In occasione dei ponti di fine aprile, continua la proposta dei fine settimana regionali. Per chi volesse sfruttare i giorni di festa, nell’occasione ci sarà anche la possibilità di estendere la solita 4 giorni inserendo due tappe. Si partirà da posizione dominante sul tavoliere, sullo sfondo il Gargano in lontananza, spingersi su altipiani desolati e poco frequentati per transitare dalle saline di Margherita di Savoia, prima di dedicare un’intera giornata alle strade dello sperone d’Italia.
Programma. itinerario di km 568:
1 sabato 22 aprile, arrivo a Troia (facoltativo, arrivo il venerdì a Pescara)
Si inizia da Troia, antichissima città ai piedi dei monti Dauni, roccaforte dell’impero bizantino, ad
una grande storia si accompagna una grande storia gastronomica, che sperimenteremo la sera a
cena in una delle trattorie di questa ridente cittadina.
Per chi volesse, possibilità di anticipare la partenza al giorno prima, facendo sosta a Pescara il
venerdì, precisamente sul lungomare di Montesilvano, per concedersi una cena a base di pesce
nel nostro ristorante preferito. La mattina dopo per strade statali e provinciali arriveremo dopo
260 chilometri, al punto di partenza del nostro giro in terra di Puglia, Troia, dove il gruppo si
compatterà. Pernottamento in albergo diffuso nel centro storico, all’arrivo aperitivo di
benvenuto con degustazione di prodotti tipici.
2 domenica 23 aprile, Troia- Peschici km 287
Un’ultima occhiata al panorama dall’abitato e ci tuffiamo per strade provinciali spingendoci nel Tavoliere profondo dove i pochi incontri lungo il tragitto, non nascondono la propria meraviglia di come siamo potuti finire qui. Strade dimenticate per arrivare inaspettatamente al mare. Siamo in dirittura d’arrivo, o quasi. Attraverseremo le saline di Margherita di Savoia, un ambiente suggestivo, fatto dalle vasche evaporanti e dagli enormi cumuli di sale, ben visibili anche a distanza mentre si percorre la litoranea e che occupano quasi la totalità delle intere saline. Qui lungo 20 Km di costa, su una profondità di 4, fin dal III Secolo a.C. si estrae il sale ed oggi gli impianti coprono 4000 ettari, quasi metà del territorio del comune, un luogo che prese il nome dalla prima Regina che i Savoia “regalarono” all’Italia. Il percorso prosegue per fare ufficialmente l’ingresso in quella che è la meta del nostro viaggio. Inizieremo a fare la conoscenza con le strade di questo fantastico promontorio, concedendo le nostre attenzioni alla sua parte settentrionale ed alla zona del lago di Varano. Il Parco Naturale del Gargano offre agli occhi del visitatore una varietà di habitat differenti e biodiversità da lasciare senza fiato. Il motivo risale alla conformazione morfologica dello "sperone d'Italia" e alla sua storia. Quando cominciarono ad emergere gli Appennini il Gargano non c'era ancora, o meglio era solo un'isola, separata dal continente. Solo più tardi il promontorio si sarebbe congiunto alla terra ferma formando l'inconfondibile forma da cui il soprannome. Pernotto nella suggestiva baia di san Nicola, cena in bar trattoria in riva al mare.
3 lunedì 24 aprile, Peschici, loop Gargano km 281
Il promontorio del Gargano, il cui nome sembra riallacciarsi per alcuni al termine mediterraneo che significa monte, anfratto, gola, per altri ad un mitologico pastore, il dio Gargan, passa da paesaggi montani, con cime anche oltre i 1000 metri, a paesaggi marini, con la costa, quasi sempre a strapiombo su di un fantastico mare. Questa breve esposizione del territorio rende chiari gli obiettivi di giornata. Si inizia nella maniera più complicata possibile, in maniera illogica, più del solito. L’obiettivo è quello di percorrere più strade panoramiche possibile, cercando di non ripeterle, impresa non facile!! Ci siamo quasi riusciti, ma è dovuta intervenire la vertiginosa stradina che conduce al Monte Sacro. Giornata che sulla carta stradale si comprime in poche decine di chilometri, in pratica saranno 250 chilometri abbondanti, 281 per l’esattezza, di curve quasi ininterrotte, dove costa, strade interne, lagune, destabilizzeranno il nostro senso d’orientamento, speriamo solo parzialmente perchè alla fine di tante fatiche, ci attenderà un trabocco, trabucco come si dice qui, in un contesto scenografico pazzesco, con Peschici a vista, un mare cristallino, una scogliera da togliere il fiato ed una cucina tipicamente marinara e di alta qualità.
4 martedì 25 aprile, Peschici- trabocco Cungarelle km 152 (estensione facoltativa), rientro in sede
Giornata dedicata al rientro, ma per chi volesse, è possibile un’altra piccola estensione al programma originale. Ce ne andiamo per la stradina compressa tra il lago di Varano e l’Adriatico, che è rimasta fuori dalla caccia di strade secondarie degli ultimi due giorni. Una volta usciti in “spazi” più aperti, prenderemo la vecchia provinciale, che ignorando la strada a scorrimento veloce, placidamente immersa nei campi, lambisce un altro lago, quello di Lesina e faremo l’ingresso nel paese omonimo. Da qui il Tavoliere delle Puglie ci attende, per imboccare la strada costiera. Potremmo considerrare anche un pranzo prima di salutarci e rientrare in sede.
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