05 novembre 2024

Alla ricerca di Perseo, terza edizione

A richiesta si ripropone il viaggio in Grecia. A dirla tutta, la cosa non ci sorprende, siamo ormai alla terza edizione, ma stavolta abbiamo apportato pochissimi cambiamenti all’itinerario. L'ultimo viaggio è piaciuto molto e le modifiche sono state di dettaglio, cercando ci migliorare le strutture di fine giornata. 

Anche questa volta, l’obiettivo sarà raggiungere où-tòpos, l’isola che non c’è. Una landa di pace e di sogno, un fatto spesso connesso ai viaggi, difficile da conquistare, che rappresenta il desiderio legato all’immaginario e la Grecia, può giustamente scatenare la nostra fantasia. Uno dei territori più ricchi di storia, cultura e natura di tutta Europa. Meravigliosi siti archeologici, templi misteriosi, rovine di suggestive città del passato, numerosi riconosciuti come patrimonio universale dall’Unesco, senza dimenticare la cordialità della gente, il cibo genuino, le strade spesso spettacolari e diverse spiagge incontaminate.

Possibilità di estendere i giorni di visita con una variante “Corfù” di 5 giorni. In questo caso il rientro sarà da Igoumenitsa e non più da Patrasso.

Aprile, ancora Grecia, ancora a caccia del nostro “luogo del buen ritiro”. 

Ne troveremo molti lungo questo itinerario, quale sceglieremo?? 

Pronti??





Ellade, alla ricerca di Perseo.

Dal 24 aprile al 4 maggio 2025

11 giorni, 10 notti, km 2252

 

PROGRAMMA DI VIAGGIO:

 

Giovedì 24 aprile, imbarco, destinazione Igoumenitsa

Giornata dedicata a raggiungere il porto di imbarco, Ancona, per arrivare l’indomani in mattinata nel porto di Igoumenitsa, che sancirà l’inizio ufficiale del nostro viaggio. 

 

Venerdì 25 aprile, Igoumenitsa- Meteora km 273

Lo sbarco previsto dovrebbe essere alle 8.30 un orario decente per la colazione. Una volta rifocillati, si inizia alla solita maniera, evitando l’autostrada e salendo per la vecchia statale, la 6, che si inerpica in montagna per poi scendere verso Ioannina. Da qui, e sempre evitando l’autostrada, seguiremo le indicazioni per Metsovo, grazioso paese abbarbicato a 1116m d’altitudine, in uno scenario montano e boscoso che a tratti ricorderà la Svizzera, ma la destinazione di giornata è Kastraki, famosa per la vicinanza alle Meteore, patrimonio Unesco dal 1988. Siamo sul bordo nordoccidentale della pianura della Tessaglia. Le Meteore rappresentano un importante centro della chiesa ortodossa, la seconda area monastica e di pellegrinaggio in Grecia dopo il Monte Athos, ma anche una famosa meta turistica. La sua bellezza è dovuta alla presenza di numerosi monasteri costruiti a picco su delle torri naturali di roccia, a 400 metri da terra. I primi monaci si rifugiarono su queste alture nell’XI secolo e da allora diversi monasteri sono stati costruiti, di cui oggi solo sei strutture sopravvivono delle 20 originarie.


Sabato 26 aprile, Meteora- Platania km 281

Tappa in apparenza interlocutoria, ma spesso le prime impressioni traggono in inganno. La meta di oggi, è sul mare, un luogo sperduto in un contesto naturale a dir poco sorprendente. Termineremo la giornata nella penisola del Pelio, un dito ricurvo a sud est di Volos, soleggiata e calda come il resto del paese, ma con una vegetazione rigogliosa, fatto quasi unico in Grecia. Dedicheremo gran parte della giornata a perlustrare questa propaggine raggrinzita, spingendoci dove più in là e difficile pensare di andare senza cambiare mezzo di trasporto. Spesso penseremo di esserci persi prima di arrivare a destinazione. L’arrivo di giornata, previsto a Platania, ma a prescindere da quanto tempo impiegheremo e delle soste effettuate, sarà una giornata sorprendente.

 

Domenica 27 aprile, Platania- Delfi km 344

Da una strada spettacolare siamo arrivati, da un’altra strada con le stesse caratteristiche abbandoneremo questo strano mondo fatto di foreste e valli profonde, di picchi che si tuffano in mare, ovviamente propizio alle leggende che riempiono la storia di questa terra. Si riteneva infatti, che la regione fosse abitata dai centauri, creature metà uomo e metà cavallo. Nel medioevo, sorsero numerosi monasteri, poi nacquero nei pressi piccoli villaggi, collegati fra loro da una rete di stradine piene di curve, dove cercheremo di orientarci nel tentativo di trovare la giusta direzione. Ce la faremo?? Una volta usciti, ci addentreremo nella Grecia centrale, per arrivare in quello che per lungo tempo è stato considerato il centro del mondo, Delfi, dove pernotteremo. La mitologia racconta che Zeus fece alzare in volo due aquile dalle due estremità del mondo e che qui si incontrarono. Nacque così l’Omphalos, “l’ombelico del mondo”, che ebbe una grande influenza per tutta l’antichità. Il luogo è splendido, la vista spazia suggestiva, con le colline e gli oliveti che scivolano verso il mare. 


Lunedì 28 aprile, Delfi- Nauplja km 330

Di nuovo per strada, attraverseremo lo stretto di Corinto per entrare nel Peloponneso, che prende il nome dal leggendario re Pelops, una penisola, trasformata in isola dall’intervento umano con l’apertura del canale nel 1893. Qui si concentra la maggior parte dei siti antichi visitati, ed inizieremo da uno dei più spettacolari, il teatro di Epidauro, stupendo, praticamente intatto ed inserito in un paesaggio di rara bellezza. Prima però una sosta in un luogo sorprendente per un bagno e rifocillarsi, manteniamo la sorpresa, ma credeteci sulla paorola.

L’arrivo di giornata è previsto a Nauplja, prima città a liberarsi del giogo turco nel 1822, prima capitale della nazione nel 1828 e riconosciuta come la più bella del Peloponneso.

 

Martedì 29 aprile, Nauplja- Monemvasias km 206

Il territorio del Peloponneso è accidentato con insenature profonde, rare pianure e montagne impervie, ce ne accorgeremo immediatamente, l’arrivo a fine tappa sarà davvero suggestivo. La strada da Leonida a Kosmas ne è un esempio, con l’intermezzo della vista allo splendido monastero di Elonis. Monemvasias poi, è incantevole. Soprannominata la “piccola Gibilterra del Peloponneso” o “piccolo ingresso”, vi accorgerete immediatamente perché. È una fortuna che questa meraviglia, considerato patrimonio artistico della nazione, sia rimasta intatta, con lavori di restauro che proseguono senza fine. Un luogo decisamente protetto e benedetto dagli dèi.


Mercoledì 30 aprile, Monemvasias- Porto Kagio km 219

La nota introduttiva di ieri, vale a maggior ragione per la tappa odierna!! Ancora montagne, ancora paesaggi spettacolari, ancora stradine che metteranno alla prova le nostre capacità di orientamento, solo il tempo a disposizione verrà in nostro soccorso, impedendoci di osare, spingendosi oltre!! Sarà per la prossima volta?? Lungo il percorso, non proprio, devieremo di proposito per una delle strade possibili, la via più lunga, solitaria probabilmente tortuosa, per un altro must del Peloponneso, Mistrà, splendida città fantasma immersa in un paesaggio suggestivo, che domina la pianura di Sparta. Termineremo la giornata nella penisola del Màni, paesaggi aspri, sferzati dai venti, muretti a secco che ricordano altre latitudini, nella lontanissima Irlanda. Ma c’è di più, nei borghi, sono ben visibili queste caratteristiche case a forma di torri quadrate simili a fortezze, una sorta di costruzioni-rifugio. Sono ovunque, ce ne saranno almeno 800. Faremo sosta in un porticciolo nascosto dalla strada, che quasi ci era sfuggito nel viaggio precedente, incastrato nel golfo di Laconia. Un sogno, ci aveva immediatamente conquistato. Allora, in barba ai programmi avevamo deciso di anticipare il fine tappa e pernottarvi, stavolta ci torniamo di proposito. Se dicessimo che replichiamo questo viaggio in attesa di fare ritorno in questa baia nascosta, penserete che stiamo mentendo esagerando!! 

 

Giovedì I° maggio, Porto Kagio- Koroni km204

Riprendiamo da dove avevamo interrotto ieri, con le solite strade spettacolari, chiudendo il periplo della penisola. Sì, il Màni storico ha ancora qualcosa da offrire. Appena dopo Areopoli, anch’essa interessante per le sue architetture in pietra, consigliata una breve deviazione per il monastero di Dekoulon. Paesaggi e spiagge si susseguono fino all’arrivo a Koròni, grazioso porticciolo, seguendo una costa leggermente meno frastagliata della precedente. La fortezza che domina il villaggio testimonia una storia tormentata a causa della posizione strategica. Conquistata prima dai francesi, poi dai veneziani, che non riscossero l’apprezzamento dei suoi abitanti, che la cedettero ai turchi, i quali a loro volta dovettero vedersela con gli spagnoli, decisamente un racconto complicato, ricco di fascino e movimentato. La banchina del porto che conduce ad un’adorabile piazzetta con portici e palme, le case variopinte: decisamente il luogo ideale dove gettare l’ancora. 


Venerdì 2 maggio, Koroni- Dimitsana km 208

La mattina proseguendo verso ovest attraverseremo la penisola di Messenia per raggiungere un altro gioiellino, Methòni, dominato da una fortezza veneziana, che si prolunga in un notevole fortino turco che domina il promontorio. Questa è una delle zone con le spiagge più belle di tutto il Peloponneso, e le nostre certezze in merito alla lunghezza della giornata ed il punto di arrivo, qui potrebbero subire significativi cedimenti!! Giunti a Kiparissìa, devieremo verso l’interno e le montagne dell’Arcadia, con le sue strade tortuose ed i suoi paesini arroccati a testimonianza di un altro volto, l’ennesimo, di questa Grecia, sempre più affascinante: Karìtene, Stemnitsa e soprattutto Dimitsàna, dove faremo tappa prima della giornata conclusiva di questa esperienza greca.

 

Sabato 3 maggio, Dimitsana - Patrasso, imbarco km 244

La mattinata inizia dirigendosi verso Olimpia, che sorge ai piedi del monte Kronìon, splendida testimonianza del monopolio di quasi dieci secoli sulla vita religiosa e politica dell’antica Grecia. La sua particolarità, è che non si trattava di una città, ma di un centro religioso organizzato secondo rigidi criteri gerarchici e dove la vita era ritmata da riti quotidiani ed eventi, il più famoso dei quali era rappresentato sicuramente dalle Olimpiadi. Una volta terminata la visita, la spettacolare strada montana, la più diretta, ma sicuramente non la più veloce, ci condurrà all’imbarco, previsto nel pomeriggio.

 

Domenica 4 maggio, arrivo traghetto, rientro

Lo sbarco in mattinata sancisce la fine del viaggio, non resta che rientrare in sede, dovunque si sbarchi. Arrivederci Grecia!!












04 novembre 2024

Umbria, a caccia di degustazioni, agfriturismi e trattorie

Fine settimana enogastronomici, caratterizzati da una connotazione regionale.

Dal 20 al 23 marzo 2025


 Viaggio nel cuore dell’Italia, di quell’Umbria che si nasconde dal mare, ma che non sembra curarsene eccessivamente, orgogliosa di questa sua peculiarità geografica e, per giunta, facendolo dimenticare anche ai numerosi turisti che ogni anno la visitano. Per strade dimenticate, non ci faremo mancare niente: 
un wine resort a due passi di una delle più belle città italiane; 
un agriturismo bello da togliere il fiato, immerso in un contesto naturistico davvero straordinario; e per concludere, 
la ciliegina sulla torta, una trattoria che ha fatto della cucina a chilometro zero il suo punto di forza diventando, anche tramite il suo vulcanico proprietario, un punto di riferimento nel panorama gastronomico nazionale!! 
Che dire, una cucina davvero sorprendente, inaspettata, tre modi di interpretarla distinte fra di loro, ma percorrendo le nostre solite strade.


Tappe:

1.     Giovedì, 20 marzo, Orvieto, arrivo

2.     Venerdì, 21 marzo, Orvieto- Monteleone di Spoleto km 292

3.     Sabato, 22 marzo, Monteleone di Spoleto- Gualdo Cattaneo km 310

4.     Domenica, 23 marzo, rientro in sede




Umbria, a caccia di agriturismi e trattorie

Dal 20 al 23 marzo 2025

4 giorni, 3 notti, km 602


Programma di viaggio:

 

Giovedì, 20 marzo, Orvieto, arrivo

La struttura è conosciuta ma una novità per chi frequenta i nostri appuntamenti, per molteplici ragioni non abbiamo mai potuto approfittare della sua ospitalità. Molto gettonata, ci è “sfuggita” per cause contingenti in un paio di occasioni, ma stavolta ci siamo mossi con largo anticipo. Siamo vicinissimi ad Orvieto. Una volta arrivati, un aperitivo di benvenuto ci preparerà al percorso degustativo la sera a tavola. Davvero un bel posto per iniziare la nostra 4 giorni. 

 

Venerdì, 21 marzo, Orvieto- Monteleone di Spoleto km 292

Si parte. A prima impressione, il tenersi volutamente nell’ambito dei confini regionali può sembrare riduttivo per la qualità dell’itinerario e la scelta delle strade. Intanto si cerca, brillantemente, di raccordare due delle strade più entusiasmanti della regione. Si prosegue attraversando i Monti Martani per arrivare da una via decisamente diversa a Rieti e spingersi verso il lago di Piediluco. Ci concederemo anche l’aggiramento del Terminillo che, in questo periodo dell’anno potrebbe essere chiuso al traffico. L’epilogo in un luogo immerso in un contesto naturistico sorprendente, azienda agricola, ristorante e naturalmente cucina a chilometri zero.

 

Sabato, 22 marzo, Monteleone di Spoleto- Gualdo Cattaneo km 310

Anche oggi i dilemmi viari saranno molteplici. Come si può escludere la piana di Castelluccio, penseranno in molti?? Si può, ci tenteremo ed a fine giornata ne discuteremo a tavola, sperando di avere avuto ragione. Intanto si parte immediatamente e ci si infila in una gola con la strada che scavata nel fianco della montagna, picchia rabbiosamente sulla val Nerina. Degno antipasto di giornata, se ieri abbiamo guidato fluidamente su belle strade, oggi, il traffico scompare fin dai primi chilometri, la carreggiata si restringe, valli sconosciute, dove la strada sembra farsi largo con cautela per non disturbare i panorami, che diventano dominanti. L’arrivo nei pressi di Gualdo Cattaneo, una trattoria con camere, gestita dall’istrionico proprietario che proporrà una cucina a menù fisso, con prodotti del territorio stagionali.

 

Domenica, 23 marzo, rientro in sede

Si rientra in sede, ma non prima di una colazione al livello della struttura che ci ospita.


















01 novembre 2024

Cilento, strade perdute, le foto, il video.

 “Per un attimo il tempo si ferma, e la cosa banale te la senti nel cuore come se il prima e il dopo non esistessero più.” 

C. Pavese, Le Muse



Che dire?? Era come ci saremmo aspettati il giro di fine anno........un fine ottobre con temperature miti, luci suggestive ed un gruppo affiatato. L'inizio?? Un trasferimento che diventa un viaggio nel viaggio, due giorni prima, partendo quasi tutti da Termoli ed attraversando la parte meridionale dello stivale, combattendo con ripetute interruzioni stradali che hanno tentato di stravolgere l'itinerario pensato, non inficiandone però la qualità. Il Tavoliere delle Puglie, le Dolomiti Lucane, i Calanchi, la parte settentrionale del Pollino e la costa di Maratea con l'immancabile sosta  sulla sommità del Monte San Biagio, con il belvedere del Cristo Redentore e guidare sulla tormentatissima costiera, spettacolare, panoramicissima,  con il sole che inizia a nascondersi dietro Punta degli Infreschi, dall’altro lato della baia, la nostra meta, il porticciolo di Scario, punto di inizio di questo viaggio.

Anticamente il termine Cilento indicava tutto il territorio di qua del fiume Alento, una terra montuosa che si conficca letteralmente nell’azzurro del Mediterraneo tra il Golfo di Salerno ed il Golfo di Policastro. 

E' da quì che inizieremo il giorno dopo la nostra due giorni, abbandonando immediatamente la costa per evidenziare che ci si allontana spesso dal mare, ma solo in apparenza!! Estese faggete, boschi di lecci e nelle zone più vicine al mare prosperano uliveti ed aranceti. All’interno dominano i castelli, alcuni impervi, che trasformano l'arrivo a Rocca Cilento in una vera conquista. Il litorale punteggiato di antiche torri di avvistamento che caratterizzano una costa fatta di promontori, piccole baie, insenature e borghi di pescatori. 

Nella prefazione avevamo scritto che il Cilento è al centro del Mediterraneo e lo rappresenta magnificamente...….arrivederci Cilento!!


Un grazie a tutti, in particolare alle ragazze che hanno sopportato un itinerario a tratti sfacciatamente tortuoso:

 

Massimo e Pia KTM 1290 SUPER ADV R

Stefano ed Elita BMW R 1250 GS ADV 

Enrico TRIUMPH TIGER 900 PRO

Eugenio HONDA NC 750 X DCT

Germano TRIUMPH TIGER 900 PRO

Gianni BMW R 1300 GS

Massimo BMW R 1250 GS ADV

Pierandrea BMW R 1250 GS ADV