Strade talmente strette da far dubitare di riuscire a transitare semplicemente con un veicolo a due ruote, colori esplosivi che si accendono nel casco e riempiono paesaggi a volte irreali, misteriosi castelli che tramandano leggende secolari, antiche distillerie famose in tutto il mondo per la qualità particolare con cui vengono invecchiati i loro whiskies. In una breve sintesi questa è la Scozia, ma c’è dell’altro, molto altro, come sempre e come al solito, tenteremo di scoprirlo in questa occasione. Giugno 2023, la meta sono le Highlands.
Highlands, dall'8 al 19 giugno 2023
10 giorni, km 3.238
Programma:
1. Giovedì 8 giugno, arrivo in Belgio, ritiro delle moto, imbarco Rotterdam
Giornata in apparenza complicata e piena di impegni, volo dall’Italia, trasferimento nel magazzino dello spedizioniere, a Bornem, quasi a metà strada tra Bruxelles ed Anversa, ritiro dei mezzi, trasferimento al porto di imbarco, si salpa da Rotterdam alle 21.00.
2. Venerdì 9 giugno, Kingston Upon Hull- Edimburgo km 440
Sbarco la mattina, non siamo ancora in zona operazioni, ma sono le 7.30 e siamo sulla buona strada, a fine giornata la raggiungeremo. Tenteremo di trascorrere la giornata alla nostra solita maniera perdendoci nelle brughiere settentrionali inglesi. Meta di tappa probabilmente l’icona di questa Scozia straordinaria che andremo a conoscere nei prossimi giorni. Edimburgo è un piccolo gioiello, giustamente considerata una delle più belle capitali d’Europa. I suoi vicoli e monumenti storici hanno saputo appropriarsi di spazi angusti lungo le pendici di una serie di colline, dando vita a una caratteristica città in cui paesaggio e palazzi sembrano essere un tutt’uno. Forse mancherà il tempo se i partecipanti non decideranno di imperio di accelerare, ci sarà tempo a fine viaggio, estendendo il viaggio di un giorno.
3. Sabato 10 giugno, Edimburgo- Oban km 282
La direzione di giornata è verso est, ma bisogna risolvere il problema Glasgow. Pensiamo di avere trovato una discreta soluzione, ma ne verificheremo la validità nel corso della mattinata. L’itinerario inizia lentamente a mostrare quello che ci attenderà nei prossimi giorni. Faremo conoscenza con le prime single track-road, letteralmente dall'inglese, strada a binario singolo o strada a una corsia, che consentono il viaggio a doppio senso ma non sono abbastanza larga da consentire ai veicoli di sorpassarsi o di incrociarsi l'un l'altro. Per ovviare al problema intervengono le passing line, piazzole dove sostare e permettere tali operazioni. Logicamente i tempi si dilatano, le distanze cominciano ad assumere un significato che sembra ignorare il numero di chilometri da percorrere. Nel mezzo, sosta in uno dei migliori posti per degustare frutti di mare dell’intero paese. Questa prima giornata di assaggio alle atmosfere scozzesi terminerà ad Oban, nome evocativo di distillati di pregio, splendida città di mare, in cui arriveremo, percorrendo chilometri di coste mozzafiato e di magnifiche campagne.
4. Domenica 11 giugno, Oban- Mallaig km 275
Si comincia a fare sul serio, iniziamo a conoscere le Highlands. Sebbene sia un luogo comune, possono essere considerate senza ombra di dubbio, la Scozia dei sogni, che evoca l’immaginario del viaggiatore con una straordinaria miscela di cultura, storia, architettura e paesaggi senza pari. Dopo una giornata ad aggirare fiordi che sembrano laghi, insenature tanto contorte da instillarci il dubbio che le strade che le percorrono siano state tracciate così per far perdere l’orientamento a chi le percorre, arriveremo al punto d’imbarco per l’isola di Skye, a cui dedicheremo l’intera giornata di domani, in realtà un pò di più. Traghetteremo l’indomani, sicuramente il modo migliore per arrivare in questo luogo fuori dal mondo.
5. Lunedì 12 giugno, Mallaig- Portree km 267
E’ il giorno dedicato interamente ad An t-Eilean Sgiathanach, l’isola di Skye. Deriva il suo nome dal norvegese Skuy, tradotto “nuvola”, guadagnandosi il soprannome gaelico di “Elean a Cheo”, letteralmente isola nebbiosa. Entrambi gli appellativi sono ampiamente giustificati, ma nonostante l’indiscussa variabilità meteorologica, la straordinarietà di questa piccola isola, lunga 40 chilometri e mai più larga di 11, è indiscutibile!! E già sbarcando dal traghetto ce ne accorgeremo, decisamente ci attende una giornata di scoperte. Le Cuillin hills sono le più spettacolari catene montuose dell’intera Gran Bretagna. Ci concederemo la tortuosa e lunga deviazione lungo la penisola di Duirinish, per ammirare le scogliere di Waterstein Head ed arrivare al faro di Neist Point. Immancabile il solito castello da sogno, il Dunvegan, per arrivare a fine giornata a Portree, ma solo dopo aver scalato l’imponente scarpata basaltica del Quiraing che domina la penisola del Trotternish.
Che cazzo di giornata!!
6. Martedì 13 giugno, Portree- Kyle of Lachalsh km 167
Ieri vi siete entusiasmati?? Calma, questa straordinaria isola ha in serbo ancora alcune sorprese, e non da poco: prima la dimenticata strada costiera che da Sconser arriva a Broadford; poi la strada per Elgol, da cui si gode una veduta mozzafiato delle Red Hills. Verso fine tappa, l’ultima sosta per visitare Eilean Donan, per cercare le luci migliori per il castello più fotografato di Scozia, situato su un’isoletta, collegato alla terraferma da un ponte e circondato da laghi e montagne. Posizionato in un punto strategicamente importante, questa inaccessibile fortezza venne eretta nel 1200 su un isolotto in mezzo alle acque del loch collegato alla terra ferma da uno scenografico ponte di pietra. Avremo tempo anche di dare un’occhiata a Plockton, uno dei borghi più suggestivi delle Highlands, affacciato su una baia tranquilla, un punto indefinito nella mappa stradale, appartato, tranquillo, ma bello da mozzare il fiato. Composto da un pugno di case bianche e colorate affacciate su una piccola baia riparata, con le barchette a vela che ondeggiano ormeggiate vicino alla riva. Tutto intorno, uno splendido paesaggio: montagne rocciose che si specchiano nel mare e boschi rigogliosi di pini che arrivano fino al mare. L’arrivo di giornata è fissato a Kyle of Lachalsh, che domina il Sound of Sleat, il canale che separa la terraferma dall’isola di Skye.
7. Mercoledì 14 giugno, Kyle of Lachalsh- Ullapool km 265
E’ il giorno del Western Ross, il litorale occidentale della vecchia contea del Ross-shire, in assoluto uno dei nostri luoghi preferiti: montagne spettacolari, spiagge sabbiose, piccole fattorie e vedute scintillanti delle isole. Un seducente senso di isolamento ammanterà l’intera giornata e l’inizio sarà stupefacente, aggredendo la sbalorditiva penisola di Applecross, scalando Il “Bealach Na Ba”, il Cattle Pass, il passo del bestiame, il più alto dell’intera Scozia, ripidissimo, tra tornanti alpini e vedute pazzesche.........lo straordinario oggi inizia immediatamente ed il resto della giornata sarà una continua scoperta, anche se in teoria basterebbero solo questi pochi chilometri a riempire l’album dei nostri ricordi!! Breve deviazione per il piccolo centro di Badachro, una piccola distilleria indipendente, da cui si gode uno straordinario panorama dell’arcipelago e dell’isola di Skye. Si arriverà a fine giornata ad Ullapool, caratteristico villaggio di pescatori, tra paesaggi mozzafiato percorrendo le solite strade a carreggiata unica.
8. Giovedì 15 giugno, Ullapool- Thurso km 319
Dopo qualche giorno di viaggio in questi scenari, si potrebbe essere portati a credere che un senso di assuefazione possa intervenire a mitigare lo stupore che assale ad ogni curva. Beh, non è così!! Spingendosi verso nord, il senso di desolata solitudine, se possibile aumenta ancora. Le single track road, se possibile intensificano la loro presenza, sembrando chiedere quasi il permesso di invadere spazi non concessi, dominati da distese sconfinate di una fragile e selvaggia bellezza. Profonde insenature, spiagge deserte con colori irreali, penisole protese verso un mare minaccioso, baie riparate e tranquille, un entroterra che regala spazi aperti e sconfinati.
9. Venerdì 16 giugno, Thurso- Lewiston km 288
La giornata inizia con un altro luogo davvero spettacolare Dunnet Head, un promontorio di brughiera selvaggia ricoperto di erica e sferzato da un vento impetuoso: da qui, nei giorni limpidi, è possibile vedere perfino le isole Orcadi. A due passi da Dunnet Head, è possibile visitare Castle of Mey, tanto per non perdere l’abitudine quotidiana con i manieri, una delle tante residenze reali sparse in giro per la Scozia. Siamo all’estremo lembo settentrionale dell’isola, ce l’abbiamo fatta. Da questo avamposto di mare passano tutti coloro che si vogliono imbarcare per l’arcipelago delle Orcadi: infatti oltre a Scrabster, John O’Groats è l’unico porto da cui partono i traghetti per le Orcadi. L’atmosfera che si respira è quella del tipico luogo di frontiera, sperduto, isolato, senza attrattive particolari e senza glorie da sfoggiare, ma che esercita un richiamo quasi ipnotico nel viaggiatore, sia che arriviate fin quassù per imbarcarvi, sia, come nel nostro caso semplicemente curiosando con le nostre moto. Ed il tratto di costa intorno a questo villaggio è davvero stupendo. A soli 3 chilometri da qui si estende un lungo litorale in cui potrete ammirare imponenti scogliere che si gettano a picco sul mare impetuoso, ricoperte da un verdissimo manto verde e popolate da un’infinità di uccelli marini. Se avremo “tempo”, scherziamo, il tempo per queste cose si trova sempre, seguiremo il sentiero che conduce a Duncansby Head, un promontorio con una spettacolare veduta su scogliere alte 60 metri, solcate da profonde insenature a strapiombo chiamate geos e scenografici faraglioni spazzati dalle onde e dai venti. A questo punto, la geografia impone un cambio di direzione, inizia un lento riavvicinamento alla civiltà!! Seguiremo la costa lungo la tortuosa A9 e ce ne allontaneremo per seguire un tratto del famoso percorso ferroviario Inverness- Thurso. Poi all’improvviso apparirà il Lock Ness che a parte la fama dovuta alla leggenda del suo misterioso ospite, è uno dei must scozzesi e di tutta la Gran Bretagna. Sosteremo lungo le sue rive nel piccolo centro di Lewiston, a due passi da un’altra attrazione irrinunciabile di questo viaggio.
10. Sabato 17 giugno, Lewiston- Stirling km 345
Siamo in dirittura di arrivo, ma non abbassiamo la guardia. Inizieremo la giornata con la visita dell’Urquhart Castle, situato in posizione dominante sul lago di Lock Ness. Avete intravisto strani, giganteschi ed inquietanti essere lacustri?? No?? In verità capita spesso di fallire l’avvistamento………facciamo strada. Anche oggi, un paio di passi impervi, un altro castello, un lago che imprigiona il riflesso di montagne incombenti, una distilleria ed un parco nazionale. Giornata intensa, un po’ lunga, ma non me la sono sentita di rinunciare all’ultima stradina, all’ultimo lago appartato prima di piombare letteralmente su Stirling. Città nota per il suo ruolo strategico nel corso della storia scozzese, è dominata dal suo splendido castello, l’ennesimo, legato al mito di William Wallace. Qui faremo sosta prima di arrivare di prendere la via del ritorno, se non abbiamo intenzione di prolungare la nostra visita, tornando ad Edimburgo.
11. Domenica 18 giugno, Stirling- Kingston Upon Hull, imbarco km 585
Per chi non ha deciso di fermarsi nuovamente ad Edimburgo, per approfondire la vista, una lunga tappa ci attenderà oggi, probabilmente più lunga del previsto, ma come al solito non andremo per la strada più diretta, ed a tratti, a dirla tutta, neanche la più comoda. Ma tant’è, l’imbarco in prima serata ci consente di prendercela comoda e probabilmente ci concederemo anche qualche sosta inaspettata in una giornata che dovrebbe essere un semplice trasferimento verso il porto di imbarco. Se il tempo ce lo consentirà chiuderemo con una rapida sosta per ammirare l’imponente cattedrale di York. Siamo veramente in dirittura di arrivo, il traghetto ci attende, l’imbarco notturno alle 20.30 ci ricondurrà sul continente.
12. Lunedì 19 giugno, arrivo Rotterdam, riconsegna dei mezzi
Una volta sbarcati, orario previsto 8.30, la mattinata sarà dedicata ad un veloce trasferimento verso i magazzini dello spedizioniere ed alla riconsegna delle moto, prima di imbarcarsi per il volo di rientro in Italia. Per chi torna via terra invece c’è un altro pò da guidare.........sempre nella solita maniera!!