Dal 13 al 21 giugno, km 1889
9 giorni, 8 notti
A 12 km di mare dalla Corsica, 120 dalla Toscana e 185 dall'Africa, la Sardegna è da sempre meta di indiscutibile richiamo, definita come i Caraibi italiani. Storia, cultura, natura, archeologia, gastronomia di riferimento, siamo pur sempre in una delle 20 regioni d’Italia, che non ha eguali per bellezza, fascino, genuinità, una sorta di mondo a sè nel centro del Mediterraneo, un pò schivo, depositario di tradizioni millenarie ancora vive tra il fiero popolo sardo. Un posto da conoscere lentamente, alla nostra maniera, ma se non vi dovesse bastare, considerate che, senza timore di poter essere smentiti, le sue strade sono quanto di meglio il panorama nazionale, europeo e non solo, possano offrire al motociclista curioso, e noi lo siamo stati, come sempre feroci, determinati, nella nostra esigente ricerca di panorami viari di cui questa fantastica isola è zeppa.
Maggio 2020, la caccia di strade, l’ennesima, sta per iniziare, preparatevi allo straordinario!!
PROGRAMMA
14 giugno, domenica - Olbia- Castelsardo km 254
La costa Smeralda, lontano dall'alta stagione e ad aprile siamo lontani anni luce dalle resse estive, può essere molto affascinante. Per il resto, le solite cose, strade spettacolari, anche secondarie, molto secondarie, qualche nuraghe, le soste d’obbligo per gustare un Ichnusa fresca, ci spingeranno verso Castelsardo.
15 giugno, lunedì- Castelsardo- Alghero km 250
Si inizia subito alla grande puntando verso l’interno, ma il finale sarà addirittura sbalorditivo, percorrendo in discesa una delle cronoscalate più famose dell’isola, ammirando uno sbalorditivo panorama. Le spiagge nei pressi di Stintino e le vedute di Capo Caccia allieteranno la giornata.
16 giugno, martedì- Alghero- Piscinas km 251
La strada costiera corre verso Bosa in maniera che più panoramica non si può. Le strade, vere protagonista anche di questa giornata, ci spingono verso l’interno, per vistare il paese dei coltelli, il nuraghe più fotogenico dell’isola, un lago artificiale circondato da altipiani basaltici, aspre montagne e vegetazione avvolgente. Per arrivare nella selvaggia Costa Verde, punto di arrivo di giornata, attraverseremo uno stagno bonificato, un villaggio in stile liberty ed un angusto ponte che funge da sbarramento tra mare, laguna e stagno.
17giugno mercoledì'- Piscinas- Villasimius km 256
La zona della Costa Verde non è solo mare e dune di sabbia, ma l’interno è testimonianza dell’archeologia industriale, miniere e villaggi abbandonati che per una strada sterrata, facilmente percorribile ci spingeranno verso la ss126 e le due strade costiere panoramiche che ci permetteranno d arrivare all’arrivo di Villasimius.
18giugno, giovedì- Villasimius- Aritzo km 283
Percorreremo ad inizio di giornata la desolata Costa Rei, uno dei territori più suggestivi dell’isola, il Sarrabus. Ma oggi sarà il giorno del gigante dell’isola, il monte che domina il paesaggio, il Gennargentu, che ci accompagnerà anche nella giornata di domani, inizieremo dalla Barbagia, con le sue strade spettacolari che ci condurranno ad Aritzo.
19 giugno, venerdì'- Aritzo- Sugologone km 258
Ancora montagne oggi, ancora strade spettacolari, panorami, un’apnea di bellezza a tratti selvaggia, aggireremo il Gigante in senso antiorario, aggredendolo da sud, concedendoci una strada dimenticata, una delle mie favorite, e poi la “Strada”, la ss125. L’arrivo di giornata è nel Supramonte, un luogo magico, una sorgente, un capolavoro della natura, con i suoi laghetti tra pareti di roccia, uno dei luoghi più visitati della Sardegna ed a brevissima distanza non poteva mancare uno dei migliori ristoranti di carne dell’isola, di cui saremo naturalmente ospiti questa sera, ce lo siamo meritati.
20 giugno, sabato- Sugologone- Olbia km 278
Non so perché, l’ultima tappa, soprattutto quando si deve affrontare un rientro in traghetto, viene sempre interpretata come un trasferimento al punto di imbarco. Beh, non è così, e basta vedere la lunghezza della tappa per rendersene conto. Varie sorprese nel corso della giornata: il paese dei murales, quello delle lame per antonomasia e la solita scorpacciata di strade panoramiche che ci condurranno fino all’arrivo di giornata che stavolta coincide con la fine di questa esperienza in terra di Sardegna.