19 novembre 2022

TRINACRIA, i giorni della Candelora

 

Sicilia, li jorni dela cannalora

dal 27 gennaio al 5 febbraio 2023

Itinerario di km 1719


“Ppà cannalora a mmirnata ie fora......ma se fora un iè, n’atri quaranta jorma cci nn’è!!”

Dicono che la Sicilia sia una delle migliori destinazioni invernali per una fuga dalla triste routine quotidiana che attanaglia i più nella stagione fredda dell’anno. Ma.......anche in moto?? 

Ed il freddo?? I popoli scandinavi in queste situazioni sono soliti ripetere:

“Non esiste cattivo tempo, ma solo cattivo equipaggiamento”.

I giorni delle merla sono i giorni più freddi dell’anno o almeno così dovrebbe essere anche in Sicilia. Noi abbiamo tentato già qualche volta negli anni passati, epico un capodanno sui Nebrodi e dobiamo dire che i risultati sono stati tutt altro che disastrosi, anzi!! 

Quindi si ritenta, in uno dei mesi più freddi dell’anno,  gennaio, solito giro antiorario, la solita particolare attenzione alla gastronomia, con delle nuove sorprendenti proposte, dei graditi rientri e le sempre apprezzate conferme.

Avutro che Pamir, chisti su strate, come dicevano i miei amici palermitani!!

Trinacria, arriviamo.

Chiudiamo con un altro proverbio, speriamo di buon auspicio:

“Si nun chiovi pi la cannalora di l’invernu semu fora”



Programma:


1  venerdì 27 gennaio, traghetto Napoli Palermo

il viaggio iniza da Napoli, imbarco alle 20, sistemazione in cabina per poi trasferirsi a tavola, degustazione di mozzarella di bufala, acquistata preventivamente in uno dei nostri caseifici preferiti. Poi tutti in branda, sbarco previsto per le 7 domani mattina.


2  sabato 28 gennaio, Palermo- Marsala km 206

A prescindere dall’orario di arrivo, ormai ci sono dei veri e propri riti da rispettare. Come non iniziare nella solita gustosa maniera?? Ci attendono gli amici dell’elegante Bar Pasticceria Sampolo, per assaggiare i loro rinomati cannoli. Una volta appagati i sensi, saliremo sul monte Pellegrino, che ospita il Santuario di Santa Rosalia e da cui si gode un panorama mozzafiato sulla città e sulla baia di Mondello, dove a breve picchieremo affrontando una serie infinita di tornanti da una strada panoramica. Dopo una breve sosta nel suo porticciolo per un caffè, ci dirigeremo verso Sferracavallo e ci terremo sulla statale 113 costiera, in direzione di Castellammare del Golfo, Scopello per salire poi ad Erice dalla via più tortuosa. Giornata di riti gastronomici propiziatori: arancine, pane cunzato e dolci di mandorle. L’arrivo è previsto a Marsala.


3  domenica 29 gennaio, Marsala- Bagheria km 223

La sosta di questa sera in uno dei nostri ristoranti preferiti, merita uno sconvolgimento alla logica di un percorso ragionato, armonico e ben costruito. No, stavolta proprio non ci siamo!! E per far digerire il ritorno quasi al punto di partenza dopo appena due giorni di viaggio, abbiamo dovuto cercare, cercare le strade più strette e colorate di “verde” presenti sulla cartina stradale. Saranno tutte transitabili?? Mah, non ci sono certezze ma possiamo solo dire che il punto di arrivo e la cena della sera lasceranno il segno.........


4  lunedì 30 gennaio, Bagheria- San Leone km 239

Un coast to coast, dal Tirreno al Mediterraneo, per scoprire che la Sicilia non è solo coste ed acque cristalline, ma  ha anche un interno che apre alla vista panorami sorprendenti e che in questo periodo si possono incontrare anche temperature piuttosto rigide!! Siamo nella Sicilia dei melanconici, silenziosi, appassionati spazi, quella che Tommasi di Lampedusa, nel suo famoso Gattopardo descrive così: “….riappare l’aspetto della vera Sicilia, quello nei cui riguardi città barocche ed aranceti non sono che fronzoli trascurabili: l’aspetto di un’aridità ondulante all’infinito, in groppe sopra groppe, sconfortate ed irrazionali, delle quali la mente non poteva afferrare le linee principali, concepite in un momento delirante della creazione: un mare che si fosse ad un tratto pietrificato nell’attimo in cui, un cambiamento di onde avesse reso dementi le onde…” Una Sicilia meno nota ma sicuramente non meno affascinante, un itinerario che unisce due coste da Bagheria fino a San Leone, a due passi da Agrigento.


5  martedì 31 gennaio, San Leone- Donnalucata km 210

Oggi seguiremo la costa, ma evitando la veloce ss115, troppo trafficata, troppo rapida, troppo di troppo, praticamente inutile  per noi che, ormai geneticamente siamo lenti, dediti a smarrirci, ma speriamo riflessivi e curiosi. A tal punto che, quando costretti, tra Licata e Gela, dove la statale monopolizza il sistema viario, alcune provinciali intervengono in nostro aiuto spingendoci verso Butera per poi ripiombare verso il mare ed attraversare la riserva naturale di Randello, seguiremo la costa fino all’arrivo a Donnalucata, per un’altra sorprendente new entry culinaria.


6  mercoledì I° febbraio, Donnalucata- Portopalo di Capopassero km 232

Giornata dedicata alla parte orientale dell’isola, tra campagne, speriamo assolate e città barocche di straordinaria bellezza e suggestione. Oggi ci terremo lontani dal mare. Questa è sicuramente la parte meno visitata di questa splendida terra. La nota lieta è sicuramente rappresentata dalle strade, belle, poco trafficate, immerse in una campagna solitaria che permettono di raggiungere le massime espressioni del barocco siciliano in tutta rilassatezza. Scicli, Modica, Ragusa, sono sicuramente alcune delle più rappresentative, famose in tutto il mondo per le loro architetture. E le soste possono essere influenzate anche dalla gastronomia locale: gelati, cioccolato, formaggi, ogni centro offre un prodotto da assaggiare. Ci spingeremo ancora più a nord, percorrendo due delle “migliori” strade statali della zona. Arriveremo quasi inconsapevolmente, percorrendo strade dimenticate al punto di arrivo di giornata, Portopalo di Capo Passero, estremità più a sud della Sicilia, con l’isola delle correnti e la splendida tonnara appena usciti dal paese.


7  giovedì 2 febbraio, Portopalo di Capopassero- Catania km 211

Inizieremo la giornata incontrando quasi immediatamente sul percorso, il pittoresco porticciolo di Marzamemi, antica tonnara e borgo peschereccio, che ultimamente ha perduto il suo fascino di luogo dimenticato, rimanendo comunque un punto di richiamo turistico, forse troppo frequentato, che paga scotto della sua popolarità e di una location unica ed  esclusiva!! Si prosegue poi per arrivare a Noto, piccolo gioiello barocco, arroccato su un altopiano che domina la valle dell'Asinaro, coperta di agrumi. Al termine, ancora verso l’interno, lambendo Noto Antica, per poi proseguire verso il mare, visitare Siracusa e l’isola di Ortigia, per poi puntare decisamente verso Catania, stasera ceneremo nel famoso mercato del pesce di Catania.


8  venerdì 3 febbraio, Catania- Isnello km 207

L’Etna a vista è un richiamo ipnotico a cui è difficile sfuggire ed anche stavolta punteremo decisamente verso Nicolosi, per poi piegare ad ovest per aggirare “a muntagna” dal lato orientale. Se il tempo lo permetterà, tenteremo la salita al rifugio Sapienza seguendo due strade diverse e per poi reimmeterci sull’itinerario. Ci attendono probabilmente le statali più belle dell’isola, dove la spettacolare bellezza dei panorami, viene spesso accompagnata anche da un asfalto a volte entusiasmante. Le nostre gomme taglieranno viariamente l’isola in due, fino al nostro ingresso nel parco regionale delle Madonie dove, percorrendo lunghi tratti del percorso della Targa Florio, arriveremo alla meta di giornata, Isnello, per un’altra esperienza culinaria inaspettata.


9  sabato 4 febbraio, Isnello- Palermo, imbarco km 191

Come sempre, affronteremo l’ultimo giorno come se non fossimo alla fine del viaggio, trasformando la giornata in un semplice, banale avvicinamento al porto ed all’imbarco che ne sancirà la fine. Le Madonie ci circondano e dovremo uscirne, facendolo alla solita maniera. Sarà un’altra giornata indimenticabile, percorrendo strade solitarie che rappresentano l’anima di questa terra. Da Isnello, si scende verso il mare, poi Piano Zucchi, Polizzi Generosa, Scillato, Caltavuturo, Cerda, Sciara, Caccamo. No, qui non passa molta gente: le nostre strade, quelle che danno un senso ad un viaggio!! Cominceremo a sentire l’odore del mare, scendendo verso Termini Imerese, per riprendere la costa e compiere l’ennesimo rito, la sosta caffè nell’incredibile porto di Porticello e il passaggio d’obbligo sul promontorio di Capo Zafferano. A questo punto siamo davvero alla fine. Resta solo da acquistare la scorta di arancine da consumare una volta a bordo!


10  sabato 5 febbraio, Napoli, sbarco, rientro in sede.













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