Spettacolare fine settimana nell'Alta Tuscia, una perla incastonata tra Lazio, Umbria e Toscana, che offre ai visitatori più attenti, scorci suggestivi tra strade collinari ondulate, affascinanti borghi medioevali, parchi archeologici, una rete viaria scarsamente trafficata che si intreccia tra la Maremma ed il lago di Bolsena. La zona è rimasta in diverse aeree incontaminata da insediamenti urbani ed industriale ed offre, ancora oggi, vaste aree di primitiva bellezza, panorami selvaggi, punteggiati da boschi e laghi segnati dai molti torrenti che attraversano uno scenario di natura intatto. Cultura, relax, belle strade e buona cucina. Cosa chiedere di più ad inizio di stagione per una sana, spensierata, ritemprante attività moto turistica?
Itinerario di 354 km 4 giorni, 3 notti
dal 30 aprile al 3 maggio 2015
Programma di viaggio
>> Giovedì 30 aprile: arrivo
a Tuscania
l’arrivo è previsto nel pomeriggio a
Tuscania, tra le più belle e suggestive città della Tuscia, l’antica e misteriosa Tusena, antichissimo
centro etrusco. Pernottamento in Hotel*** (www.tuscaniahotel.it) situato
nel belvedere della città, e cena in ristorante tipico viterbese.
>> Venerdì 1° maggio: Tuscania
– Saturnia - Tuscania – Km 173
I più attenti avranno già notato che oggi
Tuscania, punto di partenza, coinciderà con il punto di arrivo di giornata. E’
un vero caso, non rinneghiamo le nostre certezze itineranti, ma l’anomalia ci permetterà al rientro nel pomeriggio di visitare con una guida esperta, questa
affascinante cittadina. Intanto via per strada seguendo percorsi secondari poco
trafficati, dimenticati da quelli
che hanno fretta e che ci condurranno al
Parco Archeologico di Vulci per una visita guidata.
“Sia maledetta Maremma e chi la ama sempre
mi piange il cuore quando ci vai dalla paura che non torni mai”. Le parole di questa canzone
toscana dell‘800 lasciano ben intendere lo spirito con cui si sentivano ed
immaginavano queste terre. L’itinerario ci spinge verso la “maledetta Maremma”
ed i suoi centri più famosi; Manciano e Saturnia: una leggenda narra che il dio Saturno, per punire gli
uomini che pensavano solo alla guerra, un giorno scagliò un fulmine sulla
Terra, facendo zampillare dal cratere di un vulcano, un’acqua sulfurea che
tutto avvolse. Da quel grembo accogliente gli uomini rinacquero più saggi e
felici. Ciò accadeva nel cuore della Maremma toscana, dove quell’acqua
zampilla ancora, a 37° e con un ritmo di 800 litri al secondo. Saturnia da sempre è famosa per le
sue terme di acqua sulfurea calda al cui fascino non scamperemo neanche noi,
moto turisti del nuovo millennio.
Proseguiremo
poi per la sottovalutata Semproniano, Sovana (la nostra preferita), Sorano, con
le sue case torri a picco sulla valle, Pitigliano arroccato su un rosso masso
tufaceo strapiombante su 3 lati. Rientro nel tardo pomeriggio per la visita
guidata di Tuscania, alla scoperta dei suoi segreti. Pernottamento in Hotel***
(www.tuscaniahotel.it) e cena a
base di prodotti della tradizione enogastronomica viterbese in ristorante
tipico certificato.
>> Sabato 2 maggio: Tuscania
- Civitella d’Agliano - Km 181
Altra
giornata ricca di sorprese durante la quale ci spingeremo verso il lago di
Bolsena. La prima meta sarà Capodimonte dominata dal castello Farnese, che
dall’alto di uno sperone roccioso si protende verso il centro di questo invaso
di origine vulcanica. Da quassù è ancora più facile vedere le isole di Martana
e Bisentina, che emergono a poca distanza dalla riva sud occidentale e che sono
probabili resti di crateri vulcanici secondari.
L’itinerario
prosegue in direzione Gradoli, costeggiando il lago in senso antiorario.
Fantastico il panorama. Passata Acquapendente entreremo nella riserva Naturale
di Monte Rufeno e ci concediamo alle gioie della guida su una strada molto
bella e priva di traffico, direzione Torre Alfina, che raggiungeremo con una
lunga deviazione per una strada desolata. Lungo il tragitto attraverseremo Trevignano e, avendo la possibilità e la
voglia, converrebbe tentare la sorte di sedersi ad uno dei pochi tavoli del
ristorante “La Parolina”, un’esperienza unica ( tel 0763717130, cell
3475308914). Bolsena ha un centro storico dominato dal Castello Mondaldeschi
dal quale è possibile godere di un bel panorama sul Lago e sulla città. Di
nuovo per strada, allontanandosi dal lago, la vista si apre su un panorama
stupendo. La destinazione è Orvieto, nella quale arriveremo da una strada che
ci permetterà di ammirare l’indiscussa bellezza di questo centro che si erge al
centro della valle del Paglia. Anche il viaggiatore più distratto e frettoloso,
dovrà concedere un minimo d’attenzione allo splendido duomo, capolavoro
dell’architettura gotica italiana.
Siamo quasi alla fine. Ultima sosta, probabilmente
la più attesa, prima di terminare la giornata nella splendida tenuta di Sergio
Mottura. Civita di Bagnoregio, la “Città che muore”, ci attende alta su di uno
sperone argilloso. Il piccolo borgo domina letteralmente la Valle dei Calanchi,
unita al mondo solo da un lungo e stretto ponte pedonale, racchiude un ciuffo
di case medioevali ed una popolazione di pochissime famiglie. L’arrivo di
giornata è a Civitella d’Agliano, un borgo medievale che sorge su un colle che
declina verso la valle del Tevere. Ci attende una serata speciale, subito aperitivo
e visita guidata della cantina scavata nel tufo sotto il borgo, a seguire cena degustazione
e pernottamento presso il famoso Wine Hotel di Sergio Mottura (www.sergiomottura.it).
>> Domenica 3 maggio: Partenza
da Civitella d’Agliano
Partenza da Civitella d’Agliano e
rientro. Partenza e scioglimento della comitiva.
Informazioni
La tenuta Mottura si estende su 130 ettari in un territorio ricco di risorse naturali,
delimitata ad ovest dalle colline e dai calanchi argillosi di Civitella
d'Agliano e ad est dalla pianura umbra bagnata dal Tevere.
La tenuta
appartiene dal 1933 alla famiglia Mottura che ha voluto salvaguardarne quanto
più possibile il ricco patrimonio naturalistico. Negli anni Sessanta iniziò la
trasformazione e la modernizzazione dell'azienda: dalla conduzione a mezzadria
si passò a quella diretta; si intensificò la ricerca per un utilizzo ottimale dei
terreni coltivabili dove la vite ha ritrovato il proprio habitat. I vecchi
vigneti, impiantati molte generazioni fa, erano, come in tante altre zone,
impostati secondo il sistema ereditato dagli Etruschi: le viti erano
"maritate" a piante d'alto fusto che le sostenevano. Nel rinnovamento
dell'azienda vennero sostituite da vigneti specializzati, utilizzando strutture
e criteri di modernità, fino ad arrivare a coprire gli attuali 45 ettari
coltivati a vigneto, mentre ogni anno nuovi impianti garantiscono una
continuità del livello qualitativo raggiunto.
Nello
scegliere le varietà da impiantare, quelle indigene, presenti nella zona da tempi
immemorabili, sono sempre state privilegiate, selezionandone costantemente i
cloni dalle caratteristiche più adatte alla vinificazione. Inoltre, la lunga
coltivazione nello stesso ambiente ha prodotto una selezione naturale delle
specie che meglio si difendono dagli agenti patogeni locali.
I vigneti
sono coltivati secondo le normative dell'Associazione Italiana per
l'Agricoltura Biologica in conformità al regolamento biologico CE2092/91: l'istrice è stato scelto come
simbolo perché quest'animale, timido e dai gusti delicati, vive esclusivamente
in luoghi dove viene rispettato l'equilibrio ecologico.
Sovana è ferma nel suo remoto passato,
solitaria, su di un pianoro tra 2 gole, in una campagna serena. Nell’alto medioevo era il centro, spostato qui
da Roselle già etrusca, dell’immenso dominio feudale degli Aldobrandeschi. La
non lontana necropoli etrusca (il nucleo principale è del IV-III sec. a.C.) è
un significativo esempio di un fenomeno monumentale ben vasto, quello delle
“città dei morti” su pareti di roccia. Gli abitati si ponevano negli altipiani;
dalle balze scoscese che li delimitavano, spianato il sasso, si sbozzavano
architettonicamente le dimore dei defunti. La tendenza si manifestò
nell’entroterra di Cerveteri (VI-V sec. a.C.) e dilagò verso Tarquinia e Vulci
(nel Lazio settentrionale e nella Toscana meridionale si contano così numerose
di tali necropoli, nei territori di Sutri, San Giuliano, Blera, Norchia, Castel
D’Asso, Tuscania).
I segreti dell’Alta Tuscia dal 30 aprile al 3 maggio
2015
Itinerario motociclistico di 354 km
in 4 giorni/3 notti
>> Quota individuale di partecipazione:
Sistemazione in camera singola € 495,00
Sistemazione in camera doppia € 425,00
La quota comprende:
§ Accompagnatore.
§ 3
pernottamenti inclusa prima colazione
§ 2 cene a
Tuscania, bevande incluse
§ Aperitivo e
visita alle cantine Sergio Mottura
§ 1 cena
degustazione al Wine Hotel di Sergio Mottura
§ Ingresso e visita
guidata al Parco Archeologico di Vulci
§ Visita
guidata al borgo di Tuscania
§ Carta
stradale regionale 563 Michelin 1/400.000, con percorso evidenziato.
§ Tracciatura
percorso per sistemi satellitari Garmin.
La quota non comprende:
pasti e bevande per il pranzo, carburante
moto, spese inerenti la moto, pedaggi stradali e autostradali, mance, extra e
le spese personali. Tutto quanto non espressamente indicato nella voce “la
quota comprende”.
Opzionale su richiesta: Assicurazione
di Viaggio. Variazioni sul programma di viaggio.
>> Iscrizioni, previa
verifica disponibilità e raggiungimento partecipanti (10 persone), garantite
fino al 15 marzo 2015, previo versamento acconto di €100
sistemazione in camera doppia, €125 euro sistemazione in camera singola. Saldo entro il 13 aprile 2015.
>> Coordinate per effettuare il bonifico
bancario:
C/C
intestato a SL&A s.r.l. – Monte dei Paschi di Siena - Roma –
IT02J0103005015000061263954
BIC PASCITM1382
Nella causale citare:
nome, tipologia di camera e “I segreti dell’Alta Tuscia – 30 aprile/3maggio
2015””. Al momento del pagamento si ritengono accettate le “Condizioni generali
di contratto di vendita di pacchetti turistici” scaricabili dal sito www.talentiitaliani.it. L’organizzazione si riserva variazioni sul
programma, e utilizzo di altre strutture/servizi di pari livello o superiore.
>>
Per informazioni e prenotazioni: un’altracosa travel - Diego
>>
Per informazioni: landsails
- Giovanni
tel. +393476693385 - e-mail: giovanni.lamonica@gmail.com - www.landsails.Iit - http://landsails.blogspot.com/
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