13 agosto 2022

Ellade dall'8 al 18 settembre 2022

 


A richiesta si ripropone il viaggio in Grecia. Come al solito abbiamo apportato dei cambiamenti all’itinerario, speriamo migliorativi, nel tentativo di sorprendere anche chi c’era e decidesse di partecipare a questa seconda edizione!! 

Anche questa volta, l’obiettivo sarà di raggiungere où-tòpos, l’isola che non c’è. Una landa di pace e di sogno, è un fatto a volte connesso ai viaggi, il desiderio legato all’immaginario, e la Grecia, può giustamente scatenare la nostra fantasia. Uno dei territori più ricchi di storia, cultura e natura di tutta Europa. Meravigliosi siti archeologici, templi misteriosi, rovine di suggestive città del passato, numerosi riconosciuti patrimonio universale dall’Unesco, senza dimenticare la cordialità della gente, cibo genuino, strade spesso spettacolari e spiagge incontaminate.

Sarà il solito viaggio di fine estate?? Speriamo meglio!!




PROGRAMMA DI VIAGGIO:

 

Giovedì 8 settembre, imbarco, destinazione Igoumenitsa

Giornata dedicata a raggiungere i porti di imbarco, Ancona o Bari, per arrivare l’indomani in ammtinata nel porto di Igoumenitsa, che sancirà l’inizio ufficiale del nostro viaggio. 

 

Venerdì 9 settembre, Igoumenitsa- Meteora km 273

Da Bari si arriverà presto, molto presto, alle 5.30 del mattino. Si dovrà attendere chi ha deciso di imbarcarsi ad Ancona, una valida scusa per attendere un orario decente per la colazione. Una volta ricompattati e rifocillati, si inizia alla solita maniera, evitando l’autostrada e salendo per la vecchia statale, la 6, che si inerpica in montagna per poi scendere verso Ioannina. Da qui, e sempre evitando l’autostrada, seguiremo le indicazioni per Metsovo, grazioso paese abbarbicato a 1116m d’altitudine, in uno scenario montano e boscoso che a tratti ricorderà la Svizzera, ma la destinazione di giornata è Kastraki, famosa per la vicinanza alle Meteore, patrimonio Unesco dal 1988. Siamo sul bordo nordoccidentale della pianura della Tessaglia. Le Meteore rappresenatano un importante centro della chiesa ortodossa, la seconda area monastica e di pellegrinaggio in Grecia dopo il Monte Athos, ma anche una famosa meta turistica. La sua bellezza è dovuta alla presenza di numerosi monasteri costruiti a picco su delle torri naturali di roccia, a 400 metri da terra. I primi monaci si rifugiarono su queste alture nell’XI secolo e da allora diversi monasteri sono stati costruiti, di cui oggi solo sei strutture sopravvivono delle 20 originarie.


Sabato 10 settembre, Meteora- Platania km 281

Tappa in apparenza interlocutoria, ma spesso le prime impressioni traggono in inganno. La meta di oggi, è sul mare, un luogo sperduto in un contesto naturale a dir poco sorprendente. Termineremo la giornata nella penisola del Pelio, un dito ricurvo a sud est di Volos, soleggiata e calda come il resto del paese, ma con una vegetazione rigogliosa, fatto quasi unico in Grecia. Dedicheremo gran parte della giornata a perlustrare quesa propagine raggrinzita, spingendoci dove più in là e difficle pensare di andare senza cambiere mezzo di trasporto. Spesso penseremo di esserci persi prima di arrivare a destinazione. E sarà difficile confermare l’arrivo di giornata, previsto a Platania, ma comunque andrà e di dove decideremo di fermarci, sarà stata una soluzione ed una giornata sorprendente.

 

Domanica 11 settembre, Platania- Delfi km344

Da una strada spettacolare siamo arrivati, da un’altra strada con le stesse caratteristiche abbandoneremo questo strano mondo fatto di foreste e valli profonde, di picchi che si tuffano in mare, ovviamente propizio alle leggende. Si riteneva infatti, che la regione fosse abitata dai centauri, creature metà uomo e metà cavallo. Nel medioevo, sorsero numerosi monasteri, poi nacquero nei pressi piccoli villaggi, collegati fra loro da una rete di stradine piene di curve, dove cercheremo di orientarci nel tentativo di trovare la giusta direzione. Ce la faremo?? Una volta usciti, ci addentreremo nella Grecia centrale, per arrivare in quello che per lungo tempo è stato considerato il centro del mondo, Delfi, dove pernotteremo. La mitologia racconta che Zeus fece alzare in volo due aquile dalle due estremità del mondo e che qui si incontrarono. Nacque così l’Omphalos, “l’ombelico del mondo”, che ebbe una grande influenza per tutta l’antichità. Il luogo è splendido, con le colline e gli oliveti che scivolano verso il mare. 

 

Lunedì 12 settembre, Delfi- Nauplja km330

Di nuovo per strada, attraverseremo lo stretto di Corinto per entrare nel Peloponneso, che prende il nome dal leggendario re Pelops, una penisola, trasformata in isola dall’intervento umano con l’apertura del canale nel 1893. Qui si concentra la maggior parte dei siti antichi visitati, ed inizieremo da uno dei più spettacolari, il teatro di Epidauro, stupendo, praticamente intatto ed inserito in un paesaggio di rara bellezza. L’arrivo di giornata è previsto Nauplja, prima città a liberarsi del giogo turco nel 1822, prima capitale della nazione nel 1828 e riconosciuta come la più bella del Peloponneso.


Martedì 13 settembre, Nauplja- Monemvasias km206

Il territorio del Peloponneso è accidentato con insenature profonde, rare pianure e montagne impervie, ce ne accorgeremo immediatamente, l’arrivo a fine tappa sarà davvero suggestivo. La strada da Leonida a Kosmas ne è un esempio, con l’intermezzo della vista allo splendido monastero di Elonis. Monemvasias poi, è incantevole, soprannominata la “piccola Gibilterra del Peloponneso” o “piccolo ingresso” e vi accorgerete immediatamente perchè. È una fortuna che questa meraviglia, considerato patrimonio artistico della nazione, sia rimasta intatta, con lavori di restauro che proseguono senza fine. Un luogo decisamente protetto e benedetto dagli dei.

 

Mercoledì 14 settembre, Monemvasias- Porto Kagio km219

La nota introduttiva di ieri, vale a maggior ragione per la tappa odierna!! Ancora montagne, ancora paesaggi spettacolari, ancora stradine che metteranno alla prova le nostre capacità di orientamento, solo il tempo a disposizione verrà in nostro soccorso, impedendoci di osare, spingendosi oltre!! Sarà per la prossima volta. Lungo il percorso, non proprio, devieremo di proposito per una delle deviazioni possibile, la via più lunga, solitaria probabilmente tortuosa, per un altro must del Peloponneso, Mistrà, splendida città fantasma immersa in un paesaggio suggestivo, che domina la pianura di Sparta. Termineremo la giornata nella penisola del Màni, paesaggi aspri, sferzati dai venti, muretti a secco che ricordano altre latitudini, nella lontanissima Irlanda. Ma c’è di più, nei borghi, sono ben visibili queste caratteristiche case a forma di torri quadrate simili a fortezze, una sorta di costruzioni-rifugio. Sono ovunque, ce ne saranno almeno 800. Faremo sosta in un porticciolo nascosto dalla strada, che quasi ci era sfuggito nel viaggio precedente, incastrato nel golfo di Laconia. Un sogno, ci aveva immediatamente conquistato. Allora, in barba ai programmi avevamo deciso di antiicpare il fine tappa e pernottarvi, stavolta ci torniamo di proposito.


Giovedì 15 settembre, Porto Kagio- Koroni km204

Riprendiamo da dove avevamo interrotto ieri, con le solite strade spettacoloari, chiudendo il periplo della penisola, sì il Màni storico ha ancora qualcosa da offrire. Appena dopo Areopoli, anch’essa interessante per le sue architetture in pietra, consigliata una breve deviazione per il monastero di Dekoulon. Paesaggi e spiagge si susseguono fino all’arrivo a Koròni, grazioso porticciolo, seguendo una costa leggermente meno frastagliata della precedente. La fortezza che domina il villaggio testimonia una storia tormentata a causa della posizione strategica. Conquistata prima dai francesi, poi dai veneziani, che non riscossero l’apprezzamento dei suoi abitanti, che la cedettero ai turchi, i quali a loro volta dovettero vedersela con gli spagnoli, decisamente un racconto complicato, ricco di fascino e movimentato. La banchina del porto che conduce ad un’adorabile piazzetta con portici e palme, le case variopinte: decisamente il luogo ideale dove gettare l’ancora. 

 

Venerdì 16 settembre, Koroni- Dimitsana km 208

La mattina proseguendo verso ovest attraverseremo la penisola di Messenia per raggiungere un altro gioiellino, Methòni, dominato da una fortezza veneziana, che si prolunga in un notevole fortino turco che domina il promontorio. Questa è una delle zone con le spiagge più belle di tutto il Peloponneso, e le nostre certezze in merito alla lunghezza della giornata ed il punto di arrivo, qui potrebbero subire significativi cedimenti!! Giunti a Kiparissìa, devieremo verso l’interno e le montagne dell’Arcadia, con le sue strade tortuose ed i suoi paesini arroccati a testimonianza di un altro volto, l’ennesimo, di questa Grecia, sempre più affascinante: Karìtene, Stemnitsa e soprattutto Dimitsàna, dove faremo tappa prima della giornata conclusiva di questa esperienza greca.

 

Sabato 17 settembre, Dimitsana - Patrasso, imbarco km244

La mattinata inizia digendosi verso Olimpia, che sorge ai piedi del monte Kronìon, splendida testimonianza del monopolio di quasi 10 secoli sulla vita religiosa e politica dell’antica Grecia. La sua particolarità, è che non si trattava di una città, ma di un centro religioso organizzato secondo rigidi criteri gerarchici e dove la vita era ritmata da riti quotidiani ed eventi, il più famoso dei quali era rappresentato sicuramente dalle Olimpiadi. Una volta terminata la visita, la spettacolare strada montana, la più diretta, ma sicuramente non la più veloce, ci condurrà all’imbarco, prevsito nel pomeriggio.

 

Domenica 18 settembre, arrivo traghetto, rientro

Lo sbarco in mattinata sancisce la fine del viaggio, non resta che rientrare in sede, dovunque si sbarchi. Arrivederci Grecia!!