8 giorni, 1492 chilometri |
“Guarda che strada, lì, in mezzo alla montagna!!”
“Scherzi? Quello è il dito, Capo Corso, lì le strade sono tutte così, senza protezioni, strettissime e pericolosissime!”
Il traghetto sta per attraccare nel porto di Bastia e non so perché, ogni volta che arrivo in Corsica mi ritornano alla mente le parole di 2 giovani livornesi ascoltate nel 1993, in una situazione analoga.
1993, la prima volta, quasi 20 anni!!! 20 anni, cominciamo a farci vecchi!!!
La
formazione è pronta e per me che sono per le tattiche offensive, sembra davvero
il massimo!!
Davanti
2 centravanti, lo so non si fa, è troppo rischioso, ma chi se ne frega!!! Dino
e Camillo garantiscono continuità, ricerche fluide e tempistiche serrate!
Sulle
fasce, a dx Davide che garantisce afflusso costante ai 2 “cannibali” dell’area,
a sx Christian, fisicamente il più apposto ed in grado di sostenere tanto
lavoro!!!
A
centrocampo i medici romani, Ferdinand, Riccardo, Edoardo e Sergio!!!
Paolo
a controllo della mensa di gioco, tutto sommato sarà quello che più soffrirà il
ritmo sfrenato del gruppo, dettato da degustazioni estemporanee, assaggi fuori
orairio e cene pantagrueliche. Il problema è se le tavole ed i ristoranti corsi
resisteranno a tanto atletismo culinario!!!! La previsione è quella di un vero
e proprio e scontro enogastronomico, dove tutto verrà degustato, ingurgitato,
divorato e digerito!!!
Poi
interviene il fato, con Dino che alla fine di luglio si schianta contro le
vetrine di un mobilificio, ferendo la moto e fratturandosi la clavicola. Il
recupero è lento ed alla data stabilita per la partenza, l’omone è ancora
convalescente, intimorito dai dolori e dalle cazzate a cui periodicamente si abbandona,
pazienza!!
Anche
Sergio e Pierfrancesco per motivi familiari e di lavoro si vedranno costretti a
rinunciare, così che la mattina di un imprecisato sabato di settembre, Kalliste
ci accoglie nel porto di Bastia.
Kalliste,
così i greci chiamarono la Corsica, la più bella, un nome ampiamente meritato e
che una settimana di bel sole con temperature assolutamente al di sopra delle
medie stagionali consolideranno nei ricordi della squadra enogastronomica!!
“Una
settimana?? Che ci andate a fare tutto questo tempo, in 4 giorni l’avevamo
girata tutta!!”
La
frase mi è stata ripetuta prima della partenza, ma anche ad alcuni dei mie
compagni e più di una volta, con i soliti toni di chi tanto pensa di sapere e
poco conosce. Penso alla Balagne, l’Alta Rocca, la Castagniccia, al deserto
degli Agriates e penso che probabilmente il tempo non sarà sufficiente.
Nella mia seconda esperienza alla
scoperta di quest’isola, avvenuta qualche anno fa, in un bar nella regione
della Balagna, uno degli avventori mi raccontò questa leggenda: “Si narra che
Dio, un giorno, decidendo di creare un angolo idilliaco dove riposare in pace,
prese una parte degli altopiani desertici della Spagna, i fiumi della Germania,
le montagne dell’Italia, le foreste della Francia e li piazzò con un colpo
deciso nel cuore del Mediterraneo, creando la Corsica.”
Diversi anni sono passati ma il
tempo non ha minimamente scalfitto la bellezza di questa splendida roccia
conficcata nell’angolo più azzurro Mediterraneo ed ogni volta che si torna a
visitarla le sensazioni sono sempre di meravigliato stupore!!!!
Saranno
8 giorni, intensi, altro che 4, accompagnati da un tempo davvero splendido, 10
minuti di pioggia scarsa, senza appunti presi, anche se c’era davvero tanto da
scrivere.
8
giorni, con un gruppo di amici dove, devo ammetterlo, mi sono divertito guidando,
cazziando Vito, che mi scassava la minchia con il materassino che gli avevo
prestato, cercando sistemazioni, ma anche Camillo che poi trovavo comodamente
seduto in una trattoria con 2 boccali di Pietra, la birra corsa alle castagne:
”era ora, ti stavo aspettando!!”; fiutando ristoranti, spiagge appartate dove
fare il bagno e bivaccare, potrei scrivere pagine, parlando del fantastico
ristorante di A Flatta, sopra Calenzana,
del bivacco nella spiaggia di Cupabia, della fantastica mangiata di
frutti di mare sulla palafitta del ristorante Aux Coquillages de Diana che si
affaccia sull’Etang de Diane, della trattativa con la titolare dell’albergo le
Florida nella sperduta Zicavo, terminata con uno schiaffo su una guancia ma con
lo sconto ottenuto, della bellezza della spiaggia di Salleccia nel deserto
degli Agriates, delle incredibili strade della Balagne e della Castagniccia, del
Col de Scalella per arrivare a Bastelica, della foresta di Coti Chiavari, del
Defilè dell’Inzecca, e terminare con le splendide serate, oppure pubblicare solo
le foto e qualche video.
Accontentatevi!!!
L’ultima
sera, rientrati sul continente, prima di sciogliere il gruppo, ci siamo
concessi la solita serata a base di chianina da Riccardo alla Badia di
Moscheta, Ferdinand ha dedicato il primo brindisi alla Corsica: “un posto
straordinario!!”
E’
proprio vero, “la più bella” anche stavolta ha stregato tutti.
Arrivederci
Kalliste!!
8
giorni, 1492 km, migliaia di curve, pochissimi rettilinei!!!!
E per concludere, le acrobazie di Ciccio Picazza
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