Raggiungere una landa di pace e di sogno è un fatto spesso connesso ai viaggi, il desiderio legato all’immaginario, di raggiungere où-tòpos, l’isola che non c’è. La Grecia, può giustamente scatenare la nostra fantasia, vanta uno dei territori più ricchi di storia, cultura e natura di tutta Europa e offre al visitatore numerosi spunti. Meravigliosi siti archeologici, con templi misteriosi e rovine di suggestive città del passato, numerosi riconosciuti patrimonio universale dall’Unesco.
Sarà il solito viaggio di aprile? Speriamo meglio, i presupposti ci sono tutti!!
Programma di viaggio indicativo
-->
1. Sabato 21 aprile, imbarco Bari- Igoumenitsa
Il pomeriggio appuntamento nel porto di Bari, l’imbarco avverrà alle 19.30
2. Domenica 22 aprile, Igoumenitsa- Meteora km221
Si arriva presto, molto presto, alle 5.30 del mattino, probabilmente si dovrà attendere un po’ per la colazione, ma abbiamo tempo e la tappa non è molto lunga. Una volta pronti, si inizia alla solita maniera, evitando l’autostrada e salendo per la vecchia statale, la 6, che si inerpica in montagna per poi scendere verso Ioannina. Da qui, e sempre evitando l’autostrada, seguiremo le indicazioni per Metsovo, grazioso paese abbarbicato a 1116m d’altitudine, in uno scenario montano e boscose che a tratti ricorderà la Svizzera, ma la destinazione di giornata è Kastraki, famosa per la vicinanza alle Meteore, patrimonio Unesco dal 1988. Siamo sul bordo nordoccidentale della pianura della Tessaglia, ed è un importante centro della chiesa ortodossa, la seconda area monastica e di pellegrinaggio in Grecia dopo il Monte Athos, ma anche una famosa meta turistica. La sua bellezza è dovuta alla presenza di numerosi monasteri costruiti a picco su delle torri naturali di roccia, a 400 metri da terra. I primi monaci si rifugiarono su queste alture nell’XI secolo e da allora diversi monasteri sono staticostruiti di cui oggi solo sei strutture sopravvivono delle 20 originarie.
3. Lunedì 23 aprile, Meteora- Platania km358
La meta di oggi, è sul mare un luogo sperduto in un contesto naturale a dir poco sorprendente, ma prima ci attende una deviazione, non breve a dire il vero, per aggirare il maestoso monte Olimpo, dove Zeus, si gode ormai da millenni la sua meritata “pensione”. Termineremo la giornata nella penisola del Pelio, un dito ricurvo a sud est di Volos, soleggiata e calda come il resto del paese, ma con una vegetazione rigogliosa, fatto quasi unico in Grecia. Spesso penseremo di esserci persi prima di arrivare a destinazione.
4. Martedì 24 aprile, Platania- Dimarcheio Prousou km345
Da una strada spettacolare siamo arrivati, da un’altra strada con le stesse caratteristiche abbandoneremo questo strano mondo fatto di foreste e valli profonde, di picchi che si tuffano in mare, ovviamente propizio alle leggende. Si riteneva infatti, che la regione fosse abitata dai centauri, creature metà uomo e metà cavallo. Nel medioevo, sorsero numerosi monasteri, poi nacquero nei pressi piccoli villaggi, collegati fra loro da una rete di stradine piene di curve, dove cercheremo di orientarci nel tentativo di trovare la giusta direzione. Ce la faremo?? Una volta usciti, ci addentreremo nella Grecia centrale direzione Karpenisi, per poi prendere una specie di sentiero, con un asfalto pessimo, nel continuo dubbio di esserci persi nuovamente fino a quando non apparirà, fra gole a strapiombo e strade dimenticate, il monastero di Proussos o come viene chiamato da queste parti “la dimora della Madonna”. Cercheremo di alloggiare nelle vicinanze.
5. Mercoledì 25 aprile, Dimarcheio Prousou- Atene km388
La mattina proseguiremo in direzione sud sulla strada da cui siamo arrivati, il braccio di mare dello stretto di Corinto apparirà improvviso, lo seguiremo brevemente, per poi buttarci nuovamente all’interno, nel tentativo di arrivare a metà giornata in quello che per lungo tempo è stato considerato il centro del mondo, Delfi. La mitologia racconta che Zeus fece alzare in volo due aquile dalle due estremità del mondo e che qui si incontrarono. Nacque così l’Omphalos, “l’ombelico del mondo”, che ebbe una grande influenza per tutta l’antichità. Il luogo è splendido, con le colline e gli oliveti che scivolano verso il mare. Una volta terminato mancheranno 170 chilometri circa per la capitale Atene, dove pernotteremo.
6. Giovedì 26 aprile, Atene- Nauplja km180
Devo dire in tutta sincerità, che Atene non è una città che mi attragga particolarmente nonostante sia piena di vita e dominata da imponenti vestigia del passato, è dura essere la capitale in un paese straordinario.
Comunque la visita del Partenone è presso che obbligatoria. Una volta espletata la formalità, di nuovo per strada, attraversando lo stretto di Corinto ed entrando nel Peloponneso, che prende il nome dal leggendario re Pelops, una penisola, trasformata in isola dall’intervento umano con l’apertura del canale nel 1893. Qui si concentra la maggior parte dei siti antichi visitati, ed inizieremo da uno dei più spettacolari, il teatro di Epidauro, stupendo, praticamente intatto ed inserito in un paesaggio di rara bellezza.
L’arrivo di giornata è previsto Nauplja, prima città a liberarsi del giogo turco nel 1822, prima capitale della nazione nel 1828 e riconosciuta come la più bella del Peloponneso.
7. Venerdì 27 aprile, Nauplja- Monemvasias km206
Il territorio del Peloponneso è accidentato con insenature profonde, rare pianure e montagne impervie, ce ne accorgeremo immediatamente, l’arrivo a fine tappa sarà davvero suggestivo. La strada da Leonida a Kosmas ne è un esempio, con l’intermezzo della vista allo splendido monastero di Elonis. Monemvasias poi, è incantevole, soprannominato la piccola Gibilterra del Peloponneso o piccolo ingresso e vi accorgerete immediatamente perchè. È una fortuna che questa meraviglia, considerato patrimonio artistico, sia rimasta intatta, con lavori di restauro che proseguono senza fine. Un luogo decisamente protetto e benedetto dagli dei.
8. Sabato 28 aprile, Monemvasias- Areopoli km257
La nota introduttiva di ieri, vale a maggior ragione per la tappa odierna!! Ancora montagne, ancora paesaggi spettacolari, ancora stradine che metteranno alla prova le nostre capacità di orientamento, solo il tempo a disposizione verrà in vostro soccorso, impedendo di osare, spingendosi oltre!! Sarà per la prossima volta. Lungo il percorso, non proprio, devieremo di proposito, per un altro must del Peloponneso, Mistrà, splendida città fantasma immersa in un paesaggio suggestivo, che domina la pianura di Sparta. Termineremo la giornata concedendoci il periplo, rigorosamente in senso antiorario, della penisola del Màni, paesaggi aspri, sferzati dai venti, muretti a secco che ricordano altre latitudini, nella lontanissima Irlanda. Ma c’è di più, nei borghi, sono ben visibili queste caratteristiche case a forma di torri quadrate simili a fortezze, una sorta di costruzioni-rifugio. Sono ovunque, ce ne saranno almeno 800. Areopoli, se siete stanchi, e potreste esserlo, vale da sola la fatica odierna, con le sue architetture in pietra, valorizzate da restauri felici.
9. Domenica 29 aprile, Areopoli- Olimpia km421
La tappa è lunga, ma qualcosa bisogna sacrificare, soprattutto se il giorno dopo abbiamo l’imbarco e possiamo gestire la sosta, non escludendo la visita di Olimpia. Intanto proseguiamo da dove avevamo interrotto ieri, con le solite strade spettacoloari, il Màni storico ha ancora qualcosa da offrire. Breve deviazione per il monastero di Dekoulon, la strada intervalla spiagge invitanti fino a Kalamàta. Anche dopo, il percorso ci condurrà a Koròni, grazioso porticciolo, seguendo una costa leggermente meno frastagliata della precedente. La fortezza che domina il villaggio testimonia una storia tormentata a causa della posizione strategica. Conquistata prima dai francesi, poi dai veneziani, che non riscossero l’apprezzamento dei suoi abitanti, che la cedettero ai turchi, i quali a loro volta dovettero vedersela con gli spagnoli; decisamente un racconto complicato, ricco di fascino e movimentato. Una nuova strada permette di attraversare la penisola per raggiungere un altro gioiellino, Methòni, dominato da una fortezza veneziana, che si prolunga in un notevole fortino turco che domina il promontorio. Questa è una delle zone con le spiagge più belle di tutto il Peloponneso, e le nostre certezze in merito alla lunghezza della giornata ed il punto di arrivo, cominceranno a subire i primi cedimenti!! Arrivati a Kiparissìa, arrivare a Olimpia, potrebbe sembrare un gioco da ragazzi seguendo la costa, se non ci fossero le montagne dell’Arcadia, con i suoi paesini arroccati a testimonianza di un altro volto, l’ennesimo, di questa Grecia, sempre più affascinante: Karìtene, Stemnitsa e soprattutto Dimitsàna, faranno di tutto per abbreviare la tappa e spostare all’indomani la visita di Olimpia.
10. Lunedì 30 aprile, Olimpia- Patrasso, imbarco km162
Avremo resistito al fascino dell’Arcadia?? Olimpia sorge ai piedi del monte Kronìon, splendida testimonianza del monopolio di quasi 10 secoli sulla vita religiosa e politica dell’antica Grecia. La sua particolarità, è che non si trattava di una città, ma di un centro religioso organizzato secondo rigidi criteri gerarchici e dove la vita era ritmata da riti quotidiani ed eventi, il più famoso dei quali era rappresentato sicuramente dalle Olimpiadi. Le opzioni per Patrasso punto di imbarco, a questo punto saranno due: la veloce strada costiera a scorrimento veloce o la strada montana che taglia direttamente verso la fine di questa esperienza greca. Concediamoci la speranza, ma a qualcosa dovremo rinunciare……l’imbarco è previsto per le 18.00
11. Martedì I° maggio, arrivo traghetto, rientro libero
L’arrivo nel porto di Bari è previsto per le 9.30.
Nessun commento:
Posta un commento