26 novembre 2023

Ritorno in Trinacria

Un’isola di spiriti, di profumi e di sensazioni, dove si accumula un troppo di tutto. E con questa ricchezza che ogni volta dobbiamo fare i conti, per esserne all’altezza e poi saperla usare con grazia, fantasia ed inventiva. Dobbiamo, ogni volta, creare l’incanto, potrebbe sembrare complicato, ma questa splendida isola, il polmone del Mediterraneo, viene sempre in soccorso. Itinerario rivoluzionario anche per chi ha viaggiato con noi a queste latitudini più e più volte........

Perché sei venuto in Sicilia? 

Per l’incanto promesso. 

Perché torni in Sicilia? 

Perché sono stato incantato. 

Speriamo sia così anche questa volta, ma siamo davvero fiduciosi!!

 

“La Sicilia è il paese delle arance, del suolo fiorito la cui aria, in primavera, è tutto un profumo……ma quel che ne fa una terra necessaria a vedersi e unica al mondo, è il fatto che da un’estremità all’altra, essa si può definire uno strano e divino museo di architettura”

Guy De Maupassant


    TAPPE:

    Giovedì 25 aprile, traghetto

    Venerdì 26 aprile, Palermo- Marsala km 204

    Sabato 27 aprile, Marsala, riposo 

    Domenica 28 aprile, Marsala- Bagheria km 235

    Lunedì 29 aprile, Bagheria – Portopalo km 198

    Martedì 30 aprile, Portopalo- Regalbuto km 263

    Mercoledì I° maggio, Regalbuto- Donnalucata km 232

    Giovedì 2 maggio, Donnalucata- Catania km 188

    Venerdì 3 maggio, Catania- Caprileone km 247

    Sabato 4 maggio, Caprileone- Palermo km 306


2024, Ritorno in Trinacria

2 opzioni possibili, per chi non avesse giorni a disposizione per poter sfruttare 

i due ponti festivi a fine aprile:


Dal 25 aprile al 5 maggio, 10 giorni, 9 notti, km 1872

Oppure

Dal 28 aprile al 5 maggio, 7 giorni, 6 notti, km 1445


PROGRAMMA DI VIAGGIO:

 

1  giovedì 25 aprile, traghetto

Il nostro viaggio avrà inizio imbarcandoci da Napoli o da Civitavecchia, la sera del giovedì per raggiungere alle prime luci dell’alba Palermo.

 

2  venerdì 26 aprile, Palermo- Marsala km 204

Allo sbarco, ci aspetta una delle nostre solite giornate, la prima di questo viaggio, e come non iniziare nella solita gustosa maniera?? Ci attendono gli amici dell’elegante Bar Pasticceria Sampolo, per assaggiare i loro rinomati cannoli. Una volta appagati i sensi, saliremo sul monte Pellegrino, che ospita il Santuario di Santa Rosalia e da cui si gode un panorama mozzafiato sulla città e sulla baia di Mondello, che raggiungeremo subito dopo. Qui accederemo ad un’area privata, ingresso a pagamento, che permette di raggiungere Capo Gallo, nella riserva naturale omonima. Ma è ora di mettersi in marcia, lo faremo seguendo la ss113, che segue la costa lambendo piccoli borghi, come Sferracavallo con il suo caratteristico porticciolo, o Isola delle Femmine. La statale ci accompagnerà fino all’ingresso di Castellamare del Golfo, prima di affrontare i pochi chilometri che ci separano dall’antico borgo di Scopello, recentemente rivalutato grazie alla sua vicinanza con la Riserva Naturale dello Zingaro. La tonnara merita una sosta per una foto. L’arrivo di giornata è previsto a Marsala, una new entry negli arrivi di giornata, dove per farci perdonare tale imperdonabile mancanza, faremo un intero giorno di sosta l’indomani. Ma non prima di aver scalato il Monte Erice, dove si annida uno dei borghi più caratteristici dell’isola.

 

3  sabato 27 aprile, Marsala, riposo

Marsala, ricca di storia, ricordata per lo sbarco dei mille che qui avvenne l’11 maggio 1860, è soprattutto famosa per la produzione di vini. Naturalmente c’è anche dell’altro. La prima parte della giornata sarà dedicata alla visita del Baglio Anselmi, oggi sede del Museo archeologico regionale ma fino al secolo scorso utilizzato, tanto per cambiare, come stabilimento vinicolo. È parte del Parco Archeologico di Lilibeo. Nel 1986 fu scelto per l’esposizione e la conservazione del relitto di una nave punica e dei numerosi reperti archeologici datati II e I secolo a.C. fino al I d.C., e di una straordinaria collezione di anfore che indicano la fiorente attività commerciale in questo mare. Il pomeriggio invece, ma era prevedibile, ci dedicheremo ad un approfondimento enologico, con La visita guidata all’interno delle Cantine Florio, un viaggio che inizierà davanti ai maestosi tini giganti, costruiti alla fine dell’800 e ancora utilizzati per l’affinamento del marsala, per poi proseguire all’interno delle 3 affascinanti bottaie, lunghe 165 metri e intervallate da ben 104 arcate, sotto cui si allineano 1.400 caratelli e circa 600 fra botti e tini. Dopo il tour, passeremo alle avanguardistiche Sale di degustazione Donna Franca e Duca Enrico. Per concludere alla nostra maniera, la sera saremo ospiti a cena in una pescheria inaugurata nel 2010 e che grazie alla qualità ed alla conservazione dei suoi prodotti ha avuto una naturale crescita sconfinando nella ristorazione………

 

4   domenica 28 aprile, Marsala- Bagheria km 235

Di nuovo per strada, seguendo un itinerario illogico, stiamo tornando verso est, dal punto in cui, due giorni prima siamo sbarcati?? Possibile?? Va bene, stavolta non abbiamo scuse, siamo stati scoperti……ma se vi dicessimo che sarà una giornata sorprendente percorrendo strade dimenticate, spesso chiuse alla circolazione, con un traffico quasi inesistente?? Un fascino visivo che il Verga così definiva: “campi immensi, dove scoppiettava solo il canto dei grilli, quando il sole batteva a piombo” e che può offrire, soprattutto in primavera, colori e profumi da stordire anche i più irriducibili macinatori di chilometri. Panorami infiniti per concludere le nostre fatiche viarie a Bagheria, a due passi da Palermo, che darà la possibilità agli eventuali ritardatari che non hanno potuto sfruttare il mega ponte che questo 2024 ci ha generosamente concesso di ricongiungersi alla comitiva l’indomani.

  

5  lunedì 29 aprile, Palermo- Portopalo km 198

La meta di giornata è un altro must, avremmo voluto cambiarlo per creare un itinerario letteralmente rivoluzionario, ma da parte degli affezionati, c’è stata una specie di insurrezione gastronomica ed abbiamo dovuto mantenerlo anche per quest’anno, cosa che in fin dei conti non ci dispiace affatto!! Ma ci siamo sfogati sull’itinerario. Prima il ricongiungimento con chi sbarcherà la mattina per unirsi al gruppo. Strade desolate, solitarie, chiuse al traffico, che rappresentano l’anima di questa terra, che spingono la vista a perdita d’occhio. No, qui non passa molta gente: le nostre strade, quelle che danno un senso ad un viaggio! L’interno della Sicilia è famoso per i paesi balcone, piogge di case arroccate su speroni rocciosi, da cui “franano” verso il basso e che scenograficamente dominano il paesaggio circostante. Prizzi è la sorpresa che non ti aspetti, il paese balcone per eccellenza. Arriveremo in maniera vigliacca, alle sue spalle, sorprendendo un po' tutti, compreso noi!! Riusciremo ad uscire dal labirinto viario una volta entrati nel dedalo del suo nucleo abitativo?? Ma il cuore pulsante della Sicilia ha in serbo ancora sorprese per questa giornata, fatte di panorami sconfinati, sorprendenti ed inaspettati, che scopriremo semplicemente, guidando per strade desolate fino alla meta di giornata. Alla fine, raggiungeremo Porto Palo di Menfi per una memorabile serata con cena a base di pesce fresco e un risveglio con una colazione vista mare.

 

6  martedì 30 aprile, Portopalo- Regalbuto km 263

Di nuovo in viaggio, dirigendoci verso Sciacca, per una statale, la 79, ormai dimenticata dai più, ma a cui noi siamo particolarmente affezionati. Poi, una volta imboccate strade più scorrevoli, raggiungeremo la “Città dei templi”. Facoltativa la visita guidata alla Valle dei Templi di Agrigento dichiarata dall'Unesco nel 1997 patrimonio dell'umanità. Il percorso archeologico è un viaggio nel tempo alla scoperta dei resti delle gloriose civiltà del passato. Nuovamente in sella, e dopo aver sostato in un ristorante di pesce a San Leone, riprenderemo la strada, spingendoci all’interno. Enna è il balcone di Sicilia, a voi i confronti con la suggestiva Prizzi. Ci arriveremo per le solite strade desolate, solitarie e suggestive e da qui ci spingeremo verso est, con l’Etna che inizia a dominare l’ambiente ed i panorami fino al punto previsto per la sosta. Una piccola perla scoperta un paio di anni fa in ricognizione, una delle tante perlustrazioni necessarie in questa terra splendida che offre sorprese ad ogni esperienza, con “il Gigante” a vista che domina il paesaggio circostante e cucina di livello

 

7  mercoledì I° maggio, Regalbuto- Donnalucata km 232

Oggi ci si spinge decisamente verso sud, il fine tappa sarà un’altra nuova entrata. Ma prima Piazza Armerina, famosa per la sua Villa Romana del Casale, sito UNESCO, considerata una tra le più prestigiose testimonianze monumentali del periodo tardo antico nel Mediterraneo, e Caltagirone conosciuta nel mondo per la produzione artigianale della ceramica. Da non perdere una passeggiata tra le stradine della città animate da numerosi negozietti in cui sono esposti i prodotti tipici di questa antica arte: mattonelle, candelieri, fischietti, piatti, albarelli, vasi.  Ma merita sicuramente particolari attenzioni la scenografica scalinata: cento quarantadue gradini che collegano la città alta alla città bassa. La scala fu costruita nel ‘600 e nel 1954 le alzate di ogni gradino furono rivestite con mattonelle in maiolica, in un tripudio di motivi geometrici. Finiremo la nostra corsa a Donnalucata, in riva al mare.

 

8  giovedì 2 maggio, Donnalucata- Catania km 188

Il viaggio riprende nella provincia di Ragusa per dedicare le nostre attenzioni a due tra le più pittoresche città di tutta la Sicilia: Scicli e Modica. Suggerita una sosta all’Antica Cioccolateria Bonajuto che affonda le sue origini nel 1880. Lambiremo anche Ragusa Ibla, ma la strada ed il programma visite ci spingerà verso nord percorrendo la Giarratana, una gioia per la guida, per poi deviare e concederci una breve sosta nell’isola di Ortigia. Il pomeriggio sarà dedicato alla Città di Catania, con una visita guidata al centro storico il cui barocco è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. La sera, cena in un’osteria tipica situata nel mercato del pesce, per un’altra esperienza gastronomica, l’ennesima, aggiungeremmo!!

 

9  venerdì 3 maggio, Catania- Caprileone km 247

Ci rimettiamo in viaggio, dirigendoci speditamente verso l’Etna, che domina incontrastato il panorama, la montagna dove fuoco, acqua e luce s’incontrano, si fondono, intrecciandosi per donare uno spettacolo unico. Qui la natura offre dei paesaggi incontaminati e strade incredibilmente scenografiche, racchiusi nel Parco dell’Etna istituito nel 1987, primo in Sicilia. Ci dirigiamo verso Nicolosi e iniziamo a percorerre la spettacolare strada per salire al rifugio Sapienza, il punto di partenza per le escursioni al cratere del più alto vulcano attivo d’Europa (3.340 m.). Aggireremo il gigante nero dal lato est per una tappa che offrirà per gran parte della giornata strade spettacolari, anche percorrendo i Monti Peloritani, prepariamoci allo straordinario!! La ss185, la strada statale di Sella dei Mandrazzi, è a nostro modesto parere, una delle regine del percorso. Ma l’arrivo è ancora distante e dopo tanto spettacolo viario, ecco un’altra fetta di Sicilia, sconosciuta ai più, che ci consentirà di giungere a Capri Leone, dove ci attende un’altra esperienza culinaria degna di nota, una vera sorpresa in attesa di acquisizione stellata, ma a noi va bene già così.

 

10  sabato 4 maggio, Caprileone- Palermo km 306

L’ultima tappa, la più lunga del viaggio, ma vedrete che sorprese! A dire il vero, si inizierà in maniera banale, per strade secondarie, complicate, raggiungeremo la ss113 settentrionale Sicula, qualche decina di chilometri per poi infilarci nuovamente nel cuore dei Nebrodi. Una sconosciuta provinciale che alla fine di un’interminabile serie di curve, dovrà congiungersi con un'altra statale mitica, quella dell’Etna e delle Madonie. Per lunghi tratti guideremo sul percorso della Targa Florio. Altra giornata indimenticabile, arriveremo, piomberemo, rende meglio l’idea, su Termini Imerese, e saremo ormai in dirittura di arrivo. Ma troveremo il tempo per il caffè a Porticello e l’immancabile escursione a Capo Zafferano. 10 giorni fa abbiamo iniziato il nostro peregrinare isolano da Capo Gallo, per finire ad un altro promontorio, in mezzo la baia di Palermo. È davvero finita, l’imbarco per il continente in serata.





















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