Fine settimana enogastronomici, caratterizzati da una connotazione regionale.
dal 10 al 13 ottobre 2024
“Perché non arrivare stavolta dove la sorgente da inizio al percorso del fiume che è stato il principale protagonista dell’itinerario di fine 2023??”
Il Po nasce ai piedi del Monviso, convenzionalmente a Pian del Re, a 2.020m, che, come un grande catino, raccoglie le acque che scendono in piccoli rii da laghi, nevai, ghiacciai relitti, pareti rocciose impervie e vellutati pascoli, dando origine così al Grande fiume.
Poi un tour enogastronomico che si rispetti, che focalizza una regione come il Piemonte, a prescindere dal luogo di partenza, non può ignorare le Langhe ed il Monferrato, tra le aree viticole ed enologiche più importanti al mondo, che la rendono una delle assolute eccellenze Italiane. Va da sé che, l’opportunità crea le condizioni per degustare i piatti tipici della tradizione gastronomica locale, in una stagione, quella autunnale che precede la sosta invernale. Un reticolato di vigne sterminate e strade secondarie, spesso desolate, ma anche sorprendentemente panoramiche a fare da contorno. Questa la nostra proposta di ottobre 2024, prima della chiusura di stagione.
Appuntamento giovedì 10 ottobre al Pian del Re, ai piedi del Monviso.
“Nella parte occidentale d’Italia è il Vesulo, un monte per sua propria natura celebre, ma celeberrimo per le sorgenti del Po che scaturito dal fianco si spinge verso il sole che nasce.”
Francesco Petrarca
Dalle Sorgenti alle Vigne,
dal 10 al 13 ottobre 2024
4 giorni, 3 notti, km 606
Tappe:
1. Giovedì, 10 ottobre, Pian del Re, Crissolo
2. Venerdì, 11 ottobre, Crissolo- Monforte D’Alba km 301
3. Sabato, 12 ottobre, Monforte D’Alba- Camino km 305
4. Domenica, 13 ottobre, Camino, rientro in sede
Programma:
1 Giovedì, 10 ottobre, Pian del Re, Crissolo
Fin dalle scuole elementari tutti sappiamo che il Po è il maggior fiume tra quelli italiani. E lo è sia per la lunghezza, 652 km, sia per l'ampiezza del suo bacino idrografico, 74.970 km quadrati, come pure per l'entità del suo bacino idrico. A pian del Re ci sono le sorgenti del Po ed il Rifugio Albergo dove alloggeremo. La struttura è stata costruita nel 1874 per volontà del Comune di Crissolo che, a seguito della prima salita al Monviso e con la conseguente fondazione del CAI, l’ha voluto come ricovero per forestieri e rappresenta ancora oggi un fondamentale punto di partenza per numerose gite e tappa del più famoso Giro del Monviso. Partiremo da qui.
2 Venerdì’, 11 ottobre, Crissolo- Monforte D’Alba km 301
Si inizia e si capisce subito che non sarà una giornata come le altre. Si scende rapidamente a valle, ma d’altronde è la stessa strada percorsa ieri per arrivare, ma non dura a lungo. In maniera incomprensibile ci ritroveremo nella sperduta Elva, decisamente fuori da ogni raziocinio logico, dove ci concederemo una vista alla parrocchiale ed al museo per prendere tempo e vedere quale delle due vertiginose strade sarà aperta al transito per consentirci di proseguire sul nostro tracciato. Le nostre strade, una lunga, panoramica strada secondaria ci condurrà verso la pianura. Appuntamento di giornata in una delle zone di maggior richiamo delle Langhe, siamo a due passi da Monforte D’Alba, pochi chilometri da Barolo ed Alba, in una struttura a gestione familiare che è agriturismo, produttore vinicolo, depositaria di una cucina legata al territorio ma con una sapiente ed innovativa rielaborazione dei suoi piatti.
3 Sabato, 12 ottobre, Monforte D’Alba- Camino km 305
Vigneti, a perdita d’occhio. Le Langhe sono tra i paesaggi più affascinanti del Piemonte. Immaginate una cartolina di quelle belle, piene di sfumature di colori caldi e di scorci incantevoli. Comprese tra due fiumi, il Tanaro e la Bormida, le Langhe vedono l'alternarsi di colline intensamente coltivate a vite, a valli e piccoli borghi fortificati in cima ai colli. La giornata inizia così semplicemente, una volta esplorata alla nostra solita maniera l’area che ci ha ospitato, spingendosi poi verso nord, fino ai limiti del capoluogo di regione. Fortunatamente il Grande fiume impone il confine meridionale della metropoli e concedendo viste spettacolari ci permetterà di seguire strade panoramiche fino all’arrivo di giornata. L’entrata nel Monferrato avverrà senza particolari shock visivi: ci attende un mare di colline, dolci o ripide verdi o selvagge, coperte da un mantello di boschi e vigneti, dal 2014 diventate Patrimonio Unesco. Un territorio affascinante, dove la coltivazione dominante è quella della vite, che nelle sue varietà consente un’ottima e pregiata produzione vinicola tipica. L’arrivo previsto in un altro agriturismo che speriamo sorprenda come la struttura del giorno precedente.
4 Domenica, 13 ottobre, Camino, rientro in sede
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