16
maggio
Ed
alla fine sono andato lungo, ma chi mi conosce sa bene di cosa parlo!! 2 giorni
in più a Costantinopoli hanno spazzato via i progetti del rientro balcanico;
obiettivamente ero già un po’ tirato con i tempi, ma a dire la verità avrei già
un’altra idea alternativa che, sicuramente non sarà quella definitiva, ma
andiamo per gradi non esponendoci ad altre correzioni, smentite ed immancabili
prese per il culo da parte di zelanti amici sempre pronti alla critica
distruttiva, vero Camillo???
Alla
fine riesco a mettere strada sotto le ruote, via da questa città che ad inizio
settimana e con pochi turisti è straordinariamente affascinante, tanto da
rendere difficile allontanarsene!!
Passato
il confine, dopo qualche decina di km, non so, non chiedetemi perché, ma
succede sempre così, vengo attratto da un’indicazione: spiaggia di Fanari. La
Grecia è piena di spiagge!! Lo so, ma la seguo. Viaggio per una 20ina di km, ne
visito un paio e proseguendo verso l’obiettivo accade lo straordinario…….l’acqua
s’impossessa del territorio, la strada cerca di difendersi occupando meno
spazio possibile ma invano, il mare aperto da un lato, laghi dall’altra, baie
di fronte, il porto è un’insenatura naturale che si incunea nel cuore del
piccolo villaggio. Un regalo che la natura fa all’asfalto!!! Arrivo e sono
cotto, ieri sera ho bevuto molto, ho tentato invano di sconfiggere Cenk a
backgammon, ho dormito poco la notte e mi sono svegliato presto. Faccio un giro
e mi fermo al porto, scatto un paio di foto, di fronte c’è un ristorante, se mi
fermo vengo qui stasera!!!

Già
all’andata avevo puntato la penisola di Volos, visitata nel lontano 95 e che mi
aveva lasciato un segno indelebile nella memoria!! Sulla carta avevo già
adocchiato questo villaggetto, un misero puntino sulla carta, Planatia, ma la
giornata si trasforma in un’incredibile gragnola di acquazzoni, che distruggono
letteralmente le mie capacità di impermeabilità: acqua nei pantaloni, nello
stivale destro, le estremità della giacca, collo e maniche, ma questo è normale,
cedono di schianto, una Caporetto della tecnologia, le membrane anti acqua soccombono all’attacco di Zeus in persona,
che dall’alto del monte Olimpo, che lambisco in questa infame giornata alaskiana,
mi bersaglia con strali e temporali.
Arrivo
a Volos ed a dirla tutta sono piuttosto incazzato, bagnato ed infreddolito. Mi
fermo per fare benzina e chiedo. I punti di possibile sosta sono diversi,
vicini e piuttosto ricettivi per una persona nelle mie condizioni.
“c’è
Agria che è a pochi minuti”
bene
penso!
“poi
c’è Kala Nera a qualche km”
Però!!
Ho
la cartina in mano ed il dito corre verso la punta estrema della penisola
“veramente….”
No,
non dirlo
“…..veramente
avevo pensato ad inizio giornata di arrivare lì!!”
ecco!!
“quella
è la zona più bella della penisola, ma ci vuole più di un’ora se il tempo è
buono, piccoli porticcioli, di pescatori, poco turistici, un’atmosfera unica,
ma tu come lo sai?”
Mannaggia,
un’altra ora e più, rischiando di sbagliare strada almeno 2 volte, ma credetemi
sto cercando di impressionare chi legge, per arrivare ed impiegare un’altra ora
per trovare una sistemazione al solito prezzo!!
Il
giorno dopo le previsioni danno ancora brutto costante e decido di attuare
un’altra delle tecniche che mi portano a dilatare sempre i tempi. Che faccio in
un posto dove non prende neanche il telefono??
Mi
fermo, trascorrerò la giornata mettendo ordine nel materiale fotografico che mi
sono portato dietro e cercando di fare contento Luca, preparando un po’ di
viaggi da linkare nel suo sito roseto.com e leggendo qualcosa. Piove tutto il giorno, una
cosa incredibile!!
La
sera decido di mangiare nel primo ristorante che avevo notato il giorno prima: sarà
il migliore di tutto il giro. Ioannis, un mio omonimo, oltre ad informarmi che
in Australia ai primi segnali di crisi, lo stato invece di dare soldi alle
banche li ha dati a coloro i quali non potevano pagare più i mutui,
interrompendo di fatto la spirale che sta stritolando l’occidente, è anche il
proprietario di un ristorante di nouvelle cousine a Laryssa e questa taverna
rappresenta il suo giocattolo per un paio di mesi all’anno. Obiettivamente la
cucina è sempre piuttosto semplice ma si nota un tocco diverso: l’insalata di
pesce mi fa letteralmente sbandare rischiando di cadere sui 2 o 3 gatti che
gironzolano invano intorno alla mia sedia!!!
Il
colpo definitivo me lo assesta lo yogurt con arance sciroppate fatte in casa e
miele. Me ne torno in appartamento felice come se avessi trascorso la giornata
nella stessa maniera degli ultimi 15 giorni, cioè splendidamente e non davanti
al computer.
L’indomani
il tempo migliora, l’itinerario è studiato nei minimi dettagli, niente può
impedirmi di raggiungere il traghetto, che immagino ci sia nel tardo pomeriggio!


Fra
soste, bivi da interpretare, naturalmente mancano spesso le indicazioni,
impiegherò il doppio del tempo preventivato e naturalmente comincia ad essere
tardi. Tutto questo mi lascia tranquillo, inattacabile nella mia serenità.
Esperienza,
accurata pianificazione, certezza nelle proprie capacità??
Semplicemente
il traghetto parte alle 24….altrimenti lo avrei perso!!
Arrivo,
acquisto il biglietto, l’ennesimo posto ponte, le tariffe sono rimaste le
stesse dell’andata, torno indietro 12km per godermi il tramonto nella baia di
Plataria e fermarmi nella taverna di Olga. Parcheggio e le chiedo di mangiare
dentro.
“anche
con loro?”
Alzo
la testa e una decina di rondini hanno nidificato sotto le travi di legno
nell’indifferenza generale! Gli avventori sono tutti fuori.
Fantastica
Grecia!!
2
settimane, maggio 2012, 3618km