sua caratteristica chiesa, con la cupola in maiolica per l’unica strada che mette in comunicazione il golfo di Policastro e le spiagge tra marina di Camerota e capo Palinuro. Un paesaggio che stupisce, affascina chi, spinto dalla curiosità si spinge alla scoperta di questi luoghi che sembrano dimenticati. Grande giornata quella di oggi. Arrivo previsto a Palinuro, il mitico nocchiero di Enea, che la leggenda vuole morto in queste acque, protagoniste di terribili naufragi in epoca romana, con le spettacolari spiagge del Mingardo ed il suo promontorio che si staglia proteso verso un mare di un blu da altre latitudini, con le sue coste frastagliate, ricche di grotte ed insenature.
3 Sabato, 26 ottobre, Palinuro- Marina di Castellabate km 241
Oggi si osa, transiteremo su strade sconosciute ai più, dove il parco si nasconde all’occhio del turista distratto, complice una morfologia aspra, complicata, fatta di montagne che pare quasi non vogliano essere visitate!! Ma noi siamo curiosi, testardi, caparbi e ci infiliamo anche dove parrebbero non esserci spazi sufficienti, appena esili segni su una cartina stradale dettagliata. Strade impervie, orgogliose, isolate, cicatrici panoramiche di un paesaggio che stupisce. Qui la vista corre libera, dando sfogo ad una vera e propria sete di libertà. I tracciati riducono la carreggiata, si inerpicano con pendenze inusuali, quasi timorose di invadere ambienti a loro non concesse.......ah, il Cilento, il nostro Cilento!! Dopo una giornata densa di sorprese viarie e di sensazioni inaspettate, piomberemo all’improvviso sul mare blu come ce ne siamo allontanati la mattina, una picchiata vertiginosa, quasi ardita per tentare di non schiantarsi sulla costa che appare improvvisamente alla vista. Il nostro arrivo di tappa è lì, in fondo ad una serie infinita di tornanti. È finita, domani si torna a casa, manca sola la cena di commiato in uno dei nostri ristoranti preferiti, uno scrigno gastronomico che lascia indiscutibilmente il segno. Ah.........il nostro Cilento, il vostro Cilento!!
4 Domenica, 27 ottobre, Marina di Castellabate, rientro in sede
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