Mototour: Transitalia 2017
Itinerario motociclistico di km 2115, 10 giorni/9 notti
Viaggio confermato, ultimi posti disponibili.
Un lungo e sorprendente viaggio nel cuore dell’Italia, su e giù per l’Appennino
centrale attraversando Parchi Nazionali e Riserve Naturali, guidando su strade celebri
agli appassionati delle due ruote. Si parte dalla Toscana percorrendo i mitici
passi dell’Appennino, visitando poi il Chianti dove ci attendono stupende città
d’arte e il percorso dell’Eroica. A seguire il Lazio, con i laghi vulcanici,
buon vino e la misteriosa Tuscia. Le alte vette d’Abruzzo soddisferanno i centauri più agguerriti
prima di picchiare giù verso il mare Adriatico per una cena di pesce in uno dei
nostri ristoranti preferiti. Risalendo lo stivale entreremo nelle Marche alla scoperta
di piccoli borghi, iniziando con il soggiorno nella sorprendente Ascoli Piceno.
Infine, dopo aver attraversato le Terre di Montefeltro, ci attenderà la Repubblica
di San Marino con la sua rocca, perfetta cornice a conclusione di questo lungo viaggio.
Programma di viaggio
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Sabato 22 aprile: Ritrovo a Firenzuola
Ritrovo dei partecipanti sull’Appennino tosco emiliano siamo a due passi da Firenzuola e dal Giogo di Scarperia, ad attenderci Riccardo e Monica, che dopo l’esperienza di badia di Moscheta, hanno deciso di creare un progetto più
raccolto e dedicato ad una maggiore attenzione verso i propri clienti, naturalmente carne, naturalmente prodotti tipici della zona e la solita cantina
curata con attenzione maniacale!! L’agriturismo La Selva di Frena http://laselvadifrena.com è provvisto di 3 camere, per le restanti ci
appoggeremo al vicino hotel Gli Orzali, http://www.gliorzali.it Sistemazione in camera, trasferimento con
auto-navetta in agriturismo e incontro con Giovanni per un briefing del
viaggio, consegna delle mappe stradali e la prima cena del giro.
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Domenica 23 aprile: Firenzuola - Siena km 377
Lo premettiamo, abbiamo decisamente esagerato ed il nostro viaggio inizia subito alla grande, con una lunga tappa che ci condurrà verso le mete più ambite e frequentate dai motociclisti. Senza esitazioni ci dirigeremo verso i grandi passi dell’Appennino Tosco-Emiliano, che divoreremo in sequenza: passo dell’Eremo, Muraglione, valico Croce a Mori. Un su e giù, senza respiro ma avvincente, per strade sinuose dove boschi e panorami suggestivi si alternano con rapidità sorprendente. Dopo questa letterale sfuriata, fatta di curve, staccate, accelerazioni e guida appagante, l’Eremo di Camaldoli e il Santuario della Verna ci attendono per le visite. Ma le strade per giungervi non sono da meno delle precedenti, anzi:
passo Fangacci, sterrato, che permette di aggredire il Mandrioli,
uno dei nostri preferiti, per poi continuare su un tratto dimenticato della
vecchia Salaria, e salire ancora per il valico dello Spino, sp208, una strada
con smaccate ambizioni, decisamente malcelate, di essere una pista, ennesima chicca di
giornata per gli amanti della guida e teatro di una famosa cronoscalata, http://www.prospino.com
Stanchi? Comincia il bello, passo della Consuma, la
spettacolare foresta di Villambrosa, poi verso i monti del Chianti e giungere a
Siena per la ss222. La città del palio, bellissima, suggestiva ci ospiterà per
i prossimi due giorni.
Sistemazione presso l’Albergo Minerva www.albergominerva.it
Sistemazione presso l’Albergo Minerva www.albergominerva.it
Cena presso uno dei più rinomati ristoranti della città, la Taverna di San
Giuseppe www.tavernasangiuseppe.it , per degustare molti piatti
della tradizione senese.
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Lunedì 24 aprile: Siena – Eroica - Siena km 205
l’Eroica, una poesia scritta con la bicicletta.
Volare come un uccello, ecco il sogno.
Correre sulla bicicletta, ecco oggi il
piacere.
Si torna giovani, si diventa poeti.
No, non correremo in bicicletta, ma un po’ di poesia oggi ce la
concederemo anche noi con le nostre moto! Le prime indicazioni, già dentro
Siena, ci trasportano subito in un altro mondo, quello dell’Eroica, la
strada dei campioni, sempre su 2 ruote, ma a pedali, una granfondo che si
svolge nel mese di ottobre e che viene disputata rigorosamente su bici d’epoca. Il percorso, che noi seguiremo nella sua versione
più lunga, si snoda lungo alcune delle più belle strade della zona della
Valdarbia, della Valdorcia e del Chianti; guideremo nella famosa zona delle
crete senesi, probabilmente uno dei tratti più spettacolari di tutto
l’itinerario, percorrendo strade secondarie, molte di queste in terra battuta,
dove il traffico è spesso inesistente!! Il percorso, è adatto a qualunque tipo
di moto, ma raccomandiamo la solita prudenza!! Il tragitto è completamente
segnalato con tabelle dedicate, apposte agli incroci e di tabelle chilometriche
che indicano il chilometraggio progressivo e le distanze ai successivi centri
abitati. Rientro a Siena dove ci attende una
visita guidata della città! Quindi una volta indossato il nostro
abbigliamento “borghese”, via alla scoperta degli angoli nascosti di questo
gioiello architettonico urbanistico. Al termine ci attenderà una gustosa cena a
base di prodotti locali nell’Osteria Perbacco http://www.osteriaperbaccosiena.com
Pernottamento all’Albergo
Minerva www.albergominerva.it
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Martedì 25 aprile: Siena - Arcidosso km 255
La mattina il viaggio riprenderà a spasso nel verde
delle campagne toscane, per raggiungere San Gimignano, piccola perla e
testimonianza visiva di quelli che erano i borghi medievali, punti di passaggio
sulle grandi vie maestre, quali appunto la Via Francigena. Le case torri, la
cinta Muraria, il palazzo Civico ed il relativo Museo vi daranno un’immagine
abbastanza nitida di quello che poteva essere un borgo nel 1300 in Italia. Dopo
una breve sosta, riprenderemo il nostro viaggio, seguendo la panoramica ss68
per dirigerci verso Volterra: borgo medievale davvero unico nel suo
genere. Il paese si presenta alto su uno zoccolo giallo di rocce argillose,
completamente chiuso nelle mura duecentesche, è luogo d’arte denso di fascino.
Qui è prevista una visita guidata. Il percorso di oggi è diverso, valli
e colline si alternano, tra famosi borghi medioevali e minuscoli centri
sperduti nelle campagne, fino a raggiungere lo splendido monastero di San
Galgano nel comune di Chiusdino, siamo ancora nella provincia di Siena. A poche
centinaia di metri su un colle si erge l'eremo di Monte Siepi, ove è
custodita la "spada nella roccia" che la tradizione vuole sia stata
conficcata nella pietra da Galgano Guidotti allor che rinunciò ai privilegi
della vita di nobile. La tappa si conclude ad Arcidosso, ai piedi del Monte
Amiata, un meritato riposo con cena presso il Park Hotel Spa & Resort www.parkhotelspaeresort.com
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Mercoledì 26 aprile: Arcidosso – Civitella d’Agliano km 212
Altra giornata, ma solito
inizio pirotecnico: si sale sul Monte Amiata, ennesimo angolo prezioso
di Toscana, che domina dall'alto dei suoi 1738 metri le vallate circostanti
(val d'Orcia e val di Paglia). Le strade purtroppo non sono più eccezionali come
in un recente passato, anche nelle regioni più ricche la manutenzione del
sistema viario, inizia a palesare incuria e scarsezza di fondi a disposizione
delle amministrazioni locali, noi ci accontenteremo dei soliti, fantastici
paesaggi.
“Sia maledetta Maremma e chi la ama,
sempre mi piange il cuore quando ci vai dalla paura che non torni mai”. Le
parole di questa canzone toscana dell‘800 lasciano ben intendere lo spirito con
cui si sentivano ed immaginavano queste terre. L’itinerario ci spinge verso la
“maledetta Maremma” ed i suoi centri più famosi, Scansano, Saturnia: una
leggenda narra che il dio Saturno, per punire gli uomini che pensavano solo
alla guerra, un giorno scagliò un fulmine sulla Terra, facendo zampillare dal
cratere di un vulcano, un’acqua sulfurea che tutto avvolse. Da quel grembo
accogliente gli uomini rinacquero più saggi e felici. Ciò accadeva nel cuore
della Maremma toscana, dove quell’acqua zampilla ancora, a 37° e con un ritmo
di 800 litri al secondo. Saturnia da sempre è famosa per le sue terme di acqua
sulfurea calda al cui fascino probabilmente non scamperemo neanche noi, moto
turisti del nuovo millennio. Proseguiremo poi per Sovana (la nostra preferita),
Sorano, con le sue case torri a picco sulla valle, Pitigliano arroccato su un
rosso masso tufaceo strapiombante su tre lati. Naturalmente sarà tardi, ma
questo ci rende felici: perdersi e perdere tempo in modi differenti e per più
giorni, questo è il nostro obiettivo! Proseguiamo per la verde
depressione del lago di Bolsena, il borgo omonimo ha un centro storico dominato
dal Castello Mondaldeschi dal quale è possibile godere un bel panorama sul Lago
e sulla città. Di nuovo per strada, allontanandosi verso est, la vista si apre su un panorama
stupendo, basta voltarsi indietro, approfittando di un paio di punti
panoramici. Siamo quasi alla fine, quasi. Ultima sosta, probabilmente la più
attesa, prima di terminare la giornata nella splendida tenuta di Sergio
Mottura.
Civita di Bagnoregio, la “Città che muore”, ci attende alta su di uno sperone argilloso. Il
piccolo borgo domina letteralmente la Valle dei Calanchi, unita al mondo solo
da un lungo e stretto ponte pedonale, racchiude un ciuffo di case medioevali ed
una popolazione di pochissime famiglie. L’arrivo di giornata è a Civitella
d’Agliano, altra gemma medievale che sorge su un colle che declina verso la
valle del Tevere. Ci attende una serata speciale: subito l’aperitivo, poi la
visita guidata della cantina scavata nel tufo sotto il borgo, accompagnati
dall’istrionico Sergio Mottura, a seguire la cena degustazione ed il pernottamento
presso il famoso Wine Hotel www.sergiomottura.it
>> Giovedì 27 aprile: Civitella
d’Agliano - Sulmona km 257
Potremmo parlare di Amelia, l’antica Amèria, di Narni, che ci permetteranno di attraversare il confine tra Lazio ed Umbria con dei begli scorci sulle loro architetture medioevali, ma oggi le protagoniste sarà indiscutibilmente il sistema viario, sì il recente terremoto ci ha costretto ad apportare delle modifiche, anche sostanziali ma l’attenzione rimane concentrata su strade poco trafficate e spettacolari allo stesso tempo! Eviteremo così sia Terni che Rieti, per sfiorare Rocca Sinibalda e dirigerci verso Castel di Tora uno dei borghi più belli della regione che si affaccia a strapiombo sul lago di Turano. Da qui sempre per strade secondarie intersecheremo la ss5 Tiburtina per seguirla decisamente verso est. Il tratto da Carsoli a Tagliacozzo vi lascerà esterrefatti!! Una volta in paese immancabile la sosta caffè nella piazza dell’orologio, ma l’asfalto chiama, via verso Alba Fucens, poi Celano col suo Castello Piccolomini. La Tiburtina continua a scortarci, fin oltre il campo eolico di Collarmele ed una volta superato il valico di Forca Caruso, piomberemo su Goriano Sicoli per guidare su una delle strade dimenticate d’Abruzzo che si nasconde dalla valle Peligna, dove piomberemo entrando a Prezza che, arroccata domina il nostro arrivo di giornata, Sulmona. Gli antichi scrittori, tra i quali Ovidio e Silvio Italico, concordano sulla remota origine di Sulmona, ricollegabile alla distruzione di Troia. Il nome della città deriverebbe infatti da Solimo, che era uno dei compagni di Enea. Le prime notizie storiche, però, ci giungono da Tito Livio che cita l'oppidum italico e narra come la città, nonostante le battaglie perse del Trasimeno e di Canne, rimase fedele a Roma chiudendo le proprie porte ad Annibale.
Potremmo parlare di Amelia, l’antica Amèria, di Narni, che ci permetteranno di attraversare il confine tra Lazio ed Umbria con dei begli scorci sulle loro architetture medioevali, ma oggi le protagoniste sarà indiscutibilmente il sistema viario, sì il recente terremoto ci ha costretto ad apportare delle modifiche, anche sostanziali ma l’attenzione rimane concentrata su strade poco trafficate e spettacolari allo stesso tempo! Eviteremo così sia Terni che Rieti, per sfiorare Rocca Sinibalda e dirigerci verso Castel di Tora uno dei borghi più belli della regione che si affaccia a strapiombo sul lago di Turano. Da qui sempre per strade secondarie intersecheremo la ss5 Tiburtina per seguirla decisamente verso est. Il tratto da Carsoli a Tagliacozzo vi lascerà esterrefatti!! Una volta in paese immancabile la sosta caffè nella piazza dell’orologio, ma l’asfalto chiama, via verso Alba Fucens, poi Celano col suo Castello Piccolomini. La Tiburtina continua a scortarci, fin oltre il campo eolico di Collarmele ed una volta superato il valico di Forca Caruso, piomberemo su Goriano Sicoli per guidare su una delle strade dimenticate d’Abruzzo che si nasconde dalla valle Peligna, dove piomberemo entrando a Prezza che, arroccata domina il nostro arrivo di giornata, Sulmona. Gli antichi scrittori, tra i quali Ovidio e Silvio Italico, concordano sulla remota origine di Sulmona, ricollegabile alla distruzione di Troia. Il nome della città deriverebbe infatti da Solimo, che era uno dei compagni di Enea. Le prime notizie storiche, però, ci giungono da Tito Livio che cita l'oppidum italico e narra come la città, nonostante le battaglie perse del Trasimeno e di Canne, rimase fedele a Roma chiudendo le proprie porte ad Annibale.
Sistemazione
presso L’hotel Ovidus http://hotelovidius.wm-hq.com in serata trasferimento
in navetta nel borgo di Pacentro per un’altra serata
all’insegna della gastronomia legata
al territorio ed alla qualità, in uno dei
migliori ristoranti della regione, La taverna de li Caldora.
>> Venerdì 28 aprile: Sulmona –
Città Sant’Angelo km 301
Questa era la giornata del lago di Campotosto e del Gran Sasso, diventa invece quella del Parco Nazionale e della Maiella, grande regione l’Abruzzo! Si lascia Sulmona, direzione Scanno, le gole del Sagittario, credeteci, non vi faranno rimpiangere la dolorosa rinuncia alla piana di Campo Imperatore! Lo spettacolare e suggestivo canyon scavato dalla millenaria erosione delle impetuose acque del fiume omonimo ci condurrà fino a Scanno per la prima sosta di giornata. La ss479 sale verso Passo Godi per poi picchiare letteralmente sul lago di Barrea, la strada è fantastica, il panorama non è da meno, bisognerà fare delle scelte! Ci avvicineremo al blocco della Maiella evitando le strade più trafficate e dopo la sosta al caseificio di Rivisondoli transiteremo dal Bosco di Sant Antonio. Spesso dimenticato o semplicemente offuscato dalla straordinaria notorietà del Gran Sasso, la Maiella, secondo per importanza e dimensioni nell’Italia centrale, solo al fratello abruzzese, offre maestosi scenari e strade letteralmente da aggredire. Ce ne accorgiamo immediatamente salendo da Canzano verso Campo di Giove. Seguendo un senso antiorario lambiremo il gigante di granito transitando da Palena, Fara San Martino e Pretoro, caratteristica località di villeggiatura raccolta su di uno sperone che domina da grande altezza il fiume Foro. Da qui preparatevi ai 21, spettacolari, fantastici chilometri che salgono fino a Passo Lanciano prima, passano sotto la vetta della Maielletta poi (1995m), per terminare sulla cresta del monte, a 2142m. Siamo sul Blockhaus, ed inutile dirlo il panorama è grandioso: ad ovest le montagne del Morrone, a sud il Monte Amaro, a nord est l’Adriatico con la vista che scorre in dvd dal monte Conero al Gargano e che, nelle giornate più limpide permette di arrivare con lo sguardo alle Tremiti ed alla costa dalmata. Siamo spudoratamente di parte, ma è difficile trovare qualcosa di meglio!! Appare ovvio che, da qui non si può che scendere, ma lo faremo solo per 6 chilometri, prendendo per Roccamorice. La strada offre un’altra splendida veduta di questo massiccio montuoso, ma attenzione alla strada, è stretta, strettissima e senza protezioni a valle. Obbligatoria la deviazione per l’eremo di Santo Spirito, al quale arriveremo immersi in uno bellissimo e suggestivo ambiente naturale. Dopo la visita, tornati sull’itinerario planeremo nuovamente verso la Tiburtina, avvicinandoci al mare, per una strada secondaria e concedendoci un assaggio, breve ma assai suggestivo della ss81 per giungere all’ EKK Hotel www.ekkhotel.it
Questa era la giornata del lago di Campotosto e del Gran Sasso, diventa invece quella del Parco Nazionale e della Maiella, grande regione l’Abruzzo! Si lascia Sulmona, direzione Scanno, le gole del Sagittario, credeteci, non vi faranno rimpiangere la dolorosa rinuncia alla piana di Campo Imperatore! Lo spettacolare e suggestivo canyon scavato dalla millenaria erosione delle impetuose acque del fiume omonimo ci condurrà fino a Scanno per la prima sosta di giornata. La ss479 sale verso Passo Godi per poi picchiare letteralmente sul lago di Barrea, la strada è fantastica, il panorama non è da meno, bisognerà fare delle scelte! Ci avvicineremo al blocco della Maiella evitando le strade più trafficate e dopo la sosta al caseificio di Rivisondoli transiteremo dal Bosco di Sant Antonio. Spesso dimenticato o semplicemente offuscato dalla straordinaria notorietà del Gran Sasso, la Maiella, secondo per importanza e dimensioni nell’Italia centrale, solo al fratello abruzzese, offre maestosi scenari e strade letteralmente da aggredire. Ce ne accorgiamo immediatamente salendo da Canzano verso Campo di Giove. Seguendo un senso antiorario lambiremo il gigante di granito transitando da Palena, Fara San Martino e Pretoro, caratteristica località di villeggiatura raccolta su di uno sperone che domina da grande altezza il fiume Foro. Da qui preparatevi ai 21, spettacolari, fantastici chilometri che salgono fino a Passo Lanciano prima, passano sotto la vetta della Maielletta poi (1995m), per terminare sulla cresta del monte, a 2142m. Siamo sul Blockhaus, ed inutile dirlo il panorama è grandioso: ad ovest le montagne del Morrone, a sud il Monte Amaro, a nord est l’Adriatico con la vista che scorre in dvd dal monte Conero al Gargano e che, nelle giornate più limpide permette di arrivare con lo sguardo alle Tremiti ed alla costa dalmata. Siamo spudoratamente di parte, ma è difficile trovare qualcosa di meglio!! Appare ovvio che, da qui non si può che scendere, ma lo faremo solo per 6 chilometri, prendendo per Roccamorice. La strada offre un’altra splendida veduta di questo massiccio montuoso, ma attenzione alla strada, è stretta, strettissima e senza protezioni a valle. Obbligatoria la deviazione per l’eremo di Santo Spirito, al quale arriveremo immersi in uno bellissimo e suggestivo ambiente naturale. Dopo la visita, tornati sull’itinerario planeremo nuovamente verso la Tiburtina, avvicinandoci al mare, per una strada secondaria e concedendoci un assaggio, breve ma assai suggestivo della ss81 per giungere all’ EKK Hotel www.ekkhotel.it
Cena a base di pesce presso il ristorante Margazzillo www.margazzillo.it
>> Sabato 29 aprile: Città sant’Angelo –
Ascoli Piceno km 211
La tappa di oggi è breve, ma con strade secondarie, tortuose, poco
frequentate e spettacolari nella loro solitudine, itinerario complesso. Al
mattino una rapida visita la merita l’antico borgo di Città Sant’Angelo,
inserito fra i Borghi più Belli d’Italia. Il percorso è prima collinare per poi
diventare sempre più aspro, il Gran Sasso domina incombente il paesaggio.
Bisenti, Arsita, Isola del Gran Sasso, strade dimenticate, un modo diverso di
viaggiare. Discorso diverso per la ss80 delle Capannelle, è sabato e questo è
un altro luogo dove i motociclisti locali si danno appuntamento nei fine settimana.
Un po’ prima del bivio per Nerito,
deviazione a destra sulla sp45 e si entra nuovamente in un altro mondo,
attraverseremo i Monti della Laga. Strade provinciali, lente, poco trafficate,
i tempi si dilatano. Alle porte di Teramo imboccheremo la ss81.
Civitella
del Tronto, in un contesto assai suggestivo, merita assolutamente una
sosta, protetta da una cinta muraria su di un inespugnabile sperone roccioso.
La fortezza è una delle più grandi e importanti opere d’ingegneria militare d'Europa caratterizzata da una forma ellittica con un’estensione di
25.000 mq ed una lunghezza di oltre 500 m. Proseguiamo fino ad Ascoli Piceno,
il cui centro storico è costruito quasi interamente in travertino ed è tra i
più ammirati della regione e del centro Italia, in virtù della sua ricchezza
artistica e architettonica. Attraverso una visita guidata scopriremo i
segreti delle diverse torri gentilizie e campanarie che la contraddistinguono
come la “Città delle cento torri”.
Pernottamento presso il
caratteristico Hotel Sant’Emidio www.albergosantemidio.it, cena
presso il quotatissimo ristorante il Desco, dove Nives (appassionata
motociclista praticante) e Paride ci attenderanno per dare sfogo alla loro
creatività culinaria. www.ildescoristorante.it
>> Domenica 30
aprile: Ascoli Piceno – San Marino km 293
L’ultima tappa prevede
ancora sorprese e fantastiche strade. Da
Ascoli Piceno ci dirigiamo verso Amandola, proseguendo per Sarnano,
ponendo attenzione a tenerci sulla vecchia ss78, evitando la strada veloce di
fondo valle e continuando a costeggiare l’Appennino fino alla deviazione sulla
spettacolare sp91 per il lago di Fiastra. La direzione adesso punta
decisamente verso nord, e dopo aver visitato le gole del Furlo entreremo
nelle Terre del Ducato di Montefeltro dove sosteremo nella bella Urbino,
una delle più importanti città universitarie d’Europa, borgo ricco di monumenti
e chiese antiche, riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO dal
1998. L’ultimo tratto di strada ci condurrà nella Repubblica di San Marino,
nell'antica terra della libertà. Il centro storico della città ed il Monte
Titano sono stati inseriti dall'UNESCO tra i patrimoni dell'umanità. E’ la
Repubblica più antica d’Europa e anche lo stato che, in proporzione ai suoi
abitanti ospita il più grande numero di visitatori, attratti dal suo centro
storico con gli innumerevoli negozi, le antiche piazze, i palazzi, i musei, le
chiese e le case medioevali tutte in pietra che conservano l’aspetto di un
tempo. Sulla vetta del Monte Titano si ergono le tre Rocche, collegate fra loro
con muraglie e camminamenti, da dove si può godere uno splendido panorama.
Pernottamento nel centro storico presso l’Hotel Titano www.hoteltitano.it e cena presso l’Osteria Righi www.ristoranterioghi.it
>> Lunedì 1 maggio: Fine del viaggio, rientro
in sede da San Marino
Mototour “Transitalia 2017”
22 Aprile – 1 Maggio
Itinerario
motociclistico di km 2115, 10 giorni/9 notti
Viaggio confermato, ultimi posti disponibili.
>> Quota individuale di partecipazione:
Sistemazione in camera doppia € 1.349,00
Sistemazione in camera singola € 1.649,00
La quota comprende:
§ Accompagnatore
§ 9 pernottamenti
inclusa prima colazione (inclusa tassa di soggiorno), dettagli nel programma
§ 9 cene, bevande
incluse in ristoranti e osterie di qualità, o Hotel
§ Visita guidata a
Siena, Volterra e Ascoli Piceno
- Aperitivo e visita alle cantine Sergio Mottura
- 2 Carte stradali TCI 1/200.000, con percorso evidenziato
- Tracciatura percorso per sistemi satellitari Garmin
- Assicurazione medico – bagaglio
La quota non comprende:
Pasti dove
non specificatamente indicato, carburante moto, spese inerenti la moto, parcheggi,
pedaggi stradali e autostradali, mance, extra e le spese personali. Tutto
quanto non espressamente indicato nella voce “la quota comprende”.
Opzionale su richiesta:
Variazioni sul programma di viaggio. Polizze
assicurative per annullamento del viaggio, maggiori informazioni e dettagli su www.globy.it
>> Iscrizioni, previa verifica disponibilità e
raggiungimento partecipanti (10 persone), garantite fino al:
25
gennaio 2017 con versamento acconto di € 330 sistemazione in camera doppia, € 410
euro sistemazione in camera
singola. Saldo entro il
16 marzo 2017.
(Possibilità di recesso senza penale fino al 3 marzo 2017)
>>
Coordinate per effettuare il bonifico bancario: C/C intestato a
SL&A s.r.l. – Monte dei Paschi di Siena - Roma –
IT02J0103005015000061263954 BIC PASCITM1382
Nella
causale citare: nome, tipologia di camera e “Transitalia 2017 – 22aprile/1maggio”.
Al momento del pagamento si ritengono accettate le “Condizioni generali di
contratto di vendita di pacchetti turistici” scaricabili dal sito www.vivilitalia.it L’organizzazione si riserva variazioni sul programma, e utilizzo di altre
strutture/servizi di pari livello o superiore.
>> Per informazioni e
prenotazioni: un’altracosa
travel - Diego